Nel 2018 è imbarazzante constatare il persistere di uno strapotere settario, imperante soprattutto nelle aree di provincia di una regione ove regna peraltro la convinzione di essere alla leadership del Paese intero, quella terra che - in un passato non troppo remoto - si amava definire la "locomotiva d'Italia".
Le scuole soprattutto, come i giornali, sono gestiti per la maggior parte dei casi da 'credenti' e la minoranza laico-atea risulta sempre più penalizzata, se non addirittura "perseguitata". Molto marcata poi la misoginia sia nel pubblico che nel privato, un fenomeno aggravato dal fenomeno migratorio dal Sud al Nord che vede nella componente di abitanti di origine meridionale la più alta percentuale di maschilisti (anche di genere femminile) e di integralisti religiosi.
Vita difficile, dunque, per le Donne Non-Religiose in una regione che eppure passerebbe come quella tra le più "emancipate"