Cioè, "i cambiamenti del modo in cui il pensiero è veicolato all'origine del cambiamento degli orientamenti politici" nel titolo non ci stava ^^
Le forze politiche che controllano i media e portano le persone in piazza perdono la presa sulle persone, questo è un fatto. L'attivismo paga molto meno di un tempo... movimenti che organizzano puntualmente manifestazioni e contromanifestazioni "antifasciste e antirazziste" poi prendono lo zero virgola, l'opinione di eminenti giornalisti (scusate l'ossimoro) non sposta più l'opinione le masse. Ma perchè?
A mio modo di vedere le cose, la ragione è il modo in cui oggi le persone sono connesse. Mentre prima le opinioni e le informazioni che arrivavano dai mass media erano discusse in piccoli gruppi, come famiglia e cerchia di conoscenti, oggi il commento di qualsiasi sconosciuto a una notizia è visibile a chiunque. Non solo quì sul forum in cui le opinioni politiche vengono approfondite e messe alla prova (al netto del "rumore" composto da flame e altro, esiste un continuo confronto tra le opinioni), ma da qualsiasi altra parte sul web e attraverso le applicazioni dei dispositivi mobili. Su facebook, nei siti di informazione che consentono di rilasciare commenti, nei commenti dei video di youtube, anche attraverso applicazioni come whatsapp nel gruppo delle mamme degli alunni o della palestra si può discutere di politica, magari con commenti occasionali.
Questo consente alle persone di avere un maggior bagaglio di opinioni e di considerazioni sui fatti, che si traduce in più consapevolezza e più senso critico... ovviamente nella misura in cui ogni persona è in grado di elaborare ciò che legge vede o sente
Le armi utilizzate dal potere per condizionare le masse si stanno spuntando sempre di più