Alle elezioni hanno vinto le istanze degli anni 80;quelle che hanno rovinato l'Italia

[Dav. c. G.]

Quali erano le principali istanze degli anni '80 e della prima repubblica?

Una pubblica amministrazione paternalistica, costosissima e lontanissima dalle esigenze e le istanze dell'utenza (richieste venute da molti dipendenti pubblici), un welfare tutto basato sull'assistenzialismo e sul desiderio di far crescere sempre di più la spesa pensionistica.
Il tutto a scapito di un vero welfare stile Nord Europa su cui bisognerebbe lavorare. Quelle istanze che negli anni '80 hanno portato il debito/pil dal 30% al 124% in pochi anni, fino al 1992.

Se davvero i vincitori vorranno rispettare le promesse fatte in campagna elettorale non ci aspetta certo un futuro roseo. E sono soprattutto i giovani che pagherebbero, ma non solo i giovani.

[Alepk]

Invece negli ultimi due decenni per i giovani è andato tutto alla grandissima: hanno visto un'erosione della loro ricchezza relativa senza precedenti!
Sei pregato di non banalizzare il modello economico-politico grazie al quale siamo diventati una potenza economica, fatti due domande sul perché l'abbiamo abbandonato e dove vogliamo andare.

[Dav. c. G.]

Invece negli ultimi due decenni per i giovani è andato tutto alla grandissima: hanno visto un'erosione della loro ricchezza relativa senza precedenti!
Sei pregato di non banalizzare il modello economico-politico grazie al quale siamo diventati una potenza economica, fatti due domande sul perché l'abbiamo abbandonato e dove vogliamo andare.

Prima parliamo del modello anni 80, di quello che ha determinato e delle istanze che hanno vinto a queste elezioni ( praticamente quasi le stesse che erano vincenti negli anni 80).
Poi potremo parlare della seconda repubblica che ē conseguenza anche di quanto accaduto negli anni 80.

[Iannis]

Invece negli ultimi due decenni per i giovani è andato tutto alla grandissima: hanno visto un'erosione della loro ricchezza relativa senza precedenti!
Sei pregato di non banalizzare il modello economico-politico grazie al quale siamo diventati una potenza economica, fatti due domande sul perché l'abbiamo abbandonato e dove vogliamo andare.

Il modello economico politico che ci aveva portato a essere una potenza economica era stato abbandonato negli anni '80 in cui alla crescita della produttività delle imprese e del sistema Paese si era sostituita la spesa pubblica e gli stipendifici.
Cresceva sempre il PIL, ma ormai solo per quegli ultimi fattori. Non perchè per esempio un macchinario nuovo facesse produrre il doppio di scarpe allo stesso prezzo, come era prima, ma per la domanda di quegli statali cui era stato dato un aumento stratosferico.
Solo che con questo secondo modello il debito esplode, ed è quello che è successo, una crescita a debito non è vera crescita.
Noi eravamo una finta potenza, fintissima

[Alepk]

Il modello economico politico che ci aveva portato a essere una potenza economica era stato abbandonato negli anni '80 in cui alla crescita della produttività delle imprese e del sistema Paese si era sostituita la spesa pubblica e gli stipendifici.
Cresceva sempre il PIL, ma ormai solo per quegli ultimi fattori. Non perchè per esempio un macchinario nuovo facesse produrre il doppio di scarpe allo stesso prezzo, come era prima, ma per la domanda di quegli statali cui era stato dato un aumento stratosferico.
Solo che con questo secondo modello il debito esplode, ed è quello che è successo, una crescita a debito non è vera crescita.
Noi eravamo una finta potenza, fintissima

La tua ricostruzione è falsa.
La produttività durante gli anni 80 ha continuato a salire.
La spesa primaria è rimasta ferma negli anni 80, sono schizzati gli interessi a causa del "divorzio" del 1981, da cui il forte aumento del debito.
Essere una "finta" potenza non ha nessun significato, conta quello che dicono i dati e cioè che avevamo pil pro capite analogo a quelli di UK, Francia e Germania.

[Alepk]

@Indra88 @TheLastOfUs
Rieccoci

[Iannis]

La tua ricostruzione è falsa.
La produttività durante gli anni 80 ha continuato a salire.
La spesa primaria è rimasta ferma negli anni 80, sono schizzati gli interessi a causa del "divorzio" del 1981, da cui il forte aumento del debito.
Essere una "finta" potenza non ha nessun significato, conta quello che dicono i dati e cioè che avevamo pil pro capite analogo a quelli di UK, Francia e Germania.

Infatti sarebbe meglio parlare di anni 70.
Il guaio degli anni 80 è stata l'inattività. Ovvero la rinuncia a risanare in modo serio.
La spesa primaria rispetto al pil anche se a ritmi inferiori ha continuato a crescere fino al 93, e si è rimediato con maggiori tasse.
La produttività cresceva ma meno di prima e meno del necessario per permettere all'aumento del pil di contrastare il debito crescente.
I tassi tali schizzavano verso l'alto per l'abbattimento dell'inflazione e per la mancata fiducia nel Paese, non per complotti o accidenti della storia.
Gli interessi erano conseguenti delle scelte fatte tra 1968 e 1981, non è che possiamo dire "vabbé ma il debito saliva solo a causa degli interessi, non c'entra la spesa".
Si doveva rimediare a quella crescita degli interessi, non fu fatto, non bastò frenare gli sprechi, quello fu l'errore.
Che modello sono gli anni 80? Quello del fregarsene dei problemi perché è colpa di chi c'era prima?
La bolla del debito era lì, prima o poi avrebbe provocato quello accaduto nel 1992.
Era un modello non sostenibile.
Non c'è nulla da riesumare.
Non mi interessa ora avere 10 anni spensierati se si che poi nel 2030 arriva un bel rischio default

[ZOLTAN]

La bolla del debito era lì, prima o poi avrebbe provocato quello accaduto nel 1992.
Era un modello non sostenibile.
Non c'è nulla da riesumare.
Non mi interessa ora avere 10 anni spensierati se si che poi nel 2030 arriva un bel rischio default

10 anni spensierati da sommare ai 20 anni egemonizzati dalla destra "liberista" berlusconiana, faticosamente contrastata dai governi Prodi, in cui non è stata arginata la spesa pubblica parassitaria, non è diminuito lo spreco dei fondi europei nel Mezzogiorno, non si è approfittato dei bassi interessi dovuti all'euro per investimenti nei settori produttivi, i monopoli pubblici e privati hanno continuato allegramente a succhiare i soldi dei contribuenti e via discorrendo.

[Dav. c. G.]

Negli ultimi anni si sono tagliati molti di questi sprechi.
Ed in Italia chi tagli i veri sprechi si fa molti nemici.
Gli sprechi sono quelli di corporazioni privilegiate che hanno molto potere in Italia.

[ZOLTAN]

Non ho citato volutamente gli anni dal 2012 a oggi, dove i governi sotto la minaccia del default hanno fatto giocoforza in poco tempo manovre lacrime e sangue che se spalmate sui 20 anni precedenti avrebbero risanato il bilancio senza lacrime e sangue. Più, volontariamente, diverse altre buone cose che non c'è bisogno di citare perché le sappiamo tutti. Ora invece ci troviamo all' anno zero. A proposito, su questo forum proporrei una moratoria tra renziani e antirenziani, non ha nessun senso e ormai i buoi sono scappati dalle stalle. E non c'è una legge elettorale francese che gli permetterebbe di fare il Macron nostrano