Originariamente Scritto da
IOSPERO
CHIAMATELO come volete, reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, reddito di dignità ecc.ecc. , ma alla fine stiamo parlando di persone, di uomini, donne e bambini che non hanno un reddito per vivere in modo dignitoso, e allora la politica, invece di mettere ua bandierina per la propria riforma , apra una discussione seria , approfondita, e metta alcuni paletti per meglio definire il problema.
Reddito di cittadinanza per il M5S, Reddito di dignità’ quello di Forza Italia e Reddito d’inclusione previsto dal PD. Quale e’ il target considerato per il reddito di sostegno? Per il M5S si parla di 2.800.000 famiglie circa e oltre 8.000.000 di persone. Forza Italia ne considera, per il suo reddito di dignità’, 1.600.000 famiglie a cui vanno aggiunti circa 5 milioni di soggetti considerati in povertà’ assoluta e oltre 10 milioni in povertà’ relativa. Numeri più ’credibili’ dal reddito d’inclusione del Pd. Solo 800.000 famiglie e 2 milioni e mezzo di persone.
E i ‘piccioli’, i soldi che dovrebbero essere dati, quanti sarebbero? I grillini promettono una media di 480 euro e immaginano fino a poco meno di 780 euro per un single senza reddito e circa 2000 euro per una famiglia priva di sostegno. Il reddito di dignità’ di FI prevede invece una media più’ alta, ben 1000 euro. Più’ realisti (o più’ taccagni) quelli del Pd che nel loro reddito di inclusione partono da poco meno di 200 euro per un single, fino ai 530 euro per una famiglia numerosa.
Questa pioggia di danaro ha sicuramente dei costi importanti. Di cosa si sta parlando? Per il reddito di cittadinanza si va dai 17 miliardi stimati dall’Istat per finire con i 30 miliardi valutai dall’Inps. Stime diverse anche per il reddito di dignità’ che valuta la manovra in 17 miliardi (Sole 24 Ore), o 29 miliardi (fonte: lavoce.info) o oltre 70 miliardi se si includono pure i ‘relativamente' poveri.
Infine, il reddito di inclusione costerebbe solo 1.8 miliardi e 3 miliardi a regime nel 2020. Al termine, dopo aver scatenato gli appetiti di tanti, le risposte sulle coperture per attivare la pioggia benefica sono purtroppo un po’ meno precise rispetto alle promesse.
A parte la povertà, visto che la maggior parte dei posti di lavoro per i giovani sono precari e non hanno la possibilità di andare in banca per chiedere un mutuo , il chè non permette una vita serena e una prospettiva di vita, vedrei molto positivo quel reddito di cittadinanza che mi permette di vivere tra un lavoro e l'altro e nello stesso tempo di migliorare le mie capacità lavorative e la mia formazione culturale.
Non sono capaci partiti e movimenti di trovare un minimocomun denominatore ?