Nessuna pietà per ULZANA,
con italia divisa in tre stati NORD,CENTRO,SUD. CERTE SCHIFEZZE,NON SAREBBERO AVVENUTE
Nessuna pietà per ULZANA,
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
sareste sempre in tempo a creare un I-taglia federale divisa in tre, forse adesso dopo il voto, sarebbe meglio dire due macroregioni.....
e a morte gli indipendentisti dalla cadrega facile...sempre e comunque...trombati dalla politica che anelano la rivolusione con i soldi ed il tucül altrui!
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Magari...adesso vivevo nello Stato Pontificio, sotto la...Cappella Papale sarei stato da Dio. Roma in mano ai preti oggi sarebbe una favola, anche le monache a coscie aperte per tutti!!!
Io, invece, sono convinto, da cattolico praticante e, sotto alcuni aspetti, attivista, che se lo Stato Pontificio fosse rimasto sotto l'amministrazione della chiesa Cattolica come è stato fino al 1870, con l'establishment che ci troviamo attualmente tra bergogliani, martiniani e galantiniani, lo stato in un mese sarebbe finito, chiusa bottega, kaput !
Se fossi vissuto in quegli anni, nel 1870 avrei militato coi papalini e avrei sparato DA DENTRO la breccia (e probabilmente sarei morto quel giorno), ma col senno di poi e conoscendo la storia, non posso non riconoscere che i bersaglieri avevano ragione.
Quei soldati con le piume in testa quel giorno hanno fatto la storia e, involontariamente, hanno SALVATO il Cristianesimo.
Non mi resta che tributargli l'onore da chi quel giorno, sarebbe stato tra gli sconfitti (e i caduti).
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Io sono molto meno convinto di questo: la Chiesa sopravvisse e si fortificò, ma non fu certo grazie ai savoia, bensì malgrado loro e le intenzioni dei loro sponsor/burattinai oltremanica di neutralizzarla, riducendola a poco più di un marginale relitto del passato. Del resto lo slogan "Libera Chiesa in Libero Stato" significava Chiesa libera di predicare il Vangelo, purché non si permettesse di disturbare in alcun modo le decisioni dello stato, contenta di stare nell'ombra e dimenticando il comandamento etico del messaggio cristiano.
Alla fine questo non si è compiuto perché, come dicevano i nostri noni, "il Signore scrive dritto sulle nostre righe storte", ma la Presa di Roma fu e resta un male, una violazione del diritto e della storia.
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L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.
Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)
In termini socio politici l'unità italiana è servita, è stata necessaria, a permettere uno sviluppo capitalistico dello stivale, rimasto fermo per secoli proprio a causa delle scelte della classe dominante italiana che non era stata capace di unirsi in uno Stato unitario tra il Quattrocento e il Cinquecento .
I processi di sviluppo di una società borghese, divisa in classi, abbisognano di essere integrati e controllati, altrimenti la società in cui vengono pianificati rischia di andare incontro a gravi squilibri e disordini, il capitale necessita di uno Stato forte che garantisca che le regole del mercato (il cervello del sistema) non vengano violate e che la proprietà privata sia ben difesa, in maniera che l'economia borghese non subisca interferenze... anche esterne. Questi i veri motivi che crearono e favorirono la spinta verso l'Unità, una scelta obbligata per la nostra borghesia, alla ricerca di una dimensione che potesse garantire un'adeguata protezione dagli imperialismi delle altre borghesie europee, e dalle pericolose rivendicazioni delle classi sfruttate, una protezione di cui la borghesia italiana aveva necessità per avviare " finalmente" il suo sviluppo.