Grosseto, 17 mar – L’antifascismo non si smentisce mai. Dopo le aggressioni, le bombe, gli stupri, i pestaggi, le manifestazioni isteriche, i dossier e tutto l’armamentario che i “compagni” sembrano aver preso direttamente dagli anni ’70, ora arrivano perfino ad usare una bambina per le loro “azioni”.


Succede a Grosseto, dove le telecamere della sezione di CasaPound Italia hanno ripreso una scena che definire triste e meschina è dire poco. La videocamera punta sulla strada, dove è presente una biblioteca. Ad un certo punto si vede un padre con la sua figlia piccola uscire dai locali, salvo poi rientrare – spiega la voce fuori campo, del consigliere comunale Gino Tornusciolo – per riprendere qualcosa che sembrano essersi dimenticati. Un foglio, più precisamente, che hanno fatto stampare appena prima.

I due escono poi dall’inquadratura, nella quale qualche decina di secondi dopo rientra la piccola, che si avvicina e appende questo foglio sulla serranda della sede. Su di esso è riportata una vignetta di Altan: “Il fascismo è morto da cinquant’anni”, dice uno dei personaggi, “Ci siamo dimenticati di seppellirlo”, risponde l’altro. In calce è riportata un’altra frase, questa volta di Osvaldo Soriano: “Quanto più uno è idiota, tanto più il fascismo lo fa sentire orgoglioso di sé”.

La bambina scappa subito dopo, mentre del genitore non si vede più traccia. Troppo codardo per appendere quel foglio di sua mano? Di sicuro un pessimo padre. Degno figlio dell’antifascismo.