Per me la situazione è in bilico. Comunque clamoroso a Terni! Il PD è spazzato via per sempre
Per me la situazione è in bilico. Comunque clamoroso a Terni! Il PD è spazzato via per sempre
Peraltro quella che ha preso più preferenze nella lista personale della Laureti è una mia conoscente (il perchè la conosca sarebbe lungo spiegarlo). E non mi sta granchè simpatica
Accordo di apparentamento tra le liste centriste della Bececco e il PD
Accordo Laureti Bececco, al voto insieme - Tuttoggi
Dal mio punto di vista di cittadino votante a destra, pessimo accordo e pessima scelta.
Intanto perché così si rischia di ridare fiato al PD, facendolo vincere, per di più in un momento in cui a livello nazionale il PD è in fortissimo calo e non potrebbe nemmeno essere di aiuto alla città. Poi perché l'elettorato della Bececco non è di sinistra, quindi si chiede loro un voto innaturale, ma anche perché nell'eventualità che andassero al governo cittadino insieme prima o poi le differenze e i nodi verrebbero al pettine, non durerebbe probabilmente molto. Poi perché rischia di scontentare anche settori del PD spoletino e dei suoi alleati, creando turbolenze immediate e future.
A questo punto tutto è possibile e il pallino è in mano agli elettori, compresi quelli che al primo turno hanno votato Bececco.
Vedremo se voteranno PD o meno.
Se non altro, comunque vada, chiarezza è stata è sarà fatta.
Pare che l'accordo sia stato fortemente voluto dai vertici piddini regionali che cercano di salvare il salvabile dopo le recenti mazzate amministrative culminate con la perdita di Terni. Come giustamente dici, ora è tutto in mano agli elettori della Bececco, gli eredi dell'esperienza politica che nel 2014 mise fine alla pluridecennale e fallimentare cappa piddina sulla città dovrebbero avere mille motivi per non prestarsi a questi giochini di potere. Speriamo bene.
Il ministro Salvini stasera a Spoleto ha sostenuto il candidato del centrodestra Umberto de Augustinis, in una piazza Garibaldi decisamente affollata e partecipe.
Molto bene, anzi ottimo.
Siamo al testa a testa. De Augustinis finora in vantaggio per un pugno di voti. Il primo dato certo sembrerebbe quello che l'elettorato della Bececco non ha seguito compattamente l'apparentamento sulla Laureti. Teniamo le dita incrociate...
Vittoria!!!!
7.987 voti contro 7.901, con soli 86 voti di scarto, gli elettori spoletini hanno dato la vittoria al cdx, un risultato sul filo, in bilico fino all'ultimo, ma che rende ancor più bello il fatto che sia stato rispedito al mittente lo spudorato tentativo di resuscitare proprio nella nostra città un potere che, più che agonizzante, appare ovunque in avviata decomposizione. Prossima tappa, la Regione!
Complimenti!
Ottimo risultato; riepiloghiamo: nel 2009 il centrodestra, con liste civiche, espresse un candidato sindaco che per la prima volta non solo andò al ballottaggio con la sinistra, ma perse per un pugno di voti, in una situazione speculare a quanto accaduto ora. Questo fatto aprì una strada, fu un forte scossone per il PD spoletino.
Nel 2014, anche grazie ad un'ottima opposizione, una coalizione di liste civiche di centro destra riuscì a scalzare per la primissima volta dal dopoguerra il PCI-PDS-DS-PD dal potere cittadino.
Ed ora, per la primissima volta dal dopoguerra, a confermare questo risultato è non più una coalazione composta solamente da liste civiche, ma addirittura di partiti veri e propri del tradizionale centro destra (con l'appoggio determinante - visto che il tutto si è giocato sul filo di lana - di liste civiche di pari orientamento).
Questa la storia del declino del pci-PD spoletino, che paga in particolare: l'eccessivo periodo di potere ininterrotto, si parla di quasi settanta anni; i numerosissimi episodi di mala gestione e in particolare di pessima gestione del tessuto urbano (in particolare del centro storico, vera ricchezza cittadina) , specialmente a partire dalla seconda metà degli anni '90; l'appoggio alla politica immigrazionista basata su vitto e alloggio gratis per torme di giovani stranieri nullafacenti affidati a cooperative e amici di partito, in spregio agli spoletini in difficoltà e alle poche realtà produttive rimaste in zona , la cui unica colpa era quella di non essere amici del partito; il buco di bilancio e lo sperpero di denaro pubblico in opere inutili e costose; la pessima gestione del tessuto viario , con strade lasciate per decenni abbandonate a se stesse; ma soprattutto, particolarità questa tutta spoletina, la subalternità del PD spoletino a quello regionale, in particolare a quello folignate, con incredibili ingiustizie compiute ai danni di una città d'arte storica come Spoleto a tutto vantaggio di altre realtà cittadine, Foligno in primis, anche laddove non era giustificato o necessario e sarebbe bastata un'equa ripartizione di risorse per evitare grandi danni e grandi ingiustizie . Basti pensare a realtà di incredibile valore storico e turistico come l'anfiteatro spoletino, tutt'ora abbandonato comparandolo ai molti sprechi inutili del denaro che venne dirottato a Foligno nel '97.
E' molto probabile che abbia dimenticato qualcosa, Flaviogiulio forse può aggiungere altro.
Nulla di sostanziale, solo due piccole annotazioni storiche. La prima volta in assoluto in cui la sinistra (quantomeno comunista) venne scalzata dal governo cittadino fu nel 1990, con la giunta Tulipani nata anche grazie alla presenza della lista Cpa dell'allora giovane Cardarelli che sparigliò gli equilibri politici cittadini. Esperienza in effetti piuttosto dimenticabile, al crepuscolo della prima repubblica, terminata nel 1995 con la prima elezione diretta del sindaco che riportò trionfalmente i compagni al potere.
Quanto invece ai ballottaggi sul filo… mi pare che anche il primo di Brunini contro Hanke nel 1999 fu una battaglia all'ultimo voto, una differenza poco sopra i 100, se non ricordo male...