Indubbiamente ci sono su giornali e riviste ed internet articoli sulla Russia che hanno una funzione positiva ma nel senso tutto relativo e particolare di esser meno colmi di errori di tanti messaggi peggiori, in altro senso sono le ennesime comunicazioni inaccettabili.
Ecco utili considerazioni per capirci qualcosa:
La attuale Russia, federazione e Stato unitario con cittadinanza anche remota, è retta su principi autocratici, che non escludono democrazia anzi sono alla base di fondamentali regole democratiche statali. Per cittadinanza remota non si deve intendere cittadini all'estero, per intendere dovendosi infatti capire della natura del luogo detto Russia e della vita in esso possibile.
Si diceva Ovest ed Est, rispettivamente Nato e Patto di Varsavia, perché la Russia è collocata in Europa-Eurasia, essendo l'Asia più settentrionale fatta di luoghi dominati dai climi artici e dagli influssi dei mari artici, essendo cioè inabitabile con sistemi di vita asiatici; dunque la Russia è un paese occidentale-settentrionale posto in parte ad Oriente senza esserne effettivamente parte e l'URSS essendo anche Russia non era definibile orientale-asiatica in senso del tutto proprio nonostante fosse accaduto d'esser stata di preponderante politica orientale a volte.
Si dice dei russi quali cittadini della Russia, ma esiste la Bielorussia anche ed esiste unita alla federazione russa la Crimea ed esistono i luoghi a statuto speciale russo in Ucraina e soprattutto con la parola "russo" si indica una certa umanità che può aver patria ovunque in Europa... e che larghissima parte di essa in Russia ha terra natia od avita o amata, essendo la Russia praticamente solo una landa non anche una patria. Quindi la cosiddetta russofobia non è identificabile soltanto in contrasti politici tra Stati russi e non russi ed è una violenza, effettiva o non effettiva ma reale, interna a tutti gli Stati europei ed anche di altrove, in particolare America dove vivono molti russi.
Molti sovietici non erano russi, inoltre nella Nato agivano russi di fuori Russia non solo da fuori e contro l'URSS. Quella russa è una antropologia del nord, dunque tipica europea o dell'Europa oppure esquimese-settentrionale sia in Siberia che Alaska e Canada restando però con origine europea od affinità ad Europa, dunque in tal senso legata ad Europa od europei. Si ponga mente: l'Occidente unisce genti non di sola Europa e l'Europa e l'Asia sono unite in blocco continentale euroasiatico, perciò non c'è tanta straordinarietà nella vasta presenza russa in tanti vasti luoghi. Si trova scritto dei russi come se fossero alieni in Europa od all'Europa, ma non è vero sebbene spesso le evenienze hanno costretto a non poter rettificare le informazioni limitate.
I russi sono parte del mondo slavo, che è tipico in Est Europa eppure esiste quello esiguo ma caratteristico di Ovest Europa Italia compresa e pure tutta quanta potenzialmente. In tal senso si può dire per esempio che il compositore G. Puccini era slavo e non che fosse poco italiano, era anzi un tipico italiano oltre che slavo.
La Nato non consiste sempre quale schieramento. Dopo caduta URSS raramente si schiera in esercito ed in poco. Da alcuni anni gli U.S.A. indicano maggior potenza di esercito della Russia, ma si tratta di teorie, perché per esempio nel mondo è stimato un superpotere anche il potere militare cinese; di fatto gli U.S.A. hanno conservato superpoteri ma non attraverso l'esercito stesso, che pure resta del tutto temibile però.
Anche la Russia fece parte per un periodo della Nato.
Non risulta che la politica statunitense abbia fomentato i terrorismi anti-occidentali, risulta che siano state forze anti-politiche in Occidente e di fatto anti-occidentali ma per dissidio ed abbandono interni; e la Russia e gli statunitensi hanno agito per stessi scopi di antiterrorismo e divergendo per tattiche oppure strategie, non contrastandosi.
Il governo della Gran Bretagna aveva negli ultimi giorni espresso incapacità ad escludere ipotesi di responsabilità russa in avvelenamento di ex agente russo protetto da britannici e di sua figlia, però formulando accuse senza dare giudizi. Per le controaccuse russe indicanti nei servizi segreti inglesi i veri responsabili non sono venute rettifiche da Gran Bretagna, evidentemente in dubbio su responsabilità indirette solamente da parte russa e non ostili. Diplomatici via prima da G.B. poi da Russia e qui anche scuola inglese chiusa perché i russi hanno constatato inaccettabile condotta in alcuni ambienti della cultura anglosasson. Nessuna guerra però e diplomazia del tutto attiva da ambo le parti con non più alto profilo, il che potrebbe significare meno tensione di prima tra le due entità politiche, sicuramente significa scioglimento sostanziale da colpevolezza di sorta nel caso.
I giornalisti riportarono ed hanno riportato e riportano su Putin tante illazioni terrificanti ma non risulta che sia stato mai giudicato un criminale; il giornalismo in Europa dell'Ovest ed in parte in America non viene svolto onestamente ed i pochi giornalisti esenti sono coinvolti in circostanze aberranti ed è ciò una triste realtà anche assai evidente: dichiarazioni politiche o personali portate senza fedeltà sufficiente o addirittura diversamente, abusi di incompetenza ai danni del pubblicismo che non si fonda su informazioni ma su nozioni, invenzioni non annunciate per tali, espressioni di preferenze mascherate per resoconti obiettivi; ed altro pure e meno precisabile.
Putin ha avuto grandi poteri in Russia, non sempre da Presidente, ultimamente ve ne sono stati di altri e lui è stato indicato il maggior artefice dei poteri istituzionali dello Stato attuale, ma non era un capo assoluto e non sempre fu un capo, proprio quando non era più Presidente; con questo nuovo mandato 2018 la sua Presidenza si svolge nello Stato da lui già rafforzato e dunque io penso che si tratterà di un periodo di minore autorità personale da parte sua; comunque la vita politica della Russia mostra nelle Istituzioni dello Stato un aspetto evidente del proprio potere ma non tutto, da ciò si comprende che in Europa Ovest e meno negli U.S.A. sono state fatte esagerazioni sul suo conto, non solo tra comunicatori ma anche tra politici.
MAURO PASTORE