Originariamente Scritto da
Affus
Capisco le sue affermazioni e le sue esigenze di conciliare il diavolo e l' acqua santa, cioè la giustizia e il perdono, ma reputo questo ragionamento la radice di tutti i disastri dell' idea cristiana in tutti i tempi fino al giorno d' oggi,la radice di ogni compromesso morale e politico, la radice della doppia morale, la radice della verità e il contrario della verità,la dialettica sostituita al principio di identità, dove oggi si è addirittura teorizzato che i dogmi fossero soggetti all' evoluzione dei tempi , linea espressa dal buzzurro argentino( Ciccio ) ultimamente dopo ripetute condanne e scomuniche precedenti. Non mi meraviglio di quello che dice tant'è che sono convinto che in italia li puoi contare sulle dita di una sola mano i preti che abbiano letto e capito anche il Vecchio Testamento che per conciliare quella violenza se ne escono con le ipotesi più assurde e contraddittorie e strambe quando il discorso è molto semplice e netto . Innanzitutto quell' " occhio per occhio " , bisogna vederlo come un' esigenza di giustizia giusta e non di vendetta . Giustizia vuol dire che se io voglio comprare una cosa per farla mia , debbo pagare un prezzo , non posso rapirla ( vendetta ) o regalarmela senza pagare un prezzo.. E ti sfido a trovarmi una sola pagina o episodio del V. T , in cui Dio promuove e approvi la vendetta del singolo , anche nel caso fosse giustizia , cioè una risposta dovuta a un ingiustizia patita dal singolo . Dio ha sempre permesso e auspicato la giustizia , ma quella fatta da un soggetto impersonale tipo lo stato , che dovrebbe essere il garante in ogni tempo e situazione della legge naturale. Non la legge di carita , badi bene o evangelica . Non mi stancherò mai di dire che un magistrato, un poliziotto, o un rappresentate pubblico,guai se perdonasse sette volte sette. Sarebbe un traditore , un colluso, un ladro assassino,un democratico depravato e un mafioso in giacca e cravatta .