Divertiamoci con un pezzo musicale (fuga a 3 voci) composto da un gatto ed elaborato dal famoso compositore di epoca barocca (1700): domenico scarlatti.
e non sto scherzando infatti il tema iniziale della splendida fuga di cui parlo è costituito da 6 note e sono le note toccate casualmente con le zampette dal gatto favorito di scarlatti quando un bel giorno saltò sulla tastiera del suo clavicembalo.
la cosa strana è che quella sequenza di 6 note assolutamente inconcepibile per una mente umana nei fatti si presta magnificamente alla costruzione di una fuga.

CONSIGLI SU COME ASCOLTARE UNA FUGA

1) innanzitutto bisogna tenere presente che la fuga è un pezzo polifonico cioè in esso agiscono diverse voci indipendenti: nel caso di una fuga a 3 voci eseguita al piano il pianista, poichè ha disposizione solo 2 mani, dovrà essere abile a far risaltare la presenza delle diverse voci ripartendole tra le 10 dita a disposizione, in altri termini dovrà riprodurre con i tasti le note come se fossero cantate da 4 cantanti (voci).

La fuga inizia con la prima voce (da sola) che esegue il tema iniziale e continua con un controtema. Ma - attenzione - nell'istante tra la fine del tema iniziale e l'inizio del controtema, scatta la seconda voce che si mette all'inseguimento della prima eseguendo il medesimo tema iniziale ma sotto un accordo armonico diverso (mentre, contemporaneamente, la prima voce dicevamo esegue il controtema). Poi quando la seconda voce ha terminato l'ultima nota del tema e inizia il controtema, scatta la terza voce che si mette all'inseguimento delle altre due e così via anche per la quarta voce.
Alla fine le 3 voci che si inseguono tra loro confluiscono in un accordo finale di tipo maggiore e catartico.

L'ascoltatore è chiamato ad uno sforzo intellettuale: deve riuscire ad individuare e a non perdere di vista il tema iniziale (nel nostro caso le prime 6 note toccate dal gatto) che si ripete in continuazione dall'inizio alla fine e non è facile poichè ad un certo punto le 3 voci si intersecano tra di loro talmente tanto che il tema iniziale risulta difficilmente individuabile anche dagli orecchi più esperti.

2) ascoltate dunque con la massima attenzione (più volte) le prime 6 note del pezzo in modo da memorizzare la sequenza (consiglio di cantare le 6 note una per una).
tale sequenza si ripete a turno dalle 3 voci.

se riuscirete ad individuare tutte le ripetizioni (o almeno la maggiorparte) del tema iniziale sarete pronti per iniziare ad ascoltare con diletto le fughe di Bach che sono molto più complicate ma anche più geniali.

Buon ascolto