Telethon saluta Frizzi. Ma in rete c'è chi lo insulta: "Amico dei vivisezionisti" - Repubblica.it
CORDOGLIO unanime, ricordi convergenti, tristezza diffusa. La morte di Fabrizio Frizzi sembra un'eccezione in un Paese spesso diviso, dove anche i lutti non sono uguali per tutti. E invece no, qualcuno che sembra accogliere l'addio con soddisfazione c'è anche questa volta. Nello specifico si tratta di "animalisti-antispecisti" che usano i social per ricordare come Frizzi abbia presentato le serate di Telethon. E questa sarebbe una grave colpa, visto che l'associazione è ormai da tempo presa di mira perché accusata di promuovere sperimentazioni sugli animali, da taluni utenti di Facebook che al nome aggiungono la parola "veg".
Frizzi dunque sarebbe stato complice prestandosi a lavorare per Telethon e a fare da testimonial. Così c'è chi sostiene che la morte sarebbe colpa del karma, chi scrive "grazie per aver contribuito alla sofferenza atroce che hanno continuato a vivere gli animali da laboratorio" o addirittura chi ironizza sul fatto che le ricerche di Telethon non siano servite a salvare l'uomo di spettacolo. Bestialità e tra l'altro pure inesatte, visto che i problemi che hanno portato Frizzi alla morte niente hanno a che fare con le malattie studiate da Telethon. Poi ci sono una serie di tentativi deliranti di ricostruire i motivi della morte e qualche classico, per certe zone della rete, attacco alla medicina ufficiale che più che aiutare le persone accelererebbe la loro fine. Insomma un guazzabuglio di ignoranza, astio e voglia di farsi notare.
E' ora di criminalizzare gli antispecisti.