Spara al ladro in cortile: 26enne grave in ospedale

[Max72]

MONTEBELLO

Spara al ladro in cortile: 26enne grave in ospedale

È accaduto nel cortile di una casa tra Casteggio e Montebello intorno alle 22 di martedì 27 marzo. L'autotrasportatore si è trovato davanti una persona incappucciata e ha sparato con il fucile da caccia. L'uomo, colpito all'addome, ha provato a scappare ma poi è stramazzato al suolo

28 marzo 2018

CASTEGGIO. Un giovane di 26 anni, di origine albanese, che la sera di martedì 27 marzo si è introdotto nella proprietà di un autotrasportatore, tra Casteggio e Montebello, si trova ricoverato in rianimazione al policlinico San Matteo di Pavia, dopo essere stato ferito da una fucilata dal padrone di casa.

L'accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti che ne stanno ricostruendo la dinamica. Sembra comunque che il 26enne, forse in compagnia di un'altra persona che è riuscita a far perdere le proprie tracce, si fosse introdotto nel cortile di un'abitazione di via Torino. Il padrone di casa, insospettito dai rumori provenienti dall'esterno, ha imbracciato il fucile da caccia ed è uscito in cortile, dove si sarebbe trovato di fronte al giovane che aveva il volto coperto da un passamontagna.

L'uomo ha esploso un colpo che ha raggiunto il ragazzo all'addome. Il 26enne ha cercato di fuggire ma è stramazzato al suolo in via Norfalini, dove alcuni residenti hanno dato l'allarme chiamando il 118. Sul posto si sono precipitati un'automedica del 118 con un'ambulanza della Cri di Casteggio per soccorrere il ferito, oltre ai carabinieri di Voghera per le indagini del caso. Il 26enne è stato operato nella notte al San Matteo. L'autotrasportatore, 56 anni, di Montebello, risulta indagato.

(notizia in aggiornamento)

Fonte : Spara al ladro in cortile: 26enne grave in ospedale - Cronaca - La Provincia Pavese

[jethrotull]

visti i precedenti
non la vedo bene per l'autotrasportatore...

Condannato per aver sparato. E dovrà pure risarcire il ladro

[Dirty Harry]

Se il ladro stava a casa sua sarebbe ancora vivo. Non gliel'aveva prescritto il medico di andare in casa d'altri.

[mary ann]

Rubare è un mestiere rischioso, tutti i ladri dovrebbero sapere.

[scomunista]

Se il ladro stava a casa sua sarebbe ancora vivo. Non gliel'aveva prescritto il medico di andare in casa d'altri.

Sono rischi del mestiere che doveva mettere i conto.

[massena]

incidenti di lavoro.
sarà conteggiato nelle statistiche come i muratori che cadono dalle impalcature (e i geologi travolti dalle frane).
potrei come al solito dire che è sbagliato sparare a uno disarmato nel proprio cortile, ma insomma, se mi trovassi uno incappucciato nella mia proprietà, potrei anche pensare a sparargli in pancia piuttosto che in aria, non so proprio...

[furioso2013]

incidenti di lavoro.
sarà conteggiato nelle statistiche come i muratori che cadono dalle impalcature (e i geologi travolti dalle frane).
potrei come al solito dire che è sbagliato sparare a uno disarmato nel proprio cortile, ma insomma, se mi trovassi uno incappucciato nella mia proprietà, potrei anche pensare a sparargli in pancia piuttosto che in aria, non so proprio...

esatto, anche perchè non puoi aspettare che ti spari o ti massacri lui.
che ne sai chi ti trovi davanti ?

e comunque, come già detto da altri, poteva evitare.
se ruba per la fame vada a rubare qualche mela in qualche centro commerciale.

a proposito non si parla ne di entia ne di altro: era rom, romeno, albanese, una risorsa o un italiano da generazioni ?

[Max72]

Spara al ladro a Casteggio, ora il ferito è accusato di tentata rapina

Trovata la spranga usata per minacciare il camionista, migliora l'uomo colpito dalla fucilata. Presto l'interrogatorio

di Paolo Fizzarotti e Anna Mangiarotti

31 marzo 2018

CASTEGGIO. Il bastone che aveva con sé è stato sequestrato, è indagato per tentata rapina, reato più grave del tentato furto: si sta aggravando la posizione legale di Stef Tuci, l’albanese di 26 anni che martedì sera è stato ferito da una fucilata mentre insieme a un complice è entrato con il volto coperto nel cortile di Antonio Bonfiglio, autotrasportatore di 56 anni che abita nella zona di Norfalini.

A sparare un colpo di calibro 12 da caccia a pallini è stato Bonfiglio, che ha scoperto il tentativo di intrusione.

Per questo motivo, Bonfiglio è stato indagato dalla procura di Pavia per il reato di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni.

Tuci è sempre ricoverato al San Matteo, in prognosi riservata, ma non è più in pericolo di vita: già oggi potrebbe quindi essere interrogato dai carabinieri e dal magistrato che sta indagando, il sostituto procuratore Roberto Valli. Il giovane è stato colpito all’addome, sotto l’ombelico: probabilmente a salvargli la vita sono stati la fibbia e il cuoio spesso della cintura.

Nel frattempo la difesa del camionista va all’attacco, a 360 gradi. E lo fa con un’arma importante che il codice concede all’indagato: le indagini difensive, parallele a quelle delle forze dell’ordine e della magistratura.

«Tanto per cominciare - afferma Luca Angeleri, l’avvocato difensore di Bonfiglio - non stiamo più parlando di un tentato furto ma di una tentata rapina, un reato ben più grave. Ci risulta infatti che i carabinieri abbiano sequestrato e repertato un oggetto utilizzato da Tuci e dal suo complice per minacciare Bonfiglio. Si tratta di un grosso bastone o una spranga: un’arma impropria, ma comunque un’arma».

Tuci quindi è stato iscritto al registro degli indagati per tentata rapina e violazione di domicilio.

«Ci preme stabilire al più presto l’identità del complice di Tuci – dice l’avvocato Angeleri – che è riuscito a scappare dopo avere abbandonato il 26enne ferito. Ho fatto un sopralluogo sul posto, con nostri consulenti difensivi. Sappiamo che dopo avere abbandonato Tuci, l’altro uomo è scappato a piedi fino a raggiungere via Norfalini, la strada principale. Quindi dovrebbe essere stato inquadrato dalle telecamere di sicurezza di un distributore di benzina e della ditta Scaricabarozzi. Sto aspettando di sapere se i carabinieri hanno acquisito queste immagini: poi chiederemo di visionarle a nostra volta».

Il fuggiasco può aver avuto un complice che aspettava in auto, oppure ha guidato lui stesso: comunque, nelle immagini delle telecamere potrebbero vedersi la targa e il modello dell’auto. «Abbiamo saputo che Tuci ha un amico, un altro giovane albanese. Ci hanno detto che “stanno sempre insieme, dove c’è uno, c’è l’altro”. Improbabile quindi che martedì sera non ci fosse anche lui. Ora stiamo cercando di risalire alla sua identità». Intanto Bonfiglio sta raccogliendo dimostrazioni di solidarietà un po’ ovunque.

Ha ricevuto anche la visita di una delegazione della Lega, fuidata dall’europarlamentare Angelo Ciocca. «Sono disperato per quello che ho fatto e ho paura per me e i miei figli - ha detto Antonio Bonfiglio - Ho sparato per difendere la mia casa e la mia famiglia ma non mi ero accorto di avere ferito quel giovane. L’ho scoperto dopo, quando ho sentito la sirena dell’ambulanza, chiamata dai miei vicini». Secondo Ciocca « è stato un gesto di disperazione dettato dall’emergenza del momento: difendersi è un diritto».

Spara al ladro a Casteggio, ora il ferito è accusato di tentata rapina - Cronaca - La Provincia Pavese

[Max72]

C'era un altro aggiornamento sul quotidiano cartaceo oggi ; appena possibile lo metto anche qui.

[Max72]

Casteggio

Lo sparatore ha paura e rivuole il fucile

Il legale: Bonfiglio teme ritorsioni e nuovi assalti ai suoi beni, presto chiederemo la restituzione del porto d’armi

01 aprile 2018

CASTEGGIO. Adesso Antonio Bonfiglio teme ritorsioni e nuovi assalti ai suoi beni.
Lo rivela l’avvocato Luca Angeleri, legale di fiducia del camionista casteggiano che martedì sera ha sparato al 26enne albanese Stef Tuci, ferendolo all’addome, dopo averlo sorpreso con un complice nel cortile della sua abitazione, in località Norfalini: «Il mio assistito non si sente sicuro – spiega – gli hanno sequestrato tutte le armi per la difesa personale (una decina tra pistole e fucili) e ha paura che qualcuno della gang possa tornare all’attacco, per vendetta o anche semplicemente per tentare un nuovo furto dove ha parcheggiato i suoi camion».

Bonfiglio è un “padroncino”, con i suoi mezzi muove merce che può valere anche centinaia di migliaia di euro e più di una volta ha dovuto fare i conti con attenzioni indesiderate. «La videosorveglianza di un vicino – racconta ancora Angeleri – ha mostrato anche 4 o 5 persone con il volto coperto e bastoni in pugno che si aggiravano attorno alla proprietà. Proprio per questo, chiederemo al più presto la restituzione del porto d’armi».

L’altro fronte riguarda l’inchiesta giudiziaria sulla sparatoria di martedì. Bonfiglio, 56 anni, è indagato per lesioni gravi ed eccesso di legittima difesa, mentre Tuci, sempre ricoverato al San Matteo, è accusato di tentata rapina, dopo il ritrovamento di una spranga utilizzata per minacciare il camionista durante il tentativo di intrusione. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Valli.

Bonfiglio è stato sentito subito dopo i fatti dai carabinieri, una prima «sommaria informazione» a cui seguirà, necessariamente, l’interrogatorio vero e proprio davanti al magistrato. Una convocazione attesa dalla difesa per sottolineare, ancora una volta, il punto di vista dell’autotrasportatore, a cui sono andati il sostegno non solo di alcune forze politiche, «ma anche di tanti cittadini – sottolinea Angeleri – che mi hanno contattato in questi giorni per testimoniare la loro solidarietà». Bonfiglio parteciperà all’incontro pubblico sull’emergenza sicurezza organizzato per venerdì prossimo a Casteggio dalla Lega.

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