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  1. #131
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Sento suonare la cazzo di sirena antimissile e quel che mi viene da pensare è "questi cazzo di mussulmani stan facendo un favore al Likud".

    Mah.
    Hitler or Hell.

  2. #132
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Trump riconosce il Golan occupato come parte di Israele. Damasco: "Un attacco alla nostra sovranità"



    Trump firma il decreto che riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan siriano occupato dal 1967. Durissima la reazione di Damasco: "Un attacco fragrante alla nostra sovranità".


    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato oggi un documento ufficiale dove riconosce la sovranità di Israele sul territorio siriano delle alture del Golan, occupato dal paese ebraico dal 1967.

    "L'attacco spregevole di questa mattina dimostra le significative sfide alla sicurezza che Israele affronta ogni giorno, e oggi faccio il passo storico per promuovere la capacità di Israele di difendersi", ha ribadito Trump. Pertanto, il presidente ha fatto riferimento al lancio di razzi dalla Striscia di Gaza.



    Giorni fa, Trump aveva dichiarati che era arrivato il momento di cambiare lo stato del territorio in questione. "Dopo 52 anni, è tempo che gli Stati Uniti riconoscano pienamente la sovranità di Israele sulle alture del Golan, che hanno importanza strategica e sicurezza critica per lo Stato di Israele e stabilità regionale", scrisse nel suo account Twitter.

    La reazione di Damasco sull'ultima mossa di Trump è stata veemente, definendola una "flagrante aggressione alla sovranità e all'integrità territoriale della Repubblica araba siriana". Nel comunicato del Ministero degli esteri siriano si aggiunge che "l'atto si presenta come un'incarnazione della coalizione organica tra Stati Uniti e Israele nella severa ostilità verso la nazione araba che rende gli Stati Uniti il ??principale nemico degli arabi nonostante il supporto e la protezione illimitati offerti da le amministrazioni successive degli Stati Uniti all'entità usurpatrice israeliana."

    Fonte: RT - SANA - Foto ReutersNotizia del: 25/03/2019

    https://www.lantidiplomatico.it/dett...anit/82_27724/
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  3. #133
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    E' cominciato l'Inferno a Gaza



    di Patrizia Cecconi

    Gaza 25 marzo 2019

    Gaza stanotte si è addormentata sotto una tempesta naturale che faceva concorrenza ai bombardamenti israeliani, ma si è svegliata con la notizia che un nuovo missile ha colpito a nord di Tel Aviv centrando un’abitazione e ferendo 7 persone tra cui, per fortuna leggermente, 3 bambini. Quindi si è svegliata temendo che non saranno i fulmini a coprire prossimamente il cielo, ma l’aviazione israeliana, come già minacciato da Netanyahu che sta tornando in fretta e furia da Washington.

    Le agenzie di stampa israeliane stamattina abbondavano, come ovvio, in notizie circa i feriti e i danni provocati dal potente missile Farji5, i media internazionali hanno fatto loro eco abbondando anche in notizie di colore, tra cui i ricoveri per stato di panico nonostante i rifugi sicuri, o la morte di un cane rimasto sotto le macerie, cosa sicuramente triste ma che, se si mette sul piatto della bilancia rispetto agli assassinii a freddo dei palestinesi e alla demolizione di decine di migliaia di loro case con morti umani sotto le macerie, sembra un’attenzione quantomeno squilibrata.

    Ma al di là delle notizie per così dire di colore, ce ne sono due piuttosto strane, la prima è che l’iron dome, cioè il più sofisticato sistema antimissilistico, capace di intercettare e neutralizzare i razzi nemici era stranamente spento quando il missile è arrivato. La seconda è che, nonostante il missile lanciato da Rafah abbia centrato una zona residenziale ferendo e facendo gravi danni, le scuole oggi sono rimaste aperte.

    Se i due missili di circa dodici giorni fa, quelli ai quali Israele rispose con una notte di bombardamenti distruggendo più di 100 strutture e ferendo diverse persone, sono rimasti senza chiaro mittente tanto che alcune ipotesi sono state di “razzi elettorali” ed altre di “razzi distrazionali pro-Hamas”, il missile di questa mattina crea ancora più dubbi. Sia la volta precedente che oggi , è stato ipotizzato dalla stampa israeliana, portavoce del governo, che possa essersi trattato di un errore. Fa un po’ ridere quest’idea che sprovveduti ragazzotti spingano su un bottone sbagliato avendo accesso a luoghi che non sono certo una sala biliardo e quindi è difficile crederci. Proviamo a esaminare i motivi di dubbio.

    Il primo fatto significativo è la potente gittata di questo missile, che dovrebbe essere di fornitura iraniana e dovrebbe far parte degli stoccaggi della Jihad islamica. Tra Rafah e Tel Aviv passano 120 chilometri. Mai un missile lanciato da Gaza è arrivato tanto lontano. Inoltre la Jihad ha sempre rivendicato le sue azioni militari ma questa volta, esattamente come dodici giorni fa, rifiuta ogni responsabilità e al momento i suoi capi sono in riunione con i capi di Hamas che rifiuta, a sua volta, ogni rivendicazione.

    Perché Jihad e/o Hamas avrebbero dovuto lanciare un missile tanto potente sapendo che questo avrebbe innescato una risposta violentissima? Vogliono un’escalation? E’ proprio loro il missile lanciato da Rafah, cioè da pochi metri dall’Egitto? Qual è dunque il motivo e il messaggio lanciato da quest’azione? E se non è stato Hamas, come affermano a Gaza persone che non sono assolutamente simpatizzanti del governo locale, né la Jihad, chi e perché ha lanciato il missile?
    Stranamente Israele non ha ancora risposto se non con modeste azioni a Beit Hannoun, estremo nord, questa mattina, senza grossi danni né feriti. Anche questo è strano, non rientra nella “tradizione” israeliana le cui rappresaglie sono sempre violentissime e sproporzionate alle azioni della resistenza palestinese. Qui si sta aspettando la risposta israeliana, ma anche la risposta ufficiale che dovrebbe uscire dalla riunione congiunta di Hamas e Jihad. La Jihad ha già pubblicato un comunicato laconico che fa eco alle minacce di durissima rappresaglia da parte di Israele, dichiarando che la risposta della resistenza sarà a sua volta durissima.
    Altra cosa strana, per tutto il giorno i droni sono stati a riposo, stanno arrivando adesso, 17 ora locale. Volano bassi, pessimo segnale.

    Intanto Israele ha mandato l’esercito in massa lungo la linea dell’assedio e ha chiamato i riservisti. Gli iron dome, che stavolta funzioneranno, sono stati dislocati in tutto il territorio israeliano. Inoltre sono stati avvertiti gli abitanti degli insediamenti
    prossimi alla Striscia di Gaza di organizzarsi che ci sarà presto un violentissimo attacco aereo. Ci sarà prima del rientro dall’America di Netanyahu? Chi ne prenderà “i meriti”? Mentre scrivo arriva la notizia del primo attacco israeliano a nord dalla parte del mare. I droni seguitano a volare bassi.

    Il popolo palestinese di Gaza pagherà le conseguenze di ogni cosa. Israele ha chiesto ai Consolati stranieri di evacuare i propri cittadini. Questo è un segnale pesantissimo. I valichi sono stati chiusi, ma tanto questo per i gazawi rientra nella normalità dell’assedio, mentre il segnale che viene mandato al mondo è preciso: faremo un massacro al quale nessuno potrà sfuggire, portatevi fuori i vostri quattro internazionali perché non vogliamo testimoni. E i consolati si stanno attrezzando. Chi scrive sarà probabilmente costretta domattina ad uscire da Gaza, lasciando sotto le bombe solo uomini, donne e bambini gazawi, gli stessi di cui conosce nomi, visi, risate e sogni, e lasciando ai megafoni israeliani la sola voce che arriverà in Occidente.

    Le ultime notizie riaffermano che Israele “risponderà” ad ogni attacco, mentre da Gaza la resistenza risponde che replicherà da ogni punto della Striscia ad ogni attacco israeliano. Non è una partita di risiko. E’ una tragedia annunciata. E su tutto c’è la grande ala delle prossime elezioni che probabilmente verranno vinte grazie al sacrificio del popolo gazawo. Quello che non muore di paura scappando nei rifugi, ma che muore per davvero, proprio come il povero cane israeliano che ha commosso i media, ma probabilmente senza muovere la stessa commozione. Gli attacchi sono appena iniziati. Possiamo solo sperare che qualcuno riesca a fermarli prima che si trasformino nell’inferno annunciato.

    Notizia del: 25/03/2019

    https://www.lantidiplomatico.it/dett...gaza/82_27721/
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  4. #134
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Le alture del Golan, ultima avventura di Trump e jolly elettorale di Netanyahu



    Netanyahu vuole vincere le elezioni e Donald Trump vuole sviare l'attenzione dai suoi problemi interni. Per fare questo, hanno deciso di violare il diritto internazionale e prendersi gioco delle Nazioni Unite stabilendo che le alture del Golan appartengono a Israele.


    Segue l'editoriale di Alberto Rodríguez García, giornalista specializzato in Medio Oriente, propaganda e terrorismo.

    Segue l'editoriale di Alberto Rodríguez García, giornalista specializzato in Medio Oriente, propaganda e terrorismo.

    Lo stesso giorno in cui la Siria ha convocato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare il riconoscimento da parte degli Stati Uniti delle alture del Golan come territorio israeliano, l'aviazione sionista ha bombardato presunte installazioni iraniane ad Aleppo. La via più probabile era attraverso la Giordania, l'Iraq e il territorio delle forze democratiche siriane.

    Questo evento, per stare lontano dall'aneddotica, è un altro esempio del disprezzo che entrambi, gli americani e gli israeliani, hanno nei confronti della comunità internazionale e della sovranità delle nazioni.

    La decisione di Donald Trump di riconoscere il territorio occupato del Golan come parte di Israele è una violazione del diritto internazionale e delle molteplici risoluzioni delle Nazioni Unite da oltre mezzo secolo. Esso rappresenta anche un attacco contro un la minoranza drusa nella regione che è e mette in pericolo 1.600 truppe dalla Missione delle Nazioni Unite (UNODOF) sulle alture del Golan, lì per garantire la stabilità di una zona contesa.

    La Risoluzione delle Nazioni Unite 497 del 1981, ratificata nuovamente nel 2008, conferma che il Golan Occupato è territorio siriano e non israeliano e che le leggi, la giurisdizione e l'amministrazione israeliana dei territori occupati non hanno alcun effetto legale. Nella stessa risoluzione, le Nazioni Unite hanno affermato che l'occupazione di quei territori è inammissibile.

    L'occupazione del Golan impedisce a migliaia di siriani di tornare alle loro case. Almeno 140.000 sono stati costretti a lasciare le loro località perdendo lo status di cittadini per diventare sfollati interni. La maggior parte del territorio occupato del Golan è stato distrutto dalle forze israeliane e rimane così da 52 anni con circa 40 insediamenti illegali.

    Israele e Stati Uniti Stanno violando la legge internazionale con totale impunità ... ma come al solito, Questa non è una nuova dinamica che sorprende qualcuno.

    Nei colloqui di pace a Madrid nel 1991, Israele ha dimostrato la sua intransigenza rifiutando la richiesta di restituzione del territorio occupato. Così gli israeliani hanno sfidato i rappresentanti siriani e le Nazioni Unite, che con le risoluzioni 242 (1967), 338 (1973) e 407 (1981) chiedono vhe lo stato sionista cessi di occupare il territorio della Siria meridionale.

    Israele è un paese antidemocratico, suprematista, espansionista e pericoloso per la sicurezza internazionale. Il suo totale disdegno verso qualsiasi corpo che non è complice dei suoi crimini, incluso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è molto più pericoloso di quanto possa sembrare all'inizio. Il peggior killer è colui che sa che è impunito.

    La prima mossa è stata di dichiarare Gerusalemme come capitale di Israele, è ora la volta di annettere il Golan, e stanno prendendo in considerazione l'annessione della Cisgiordania. Dobbiamo capire che, quando si parla di questi problemi, non ci riferiamo a una zona senza significato. Parliamo del patrimonio storico e culturale e della vita di migliaia di civili. Israele, semplicemente, non rispetta la vita, la cultura o la storia.

    Se oggi ci sembra terribile la ripartiizone dell'Africa, nel Medio Oriente di oggi si soffre ancora la sfortunata pianificazione Sykes-Picott, dovrebbero tremare i polsi quando sentiamo come gli israeliani vogliono reinventare i confini in modo da non avere epiteti per spiegarlo.

    Stati Uniti e Israele hanno cercato di frammentare la Siria per anni e con decenni di distruzione della Palestina. Cosa ci fa pensare che si fermeranno qui?

    Il 28 marzo 2019 le Nazioni Unite hanno mostrato il rifiuto della decisione del megalomane Donald Trump, che agisce come se fosse il padrone del mondo, in gran parte perché la comunità internazionale lo consente.

    Solo Israele e Stati Uniti sostengono l'annessione del Golan occupato. Anche i 28 paesi dell'Unione europea hanno fatto una dichiarazione congiunta dal Consiglio europeo in cui non riconoscono il Golan come parte di Israele, che lo occupa dal 1967, dopo la guerra dei sei giorni.

    È il contesto della Guerra dei Sei Giorni, l'unghia infuocata che i sionisti alla quale si aggrappano per giustificare l'occupazione dei territori. Tuttavia, l'ex consigliere del ministero degli Esteri israeliano Robbie Sabel spiega che "in una guerra difensiva non è possibile conquistare i territori dell'altro paese".

    La stessa legislazione internazionale vieta di prendere i territori del nemico. Applicando la logica israeliana di un bisogno pseudo-divino di espandersi, non dovrebbe esserci alcun problema nel modo in cui Hitler ha agito con la Cecoslovacchia e la Polonia.

    Bashar al-Jaafari è stato chiaro alle Nazioni Unite: la risoluzione illegale degli Stati Uniti è un altro gesto della tendenza di voler costantemente umiliare l'ONU. Stanno guidando il mondo all'unica soluzione di un confronto violento.

    Ciò che Netanyahu considera una risoluzione storica, secondo la Siria e il mondo, non è altro che un attacco e una vergogna. Ma è chiaro, il 9 aprile ci sono elezioni in Israele e Netanyahu ha tutti contro ed è colpito da casi di corruzione. Ecco perché ha bisogno di gettare nel mondo questo tipo di gesti di spavalderia e arroganza. Inoltre, non è male per lui ricordare ai cittadini americani per i quali l''establishment' del loro paese governa davvero.

    Per questo motivo, non è stato Israele ma gli Stati Uniti che per prima delle Nazioni Unite ha chiesto alla Russia di fare pressione sul suo alleato siriano per ritirare (con la scusa di Hezbollah) le sue truppe dalla linea che separa il territorio occupato dal territorio controllato dalla Siria. Perché sì, i "poliziotti del mondo" sanno che possono permettersi di dire ai paesi sovrani cosa dovrebbero fare o non fare.

    Colpisce il modo in cui la Casa Bianca ora si preoccupa della presenza di Hezbollah nel sud della Siria. Colpire per non usare una qualifica peggiore quando si verifica come per anni le forze israeliane e al-Qaeda abbiano vissuto nello stesso confine in modo "esemplare"; non solo facilitando il traffico di armi, ma fornendo anche cure mediche ai ribelli feriti in combattimento.

    Non ci si può aspettare di meno da un paese che ha avuto come ministro della Difesa Moshe Ya'alon, che preferisce la presenza in Siria dello Stato islamico prima di quella iraniana. È il caso di ricordare al lettore che Ya'alon è lo stesso che, nel tentativo di vincere la presidenza è stata presentata alle elezioni israeliane del 9 aprile.

    Decisioni come l'annessione delle alture del Golan, con la complicità della popolazione israeliana, mostrano la putrefazione di una società basta sulla colonizzazione, l'odio e la costante paranoia. La stessa società che ora discute di annessione anche in Cisgiordania.

    La logica sionista in Siria è la stessa applicata in Palestina. Per prima cosa colonizzano un territorio, poi spostano la popolazione locale e alla fine la fanno propria. Nel processo, riscrivono la storia a loro piacimento.

    Ecco perché oggi non è raro vedere ferventi sionisti negare l'esistenza della Palestina. Quanto è necessario in questi casi ricordare che le stesse organizzazioni sioniste che oggi negano l'esistenza della Palestina, parlarono meno di 100 anni fa della Palestina.

    Ora, da Washington, considerano parte di Israele un territorio la cui popolazione si è incontrata solo di recente al confine per mostrare il loro sostegno alla Siria e la sua lealtà a Bashar al-Assad. I meno di 50.000 ebrei che vivono nel territorio occupato sono semplici coloni provenienti dall'esterno in un tentativo israeliano di espansione.

    Il Golan è l'ultimo tentativo di Netanyahu di rimanere al potere, l'esempio della servilismo americano a Israele e un gesto di disprezzo nei confronti della comunità internazionale. Quindi cercheranno di convincerci che la Corea del Nord, l'Iran e la Russia sono la minaccia alla coesistenza delle nazioni.

    Fonte: RtNotizia del: 29/03/2019

    https://www.lantidiplomatico.it/dett...hu/5871_27778/
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  5. #135
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Elezioni in Israele, maggioranza dei seggi a coalizione di centrodestra: Netanyahu è a un passo dal quinto mandato


    Il Likud del premier uscente e il Blue e White dello sfidante Gantz sono alla pari con 35 posti nel Knesset. Ma grazie ai 32 seggi ottenuti dai cinque partiti di destra e dai religiosi ultra-ortodossi, Netanyahu potrebbe formare un governo simile alla sua attuale coalizione. Dall'altro lato, quattro formazioni di sinistra e arabi hanno raccolto soltanto 55 posti. L'Olp: "Gli elettori hanno votato per l'occupazione della Palestina"

    https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ndato/5099511/
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  6. #136
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Elezioni in Israele, maggioranza dei seggi a coalizione di centrodestra: Netanyahu è a un passo dal quinto mandato


    Il Likud del premier uscente e il Blue e White dello sfidante Gantz sono alla pari con 35 posti nel Knesset. Ma grazie ai 32 seggi ottenuti dai cinque partiti di destra e dai religiosi ultra-ortodossi, Netanyahu potrebbe formare un governo simile alla sua attuale coalizione. Dall'altro lato, quattro formazioni di sinistra e arabi hanno raccolto soltanto 55 posti. L'Olp: "Gli elettori hanno votato per l'occupazione della Palestina"

    https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ndato/5099511/
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  7. #137
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    gantz non ce l'ha fatta a scalzare bibi (i razzi han contribuito)

    non dovrò più sentire discorsi sulla politica mentre lavoro
    Hitler or Hell.

  8. #138
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Non mi piacciono gli arabi e i musulmani. Ma abbandonerei ogni sostegno al sionismo se gli antisionisti riconoscessero che è meglio che tutti gli ebrei vadano lì, che Israele va riconosciuto sulla linea del 1967, con tavolo delle trattative su Gerusalemme Est.

    Di più non si può.

    In questo caso, se gli antisionisti accettano quello che Hamas e Iran non accettano, e non dicono più entità sionista o stato binazionale, allora: abbasso Netanyahu, Palestina libera.

  9. #139
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Parliamoci chiaro: Israele si basa su un enorme furto di terre e sullo sfollamento di migliaia di palestinesi. E' uno stato che personalmente ritengo illegittimo e che, sempre a mio parere, dovrebbe sparire. Almeno come lo intendiamo oggi. Non parlo certo di bombe atomiche o simili puttanate quanto, invece, di una fantapolitica ma sacrosanta risoluzione ONU che chieda lo scioglimento dello stato etnocentrico ebraico a favore di uno stato federale e multiculturale, abitato da cristiani, ebrei e islamici. Sapendo , comunque, che ciò non accadrà MAI, io continuo a sostenere la lotta del popolo palestinese. Certo! Le mie simpatie sono per i combattenti laici e socialisti dell'OLP e del FPLP e non certo per i sunniti di Hamas. Ma se i palestinesi hanno più volte scelto Hamas, ciò è accaduto per negligenze imputabili proprio all'OLP.
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  10. #140
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    Predefinito Re: Osservatorio Palestina e Israele

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Parliamoci chiaro: Israele si basa su un enorme furto di terre e sullo sfollamento di migliaia di palestinesi. E' uno stato che personalmente ritengo illegittimo e che, sempre a mio parere, dovrebbe sparire. Almeno come lo intendiamo oggi. Non parlo certo di bombe atomiche o simili puttanate quanto, invece, di una fantapolitica ma sacrosanta risoluzione ONU che chieda lo scioglimento dello stato etnocentrico ebraico a favore di uno stato federale e multiculturale, abitato da cristiani, ebrei e islamici. Sapendo , comunque, che ciò non accadrà MAI, io continuo a sostenere la lotta del popolo palestinese. Certo! Le mie simpatie sono per i combattenti laici e socialisti dell'OLP e del FPLP e non certo per i sunniti di Hamas. Ma se i palestinesi hanno più volte scelto Hamas, ciò è accaduto per negligenze imputabili proprio all'OLP.
    per me le soluzioni binazionali sono impraticabili. Occorrono due stati separati da muri e fili spinati tipo cortina di ferro.

 

 
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