Ieri ascoltavo un'arringa di questo immondo trasformista a 5 Stelle il quale, in mezzo ad una folla plaudente quando demente, si rivolgeva a Salvini invitandolo, se voleva fare un governo con i grillini, a lasciare lo scomodo alleato di Arcore. A quel punto ho capito la furbata di Di Maio che poi è il suo capolavoro politico; concentrando l'attenzione dei media e dei suoi elettori sul niet a Berlusconi è riuscito a evitare che qualcuno si alzasse per porgli alcune domande semplici semplici: "Perché il suo partito ha deciso di mettere un divieto di alleanza per Forza Italia (in realtà solo per Silvio) e non anche per quella stessa Lega che in questi quasi 25 anni è sempre stata fedelissima alleata (tranne il breve periodo del governo Dini e il primo Governo Prodi) di Forza Italia votando tutte le leggi vergogna, ad personam, contro la magistratura etc etc? Perché oggi apre ad un governo con la Lega quando fino a ieri giurava e stragiurava che non avrebbe mai fatto un esecutivo con i leghisti mentre altri esponenti del suo partito, ad esempio Fico, sottolineavano le inconciliabili differenze antropologiche tra salviniani e grillini? Come fa ad andare al governo con quel partito (alleato con un frodatore fiscale, puttaniere e corruttore) che ha pesantemente contribuito alla diffusione incontrollata della corruzione e allo sfascio della giustizia? Come può rivolgersi ai leghisti se, durante la campagna elettorale, aveva affermato che nei 5 Stelle non c'è posto per fascisti, omofobi e razzisti?
Avete capito la furbata di questo osceno tribuno senza principi morali e affamato di potere? Parlando in modo insistente del divieto di un esecutivo con Berlusconi è riuscito a far passare in cavalleria la circostanza che fino a poco tempo anche i leghisti erano inavvicinabili. Figuriamoci farci un governo. Di fatto l'alleanza con Salvini c'è già e tutto questo casino intorno alla figura di Berlusconi è solo melina e fumo negli occhi per nascondere il fatto che i 5 Stelle stanno per andare al governo con quei leghisti che fino a ieri consideravano infetti, degli appestati appartenenti ad un altro pianeta con cui non ci si poteva prendere nemmeno un caffè, figuriamoci un governo.