Ieri sera, mentre stavo tornando dal lavoro, sono caduta rovinosamente e ho slogato la caviglia per colpa dell'asfalto dislivellato. Sono stata soccorsa e assistita dai passanti, loro hanno chiamato un'ambulanza perché dopo un po' per il forte dolore ho perso i sensi, per fortuna che sono stati loro a sorreggermi tempestivamente, sennò non so come sarebbe andata a finire. Gli infermieri mi hanno visitata, volevano portarmi in ospedale per gli ulteriori accertamenti, ma io non ho voluto e così loro mi hanno accompagnata a casa.
Ora sono a letto, avevo tanti progetti per questo fine settimana, ma la vita ha deciso diversamente.
Stamattina avrei dovuto andare al lavoro, poi nel mio negozio preferito a comprare tante cose buone, mettere a posto la casa, lavare i panni, cucinare. Domani volevo andare in un parco meraviglioso, il tempo è stupendo, c'è un sole che sembra di essere in piena estate.
Invece sono qui.
Perché scrivo tutto questo? Perché stanotte ho riflettuto sull'accaduto, ho pensato tanto alle persone sole che non hanno nessuno al mondo... Io ho mia figlia, verrà a trovarmi nel pomeriggio e mi porterà la spesa. Penso a chi è solo, completamente solo, come fa? Ce ne sono di persone così.