d'accordo, il discorso delle contaminazioni allogene può valere per i meridionali come per altri europei, sta poi a fautori dell'eugenetica denunciarle... il rapporto di questo likus però mi sembra attualissimo proprio perchè, pur non disprezzando gli abitanti del meridione, critica le amministrazioni meridionali e le accusa addirittura di aver fatto fallire l'opera riformatrice del fascismo. insomma potrebbero essere parole pronunciate da uno dei ministri di governo oggi, magari da tremonti.
Ultima modifica di Ungeheuer; 23-08-10 alle 18:13
Spero che prima o poi la "pubblicistica pseudo antropologica italiana che aveva infettato con le sue teorie palesemente faziose e partigiane (pro NordItalia ) il mondo intero" salti fuori, perché è una cosa che avrei voluto tra le mani fin da ragazzino eppure mi sono tristemente rassegnato all'idea che si tratti dell'ennesima fantasia piagnucolante. Quando qualcuno vorrà farcene dono me la godrò sillaba per sillaba ma ahimè non ci spero più tanto.
Ultima modifica di Den Hvite Guden; 23-08-10 alle 18:18
« But if you can breed cattle for milk yield, horses for running speed and dogs for herding skill, why on earth should it be impossible to breed humans for mathematical, musical or athletic ability? » (Richard Dawkins)
Den Hvite Guden, sulla pseudopubblicistica sopra menzionata, puoi abbuffarti con gli studi di Cesare Lombroso e Alfredo Niceforo (presidente della importante Società Italiana di Antropologia e della Società Italiana di Criminologia, non del circolo del dopolavoro di Castiglione di Sicilia ). I danni che hanno provocato i suddetti signori, in termini di immagine razziale, al mezzogiorno, sono indescrivibili. Ma non mancarono "antropologi" minori, o dilettanti ( magistrati, politici, filosofi, etc) che diedero il loro contributo alla causa di sputtanamento razziale del Sud. A tale riguardo ti invito alla lettura del testo di Vito Teti, La Razza Maledetta. Alle origini del pregiudizio antimeridionale, Manifestolibri, 1993, così capirai di che sto parlando. I piagnistei cui accenni non mi appartengono; li lascio ben volentieri ai padani, i quali hanno ben due fora in PIR per lacrimare vittimismo a larghe mani. Cordiali Saluti
Il pregiudizio antimeridionale è il disprezzo del ceto dominante piemontese nei confronti delle popolazioni del Sud. Non ha alcun fondamento razziale, etnico o religioso.
Perché non ci fate dono di un florilegio di citazioni visto che le opinioni di Niceforo sulle caratteristiche dei due gruppi razziali d'Italia sopra riportate sembrano abbastanza blande e deludenti e di Lombroso si trovano soltanto ricerche sull'individuo delinquente senza nessuna specifica caratterizzazione etnorazziale?
Tutto quello che sono riuscito a trovare in termini di esplicita superiorità (di cui nel brano sopracitato di Niceforo non sembra esserci traccia) non proviene da autori italiani ma ad esempio dal fondatore francese dell'antroposociologia Georges Vacher de Lapouge:
"Mais il ne faudrait pas en conclure, comme l'ont fait des étourdis, que les races à cerveau long soient nécessairement appelées à occuper les rangs les plus élevés de la societé, car dans l'Italie du Sud le phénomène est inverse, la race dolichocéphale de ce pays paraissant aussi inférieure à l'Alpinus brachycéphale que celui-ci l'est à l'Europaeus dolichocéphale. De même dans l'Afrique nègre, l'élément indigène subordonné a un indice inférieur à celui des Européens dirigeants." (Race et milieu social, Parigi 1909, , pag. 29)
"Au point de vue social, les trois éléments aryen [nordico] , brachycéphale, méditerranéen se hiérarchisent dans cet ordre même" (idem, pag. 177)
"L'Italien du Sud dolichocéphale est probablement inférieur à l'Italien du Nord brachycephale" (idem, pag. 357)
"La psychologie de l'Anglais n'est pas celle du Sicilien, et celle du Yankee n'est pas davantage celle du Napolitain. Ce n'est pas l'indice [cefalico] qui fait la supériorité, tant s'en faut, puisqu'en Amérique le nègre est le plus dolichocéphale que le Gallo-Saxon, et cependant lui est socialement inférieur. Meridionalis dolichocéphale est inférieur au brachycéphale, Alpinus ou Dinaricus, et celui-ci à Europaeus [nordico], encore dolichocéphale." (L'Aryen, son rôle social, Parigi 1899, pag. 409)
Perché non riportare esternazioni simili da parte di autori italiani? Offrirci qualche esempio di cotanto orrore sarebbe più efficace di rimandare genericamente alle bibliografie.
Ultima modifica di Den Hvite Guden; 23-08-10 alle 20:05
« But if you can breed cattle for milk yield, horses for running speed and dogs for herding skill, why on earth should it be impossible to breed humans for mathematical, musical or athletic ability? » (Richard Dawkins)
"È agli elementi africani ed orientali (meno i Greci), che l'Italia deve, fondamentalmente, la maggior frequenza di omicidii in Calabria, Sicilia e Sardegna, mentre la minima è dove predominarono stirpi nordiche (Lombardia)."di Lombroso si trovano soltanto ricerche sull'individuo delinquente senza nessuna specifica caratterizzazione etnorazziale?
Infatti, Colonna. Tuttavia una consistente fetta dell'intellighenzia "culturale" del cosiddetto Regno d'Italia, per giustificare l'operato apertamente antisudista ed assai poco pulito deciso dal sovrano all'indomani della cosiddetta unità, diede, per così dire, una sfumatura razziale alla politica intrapresa dai Savoia nei confronti delle popolazioni meridionali ribelli (e non). A proposito di eugenetica faccio notare che l'Italia è un paese mediterraneo ( i cari padani si ricordino che Genova non affaccia sul Mar Baltico). Per cui un italiano mediterraneo (capelli scuri e occhi scuri) non è un qualcosa di estraneo - un frutto del meticciato con genti extraeuropee - alla nazione, bensì componente essenziale di essa.
Den Hvite Guden leggi il libro di Vito Teti che ti ho segnalato poi, se ti garba, riesamineremo la vexata quaestio degli studi antropologici italici.