A proposito della Mafia esportata negli Stati Uniti dai meridionali. La parolina "Irlandesi" non vi dice nulla.
A proposito della Mafia esportata negli Stati Uniti dai meridionali. La parolina "Irlandesi" non vi dice nulla.
Dimenticavo la Mafia russa (per non parlare del Giappone). Qualcuno mi obietterà che è un prodotto ebraico. Perfetto. Ma la criminalità organizzata per prosperare ed attecchire ha bisogno di un terreno fertile, da un punto di vista perlomeno socioculturale. Pertanto la società meridionale, secondo certi intelligentoni, è eticamente, moralmente corrotta ( questo non lo nego) - tanto da originare, per ovvia conseguenza, strutture criminali diversificate e potenti - a causa della degradazione genetico-antropologica dei suoi componenti ( qua, se permettete, sta la cazzata). Allora la società russa - non venitemi a dire che sono tutti ebrei - perché ha generato una mafia autoctona (che, ripeto, può essere anche gestita da ebrei, ma ha tratto origine e si mantiene in vita grazie ad essa - la società russa - che non definirei propriamente ebraica ) ? Sulla mafia irlandese (Irish mob) - che non è scomparsa - inviterei gli interessati a leggere qualche buon libro, ad esempio R. Porrello, To Kill the Irishman: The War that Crippled the Mafia. Novelty, Ohio: Next Hat Press, 2004.
Si, la Yakuza...
un classico degli italici, sempre a guardare nel bagno altrui quando il proprio è il peggior letamaio della storia.
Se fosse, chessò, la Francia nella stessa situazione dell'italia passereste le ore a farvi le seghe l'un l'altro sull'Italia Romana patria del diritto mentre i barbari col loro degrado eccecc.
Enea il tuo ragionamento è sensato, ma c'è la pecca di fondo. Il popolo partecipa, eccome. Gli va bene così. Gli piace avere il "don" a cui baciare le mani e da ringraziare, magari si potesse santificare, magari poterne avere la foto vicino a quella dea'madonna (non per nulla i rituali delle n'drine sono un festival dei santini...).
Basta leggersi le lettere (dedicata agli amici duosiciliani) dei "barbari invasori" piemontesi appena messo il naso a Palermo. Neanche scesi da cavallo e già si sentivano chiedere il "posto pubblico", magari in tag team con gli avvocati (paglietta si chiamavano?) napoletani.
c'è qualcosa di più fondo che la "derivazione culturale". Non contiamoci balle, fosse così per QUALSIASI altro popolo Europeo avreste già scritto fior di analisi sulla situazione blablabla.
Ma, essendo casa vostra...
Concordo con Indrid Cold: la cultura mafiosa e clientelare del meridione si basa su una mentalità diffusa nella popolazione centro-meridionale che ha origine nella cultura romana (quindi è vecchia di millenni).
Quel colonnello sbagliava ad attribuire i mali del centro-sud solo alle classi medio-alte e sbagliate anche voi a pensare che l'anti-meridionalismo derivi dalle letture antropologiche ottocentesche: sono state le classi basse del meridione ad immigrare a milioni nel nord-italia, nel resto d'europa, in nord-america ed australia e sono state le classi basse del meridione ad importarvi comportamenti mafiosi, criminali, bullistici, parassitici. Le popolazioni nord-italiane, germaniche e anglosassoni hanno sviluppato un avversione verso i sud-italiani basata sulla conoscenza diretta e la convivenza e non su libri di antropologia che circolavano solo tra quattro gatti.
Nazionalista Europeo, il testo scritto dal padano che hai postato è un estremizzazione ma come tutti gli stereotipi non è priva di un fondo di verità.
P.S. Sono meridionale e non padano.
Ultima modifica di Italiano; 27-08-10 alle 09:22
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Che guarda caso sono santini in nome di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Alfonso La Marmora :sofico:
Infatti andavano dal politico per chiedere il posto pubblico in cambio del voto ahhaahahBasta leggersi le lettere (dedicata agli amici duosiciliani) dei "barbari invasori" piemontesi appena messo il naso a Palermo. Neanche scesi da cavallo e già si sentivano chiedere il "posto pubblico", magari in tag team con gli avvocati (paglietta si chiamavano?) napoletani.
tutti volevano lavorare in provincia repapelle:
Ultima modifica di x_alfo_x; 28-08-10 alle 09:51
Per analizzare la società prima dell'unità in Sicilia basterebbe leggere i Promessi Sposi e non mi pare che ritragga una società meridionale.
I bravi meridionali non erano che degli sgherri al servizio della nobiltà terriera. Quindi non è corretto neanche usare la parola mafia con i suoi intrecci con la politica, che all'epoca era un'arte nobile, non per cafoni e l'amministrazione pubblica non era democratica e quindi molto semplice e snella rispetto ad oggi.
La razza lombarda è stata purificata dal dio Po? ...mi spiegate come mai quella società lombarda era così corrotta e delinquenziale? Don Abbondio omertoso sembra un terrone
Ultima modifica di x_alfo_x; 28-08-10 alle 10:10
Condivido pienamente l'analisi di Druso. D'altro canto nei paesi d'area semitica, o fortemente semitizzati, come Israele, Siria, Iraq, Kuwait, etc, di mafia, intesa come struttura criminale gerarchica organizzata, non mi sembra vi sia traccia (oggi come in passato). Pertanto attribuire ad una fantomatica ascendenza semitica, una presunta congenita predisposizione alla deliquenza da parte delle popolazioni meridionali mi sembra una vaccata degna di un vaccaro. Con ciò non nego che una sostanziosa fetta demografica meridionale sia costituita da rifiuti umani diventati tali per una serie di circostanze che esulano dal fattore genetico, che in tutto ciò, a mio giudizio, gioca un ruolo molto marginale. Ingrid Cold il tuo odio nei confronti dei meridionali ti obnubila la capacità di giudizio. Se esaminassi con lo stesso metro analitico adoperato per i meridionali, una certa umanità "nordica", ne scopriresti delle belle.