Ha ragione Feltri: sono due scamorze, con un volume scamorzico più abbondante in Di Maio.
Il Dizionario ci spiega che “irrazionalismo” significa
“sm. [sec. XIX; da irrazionale]. Dottrina o atteggiamento di pensiero che si basa sui sentimenti, le passioni, gli istinti, l'intuizione, la fede, l'esperienza estetica e ripudia quindi l'attività razionale come via alla verità.
Figli politici dell’irrazionalismo nel secolo passato furono il fascismo e il nazismo e oggi, in Italia, possiamo dire che il M5S con il suo rifiuto delle ideologie è un partito che può benissimo essere definito come irrazionalista di stampo qualunquista.
Lo dimostra il tentativo in atto di aprire dialoghi con il PD, e anche con LeU, partiti che in qualche modo possiamo collocarli di “quasi” sinistra, dopo aver a lungo colloquiato, e spartito tutte le poltrone costituzionali, con la Lega che è a sua volta irrazionalista ma nettamente di stampo parafascista.
Cosa intendo con queste parole? Che è impossibile che il PD possa governare o appoggiare il M5S e quindi che l’unico governo possibile sarebbe quello tra il M5S e Salvini. Ma qui nasce il problema Di Maio e i suoi veti, che io giudico di mero carattere propagandistico. Pretendere allora che ad allearsi con il M5S ci vada il solo Salvini vuol dire che nella stanza dei bottoni del M5S non hanno le idee chiare.
E allora?
Allora la soluzione è:
-via Di Maio,
-colloquio con l’intero CD,
-compromessi concordati sui diversi programmi
-accordo sul Premier
Fine dei giochi.