tempo fa notai un argomento che ho subito considerato ridicolo:
la guerra alla mappa di Mercatore
accusa:
imperialismo! (e quindi razzismo dai)
leggete questi articoli di TPI
https://www.tpi.it/2016/07/22/dimens...esi-del-mondo/
https://www.tpi.it/2016/11/07/mappa-mondo-piu-esatta/
https://www.tpi.it/2017/03/20/scuole...ers-mercatore/
si fa capire chiaramente che la mappa è stata fatta per mire di egemonia imperialista
da notare questo passaggio
ci torneremo dopo
ma perché una mappa che aveva lo scopo di aiutare la navigazione nel sedicesimo secolo mostrerebbe il desiderio imperialista?
Perché?
lo si capisce da qui
in pratica siccome la Groenladia ci sembra più grande dell'Africa in queste mappe che vediamo tutti i giorni noi saremmo portati a considerare più piccoli e inferiori gli abitanti dell'Africa.
Un trip mentale niente male... roba da paranoici... ma chi ha mai pensato una stronzata simile?
Gli autori e gli sceneggiatori della serie TV "west wing" che da noi è stata relativamente famosa (diciamo un "house of cards" ante litteram)
Have We Been Looking at the Wrong Map for 500 Years?
ma guardate bene la mappa originale di Mercatore: QUELLA VERA

vi sembra che la Germania sia al centro? (al centro c'è Capo Verde!)
Vi sembra che l'Europa sia tanto più grande?
Vi sembra che l'emisfero nord sia volutamente più grande?
Se vedete la mappa che è presente sul sito di TPI capirete che hanno preso una mappa sbagliata.
(non si riesce a copiare qui l'immagine). Nella mappa su TPI attribuita per errore a Mercatore c'è l'Australia.
Mercatore è vissuto nel 1500!!!! L'Australia non era ancora stata scoperta!!!
Quella mappa che appare vecchia è in realtà una mappa moderna e non è quella di Mercatore.
La cialtroneria di chi ha fatto il pezzo è notevole, va detto!
L'autore del pezzo (che non si sa chi sia perché TPI ha reso invisibile il nome, come in tutti i suoi pezzi, chissà perché...) evidentemente nello scrivere questa frase non è andato a vedere se la mappa fosse davvero come la stava descrivendo.
Non lo ha fatto perché in realtà il redattore di TPI aveva un altro mandato:
prendere i pezzi di successo social americani e tradurli.
Nessuna ricerca, quello che ha fatto questa cosa è stato pagato un cazzo e una banana, semplice traduzione di un pezzo scritto su un giornale di successo social americano: Slate, Saloon, Buzzfeed, Guardian, Fuffington ecc
prendevano i pezzi con più condivisioni e li traducevano.
Uno di questi (ma potrei fare 1000 esempi) era questa immane stronzata sulla mappa del povero Mercatore.
Sarebbe interessante scoprire da quali di questi letamai online hanno tradotto, e forse facendo una ricerca lo scopriremo.
Sappiamo però da dove ha preso questa stronzata il letamaio online americano che poi TPI ha portato in Italia in più pezzi:
dagli sceneggiatori di West Wing
degli sceneggiatori di FICTION che si sono inventati una storia o l'hanno ingigantita sceneggiata e romanzata
come vedete il centro della mappa non è la Germania ma Capo Verde, si vede che gli sceneggiatori di West Wing non avevano mai visto la mappa di Mercatore, d'altro canto questi sono sceneggiatori mica cartografi! e nemmeno storici!
Gia... ma la mole di giovani bimbiminchia rimbambiti che poi fomentati da quello che vedono nelle fiction e che poi riportano in articoli di giornale che fanno un sacco di condivisioni alla fine creano un caso "politico"
in questo pezzo già linkato da me molte volte si spiega come e perché i grandi giornali americani abbiano riempito le redazioni di bimbiminkia piccolo borghesi viziati
https://www.politico.com/magazine/st...t-coast-215048
in questo caso ci sono state campagne di "sensibilizzazione" contro il cattivo imperialista e suprematista bianco Mercatore!
cattivone!!!
in realtà come spiega questo video di VOX (un'altro giornale disgustoso di estrema sinistra ma che ogni tanto fa analisi interessanti)
e fa capire pure da dove arriva questo convincimento di Mercatore imperialista, ovvero dal telefilm citato di West Wing, una falsificazione storica vera e propria fatta in nome del successo (degli autori)
e poi diciamolo una storia scritta bene piace e a nessuno importa se sia la verità o meno
come nel caso del povero Salieri
denigrato dal film di Milos Forman (quello che ha fatto anche il film "Hair" su una specie di rivoluzione hippy new age, era dell'acquario, bellissima canzone peraltro
)
qui un pezzo in italiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...orman/3556852/
e qui uno in inglese
BBC - Culture - What Amadeus gets wrong
quel film ha fatto razzie di premi Oscar ma è basato su un falso storico, una leggenda montata da Pushkin per fare audience (ah la clickocrazia ante litteram)
insomma una storia falsa ma verosimile, che facesse leva su alcuni pregiudizi e che permettesse al lettore di avere una visione manichea chiara nella quale ci sono i buoni e i cattivi coi quali identificarsi e sentirsi insieme a loro moralmente superiore ed ottenere la propria dose di droga quotidiana chiamata serotonina
si è fatta leva sul conformismo, sul pregiudizio tipico delle persone senza spina dorsale, senza personalità, quelli che nell'esperimento 10 (il primo di questo video)
dicevano che la barra più corta era la più lunga solo per conformarsi agli altri anche se vedevano l'opposto
in questo esperimento ben 37 su 50 si sono accordati al conformismo anche se era facile capire che non fosse così
ricordo un film con Tognazzi, stavano facendo un test a delle persone distribuendo biscotti, ne distribuiscono una prima serie a una cinquantina di persone dicendo che sono biscotti al latte, poi una seconda serie dicendo che sono biscotto alle uova (non ricordo bene l'ingrediente specifico).
Poi chiedevano di alzare la mano a tutti coloro ai quali era piaciuto più il biscotto al latte e poi a tutti coloro ai quali era piaciuto di più il biscotto alle uova.
Infine chiedevano di alzare la mano a chi non aveva trovato alcuna differenza.
Solo Tognazzi alza la mano alla terza opzione mentre cerca con la lingua di liberarsi del biscotto tra i denti.
Come avrete già capito non esisteva nessun latte e nessun uovo: i biscotti erano tutti uguali e solo chi aveva davvero uno spirito critico riusciva a vedere una cosa ovvia a chiunque si fosse impegnato a sentire il sapore piuttosto che le parole di chi distribuiva i biscotti.
Tognazzi in quella scena è l'unico a essere assunto, ovviamente.
Volevano uno capace di dire le cose come stanno non un conformista.
la naturale tendenza a conformarsi ci fa tornare all'altro thread aperto in questa sezione, quello sulle bugie collettive che ci hanno fatto evolvere
eggià, perché se non fossimo stati una massa di creduloni (con solo 1/4 nella migliore delle ipotesi con un certo spirito critico) probabilmente non ci saremmo nemmeno evoluti (almeno da come dice Harari)
un altro esempio di come il racconto di cronaca venga romanzato ci viene dalla descrizione (che condivido) che fa Ascanio Celestini del lavoro di Travaglio (e potremmo dire di Saviano poi)
https://www.ilcorrieredelgiorno.it/i...lo-il-carcere/
loro fanno operazioni teatrali, sono sceneggiatori di un racconto romanzato il quale nel caso di Travaglio diventa una sentenza di tribunale decidendo dove sta la verità processuale, nel caso di Saviano diventa una analisi sociologica e politica fatta da uno che viene definito giornalista mentre invece è solo uno sceneggiatore e romanziere (è quello il suo mestiere!)
ma perché tanta gente sta appresso a sti presunti intellettuali che in realtà sono solo degli sceneggiatori di FICTION?
Perché molta gente di questa generazione è solo una spettatrice (qui potremmo rifarci all'altro thread da me aperto "l'era del consumatore e dell'utente" in questo caso potremmo dire l'era dello SPETTATORE), siamo pieni di gente che vive una realtà fittizia mutuata da telefilm, serie TV, film, libri, fumetti, meme sui social.
Pieni di pregiudizi ridicoli e in molti casi masochisti o autolesionisti, ma come abbiamo già detto altrove il fatto di sentirsi moralmente superiori ci permette di avere quella scarica di serotonina che ci fa sentire vincitori di qualcosa e ci fa stare bene.
Bisognerebbe insegnare alla gente a distinguere la realtà dalla fantasia e dalla sceneggiatura di una fiction, troppa gente non lo capisce e si è chiusa in una dimensione infantile di realtà virtuale senza bisogno del visore

questa immagine sebbene affascinante è fuorviante: non c'è nessun sensore, c'è solo una generazione che si è nutrita di fiction come nessun'altra, che ha una infanzia irrisolta come nessun'altra, che non riesce a distinguere la realtà dalla fantasia