Addio Tomàs
siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle
un vecchio partigiano socialista;
sottolineo il primo aggettivo, perché era davvero troppo in là con gli anni quando arrivò alla presidenza della repubblica;
dimostrando un sesto senso politico non comune, fu l'unico ad opporsi al Fronte Popolare nel 1946;
galantuomo d'altri tempi, non si arricchì in nessun modo alle spalle degli italiani;
viene ingiustamente ricordato come bravissimo presidente della Repubblica, ruolo in cui, oltre a varie comparsate mediatiche, fece molto poco;
i suoi meriti politici, che pure vi sono, furono tutti anteriori (di qualche decennio);
"Dopo Einaudi cominciò per l'Italia la Repubblica delle pere indivise"
Uomo d'altri tempi, benché molto socialista e statalista in economia, se penso alla maggior parte dei politici di oggi mi viene da piangere iango:
Un discreto uomo politico, sicuramente capace.
Pertini aveva una qualità rara, quella che Montanelli definiva "il saper essere genuino", tutto ciò che faceva profumava di onestà e limpidezza.
E in un epoca dove, fino a poco prima, si erano sparate bordate su Leone e scoppiavano scandali tra P2, Lockheed, Petroli, non era un merito di poco conto.
Onestamente non sono nei santificatori, ne nei criticoni stupidi (qualcuno gli rinfaccia l'appoggio nel 56' all'intervento Russo).. E' stato un buon presidente della repubblica, come lo fu anche Ciampi e lo è per me oggi Napolitano
Io invece lo metto su un piano superiore.
Ciampi è stato un tecnico (bravissimo e tutto sommato anche capace di farsi "amare", ma pur sempre un tecnico) mentre Napolitano è dannatamente rigido e lontano. Diciamo che è visto fin troppo come arbitro e non come capo di stato e come figura popolare.
Pertini da quanto so invece fu una figura popolare, amatissima. Sotto un certo aspetto fece quello che un PdR dovrebbe fare: divenne l'uomo in cui il cittadino si poteva riconoscere e che poteva, grazie alla stima ed all'affetto che riscuoteva, darsi un ruolo di pacificatore politico.
Poi politicamente non posso negare che fu altrettanto bravo, da buon socialista.
Ultima modifica di Garat; 30-08-10 alle 17:22
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Hai ragione scusa, ho sbagliato.
Cmq Leone fu soggetto di una campagna denigratoria assurda da parte della Cederna, ma era già semi-azzoppato dalle modalità di elezione alla carica.. Msi e veti incrociati.
Io credo che sia anche frutto anche della disaffezione nella politica, diciamo che sarebbe bene ci fosse un buon equilibrio... Nè esternazioni alla Cossiga ne lontananza. Però capisco che è messo in mezzo spesso, e non posso che esprimergli vicinanza
Pertini certo fu molto amato, ma credo anche perchè "de core"... Da Alfredino Rampi al mundial, fu molto comunicativo. Poi un presidente partigiano eh...
Ciampi a livello generico lo considero comunque il miglior presidente della repubblica nella storia del nostro paese
Ultima modifica di hidetoshi777; 30-08-10 alle 18:26
Da un punto di vista tecnico ciampi è stato ineccepibile, non lo nego.
Napolitano...beh, si, in parte penso che il suo atteggiamento è dovuto alla situazione politica non felicissima che sta passando la Repubblica. Però penso che in parte il suo atteggiamento sia dovuto a fattori di cultura politica e di carattere.
Insomma, diciamocelo: un Ciampi se oggi fosse PdR certe cose quanto meno non le avrebbe lasciate passare sotto silenzio. Figurarsi un Cossiga (si, anche lui) o uno Scalfaro. Meno che meno Pertini.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".