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il post è stato spostato e lo cancello visto che sono ancora in tempo perché a mio parere qui c'entra poco.
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Ma quanti figli del Perozzi in giro...
Travel is fatal to prejudice, bigotry, and narrow-mindedness...
Chi abbandona gli animali è un bastardo!
Ora dopo SWG anche Youtrend mette ai raggi X la vittoria della Lega in FVG.
E, a quanto pare, arriva a conclusioni diverse da quelle di SWG.
Ecco uno stralcio della lunga analisi di Youtrend che fa un'analisi molto approfondita sull'affluenza comune per comune.
Vi consiglio di accedere al sito per vedere anche le interessanti mappe elaborate da Youtrend ed ulteriori informazioni.
Friuli-Venezia Giulia: la vittoria storica della Lega ai raggi X
Andrea Maccagno
Massimiliano Fedriga (Lega) stravince le Regionali in Friuli-Venezia Giulia e la Lega si afferma quale primo partito. Cala il centrosinistra mentre crolla il Movimento 5 Stelle: nell’arco di neanche due mesi perde più di 100.000 voti.
Se le elezioni in Molise di una settimana fa hanno restituito un testa a testa tra centrodestra e Movimento 5 Stelle, quelle in Friuli-Venezia Giulia hanno avuto un risultato molto meno combattuto. Che il candidato del centrodestra, il leghista Massimiliano Fedriga, prevalesse non era affatto messo in dubbio. L’unico dubbio era se Fedriga sarebbe riuscito o meno a raggiungere il 45% dei voti, soglia minima per ottenere una maggioranza consiliare del 60% (invece che del 55%).
Il crollo dell’affluenza
Ma analizziamo anzitutto la partecipazione al voto. Alle ore 12 aveva votato il 18,1% del corpo elettorale: una percentuale tutto sommato alta, tenendo conto che alla stessa ora alle Politiche del 4 marzo si era recato alle urne il 22,5% dei friulani (un calo di soli 14.000 voti in termini assoluti). Il crollo dell’affluenza si è però verificato a metà giornata: alle 19 infatti la percentuale si è fermata al 38,4%, quando alle Politiche era arrivata addirittura al 62%. E se alle 23 del 4 marzo la partecipazione definitiva si era attestata sul 75%, domenica scorsa il dato è stato solo del 49,6% degli aventi diritto: un risultato dunque al di sotto non solo del 50% ma anche nettamente lontano dalla percentuale delle Politiche.
In realtà il dato non è stato poi così dissimile da quello delle Regionali del 2013, quando la partecipazione fu del 50,5% (pur votando su due giorni). Di seguito la mappa dell’affluenza nelle diverse fasi della giornata di domenica:
Guardando le correlazioni tra il rapporto dell’affluenza tra Politiche e Regionali e il voto alle singole liste del 4 marzo per ciascun comune, si può osservare un fenomeno curioso: nei comuni in cui il centrodestra era andato bene alle Politiche, in questa tornata si è votato un po’ meno; discorso inverso per il Movimento 5 Stelle e centrosinistra che, invece, vedono una partecipazione più alta (o meglio, con una diminuzione inferiore) laddove avevano ottenuto un risultato più alto il 4 marzo.
Ciò avrebbe una conseguenza, da prendere però con le dovute cautele: si potrebbe dedurre, cioè, che i risultati di queste regionali non siano spiegabili con la dinamica dell’astensione.
In 19 comuni si rinnovavano anche le amministrazioni comunali. In questi comuni la partecipazione è stata più alta della media: dal 49,6% al 52,4%. Molto è dovuto al dato di Udine, (di gran lunga il maggiore di questi 19 comuni) dove ha votato il 57,2% degli elettori.