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  1. #11
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Di per se non basta abolire il lavoro, su questo sono d'accordo, poiché, oltre a questo, bisognerebbe abolire anche tutti i servi e coloro i qual si identificano con i boss facendone le loro veci. Esiste una correlazione tra il sistema gerarchico piramidale (e autoritario) nel mondo del lavoro - e tutti quelli che di lavoro vivono, ovvero che sono geneticamente predisposti a lavorare, questa è l'unica cosa che critico dello scritto di Bob.

  2. #12
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    Senza lavoro non può esistere nessun sistema. Insisto sulla distinzione tra lavoro (volontario) e lavoro salariato (imposto dal sistema capitalista).
    Bisogna distingue tra lavoro (gerarchico piramidale e autoritario) con lo svolgere mansioni di necessità e di auto sopravvivenza, quella che Bob chiama "gioco". I sistemi esistono a prescindere: una società in assenza di lavoro (volontario o salariato), di gerarchia e di autoritarismo è già di per se un sistema che si regge sulla libertà ed il rispetto reciproco dei singoli individui.

  3. #13
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Il lavoro non deve essere abolito, deve essere trasformato (rivoluzionato). Come dice Gian Maria, il lavoro salariato (cioè, il rapporto padrone-dipendente) è il vero problema. Il lavoro, inteso come attività finalizzata alla realizzazione dei beni necessari alla comunità, va assolutamente messo al centro dell'attività umana, ma in un contesto non più capitalistico. Come riteneva Proudhon, dovremmo trasformarci in produttori dei beni di cui noi usufriamo, abolendo il feticcio delle merci. Sostanzialmente accettiamo il rapporto padrone-dipendente (lavoro gerarchizzato) solamente per permetterci lo stile di vita consumistico che in realtà e' la rovina
    "Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
    Tristan Tzara

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  4. #14
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Il lavoro non deve essere abolito, deve essere trasformato (rivoluzionato).
    Questa "rivoluzione" è ancora più utopistica dell'abolizione del lavoro stesso. Bisognerebbe rivoluzionare le nostre esistenze e avere una concezione innovativa delle nostre vite, di modo che il lavoro non diventi più fondamentale per la nostra sopravvivenza. Altrimenti non si farebbe altro che convalidare la teoria che gran parte degli esseri umani siano predisposti geneticamente a lavorare e fare la guerra, a prescindere se il lavoro sia salariato o meno.

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Sostanzialmente accettiamo il rapporto padrone-dipendente (lavoro gerarchizzato) solamente per permetterci lo stile di vita consumistico che in realtà e' la rovina
    Ma anche perché altrimenti non vi è alcuna soluzione, alcun rimedio concreto. Dall'altra parte, è altrettanto vero che i lavoratori dipendenti (non tutti), tendono ad identificarsi con il padrone e inconsciamente lo sostengono: non penso sia un esagerazione affermare che siano proprio i lavoratori dipendenti a sostenere e mantenere il sistema gerarchico padronale, poiché hanno questa concezione del lavoro, che in parte gli appartiene per mezzo di una predisposizione, e in parte gli è stata inculcata per mezzo dell'educazione.

  5. #15
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da GILANICO Visualizza Messaggio
    Questa "rivoluzione" è ancora più utopistica dell'abolizione del lavoro stesso. Bisognerebbe rivoluzionare le nostre esistenze e avere una concezione innovativa delle nostre vite, di modo che il lavoro non diventi più fondamentale per la nostra sopravvivenza. Altrimenti non si farebbe altro che convalidare la teoria che gran parte degli esseri umani siano predisposti geneticamente a lavorare e fare la guerra, a prescindere se il lavoro sia salariato o meno.



    Ma anche perché altrimenti non vi è alcuna soluzione, alcun rimedio concreto. Dall'altra parte, è altrettanto vero che i lavoratori dipendenti (non tutti), tendono ad identificarsi con il padrone e inconsciamente lo sostengono: non penso sia un esagerazione affermare che siano proprio i lavoratori dipendenti a sostenere e mantenere il sistema gerarchico padronale, poiché hanno questa concezione del lavoro, che in parte gli appartiene per mezzo di una predisposizione, e in parte gli è stata inculcata per mezzo dell'educazione.
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  6. #16
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Questa "rivoluzione" è ancora più utopistica dell'abolizione del lavoro stesso. Bisognerebbe rivoluzionare le nostre esistenze e avere una concezione innovativa delle nostre vite, di modo che il lavoro non diventi più fondamentale per la nostra sopravvivenza. Altrimenti non si farebbe altro che convalidare la teoria che gran parte degli esseri umani siano predisposti geneticamente a lavorare e fare la guerra, a prescindere se il lavoro sia salariato o meno.
    Non e' affatto utopica, perche' il lavoro inteso come attività produttiva NON può essere abolito. Chi ti costruisce le case in cui vivi? I piatti con cui mangi? i vestiti? gli spazzolini? le docce?
    Appunto che gli individui dovrebbero trasformarsi in liberi produttori (come dice proudhon) non piu' per immettere i loro prodotti in un mercato, ma per produrre beni (e non merci) per la comunità. Naturalmente, in tal caso, anche il denaro perderebbe di significato.
    Tutti produttori e nessun padrone.




    Ma anche perché altrimenti non vi è alcuna soluzione, alcun rimedio concreto. Dall'altra parte, è altrettanto vero che i lavoratori dipendenti (non tutti), tendono ad identificarsi con il padrone e inconsciamente lo sostengono: non penso sia un esagerazione affermare che siano proprio i lavoratori dipendenti a sostenere e mantenere il sistema gerarchico padronale, poiché hanno questa concezione del lavoro, che in parte gli appartiene per mezzo di una predisposizione, e in parte gli è stata inculcata per mezzo dell'educazione.
    E qui sono, ahime', del tutto concorde con te.
    Io stesso mi sono sentito tante volte criticare, perfino dai miei parenti, perché ho detto le cose che dici tu. Siamo schiavi perche' vogliamo esserlo. E non devi mettere in discussione questo principio, per non cadere poi nella ridicolizzazione (= "ma come faresti se non ci fossero i padroni? chi ti direbbe come lavorare? e lo stipendio?").
    inutile dire che se non si ha una cultura di libertà non si possono capire certe cose.
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  7. #17
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    La logica del "tutti produttori" è altrettanto capitalistica quanto concretamente irrealizzabile. Per superare questo problema bisognerebbe affidarsi alla conoscenza e alla tecnologia, che potrebbero essere un mezzo ottimale per il raggiungimento della nostra libertà. Io andrei in giro soltanto con la Toga (d'inverno) e la tunica d'estate: ancor prima della produzione in serie delle industrie gli esseri umani si autoproducevano da soli le cose, ma questo non è lavoro ma autosostentamento, il problema è che al gondo d'oggi tutti vogliono farsi cullare dal benessere fittizio di queste società ultra capitalistiche, finendo (nostro malgrado) per imitare la vita borghese dei nostri padroni. Anche qui c'è un recondito tentativo di identificazione con la classe padronale.

  8. #18
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da GILANICO Visualizza Messaggio
    La logica del "tutti produttori" è altrettanto capitalistica quanto concretamente irrealizzabile.
    Falso. Tu puoi tranquillamente imparare a produrre spazzole, pennelli, aggiustare le strade, verniciare i palazzi ecc. Ovviamente non tutti possono fare la stessa cosa e deve esserci un minimo di divisione del lavoro. Ma questo è il modo per superare il lavoro gerarchico e capitalistico. Va bene la socializzazione delle fabbriche, ma non esistono solo le fabbriche nel mondo del lavoro.
    Per superare questo problema bisognerebbe affidarsi alla conoscenza e alla tecnologia, che potrebbero essere un mezzo ottimale per il raggiungimento della nostra libertà.
    E allora ci viene incontro l'automazione. In un futuro medio-lungo, una rivoluzione socialista dovrebbe condurre i lavoratori alla proprietà dei mezzi automatici di produzione, in modo da poter scaricare le ore di lavoro e i tempi di produttività.
    Io andrei in giro soltanto con la Toga (d'inverno) e la tunica d'estate: ancor prima della produzione in serie delle industrie gli esseri umani si autoproducevano da soli le cose, ma questo non è lavoro ma autosostentamento, il problema è che al gondo d'oggi tutti vogliono farsi cullare dal benessere fittizio di queste società ultra capitalistiche, finendo (nostro malgrado) per imitare la vita borghese dei nostri padroni. Anche qui c'è un recondito tentativo di identificazione con la classe padronale.
    Hai detto ciò che ho detto io. Autoproduzione ed autossusistenza sono l'unico modo per uscire dal modo di produzione schiavistico capitalista. Spiegami come potresti superare la il lavoro gerarchico, se non diventando tu stesso produttore. Un operaio di una fabbrica o un impiegato, non possono fare a meno di un imprenditore, ma un artigiano, un libero produttore, un contadino potrebbero.
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  9. #19
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Io ho in mente questo tipo di sviluppo tecnologico:





    Energia toroidale:



    Queste sarebbero delle invenzioni anarchiche, sarò pure un folle sognatore, ma io penso in grande!

  10. #20
    x il Socialismo Mondiale
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    Predefinito Re: L'abolizione del lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Hai detto ciò che ho detto io. Autoproduzione ed autossusistenza sono l'unico modo per uscire dal modo di produzione schiavistico capitalista. Spiegami come potresti superare la il lavoro gerarchico, se non diventando tu stesso produttore. Un operaio di una fabbrica o un impiegato, non possono fare a meno di un imprenditore, ma un artigiano, un libero produttore, un contadino potrebbero.
    Anche gli operai e gli impiegati potrebbero, perché no?
    In una società moderna non si può fare a meno della produzione sociale (cooperazione tra i lavoratori).
    Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
    Che cos'è il Socialismo

 

 
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