"Il mio non è stato un raid prettamente razziale. Non è che ho attaccato tutti i neri - spiega nel carcere di Ancona - Non è che ho attaccato tutti i neri. Sconvolto dalla notizia del massacro di Pamela, ho rivolto la mia attenzione agli spacciatori. Se fossi stato spinto dall' odio razziale avrei colpito anche i negozi degli africani. Se poi tutti gli spacciatori sono neri, almeno a Macerata, quella è un'altra questione".
A ancora: "Non rinnego niente di quello che ho fatto. Mi dispiace solo per la ragazza di colore. Io volevo colpire solo maschi dell' età dello spacciatore presunto uccisore di Pamela". Traini però rivela di essersi "estremizzato" nel 2015, quando è inizio l'arrivo di massa di migranti in Italia. "In quel periodo forse ce l'avevo più con il Governo, che contro gli immigrati. Con i dazi messi da Renzi. Gli immigrati li vedevo come un contorno, come qualcosa che il Governo provocava. Tutto ciò ha fatto sì che l'ideologia politica che già mi apparteneva si sia estremizzata".