Sarrazin choc: “Con gli immigrati una Germania più povera e più stupida”

[Canaglia]

I neo-conservatori americani sostengono che l'islamismo radicale è il problema (l'immigrazione invece "è UNA RISORSA" per gli Stati Uniti), perché incompatibile con la democrazia. I neo-cons si sono sempre distanziati dall'anti-islamismo Etnico o perfino "culturale" ne è un esempio il fatto che i neo-cons accusano Lawrence Auster di razzismo e Srđa Trifković addirittura di "islamofobia". Te queste cose non le sai perché ignori cosa siano e vivendo in Italia credi erroneamente che il neo-con medio sia Calderoli - nulla di più lontano dalla realtà.

Il muro Bush lo fece perché il problema ispanico è una emergenza nazionale - benché ignorata dai neo-conservatori attivi solo quando si tratta dell'invio di truppe in Medio oriente.


carlomartello

Calderoli neo-con??! Ma no, ma no, Calderoli è ascrivibile ai politici populisti, che sono un'altra cosa.
Questo Sarrazin poi non mi pare nè un neo-con nè un populista, ma un'altra cosa ancora: un tecnocrate.

Detto che poi anche i neo-conservatori si differenziano al loro interno, non sono una realtà monolitica....

[carlomartello]

Va bene, a questo punto ci devi spiegare cosa c'entrano i neo-conservatori con un tedesco socialdemocratico che accusa oltre ai sessantottini "arabi, turchi e africani" di aver portato in rovina Berlino, scrive un libro dove dice che i tedeschi sono in via di estinzione (ETNICA) e viene esautorato dalla Bundesbank. Dopodiché potremo discutere del libro di Sarrazin, se permetti.

carlomartello

[Canaglia]

Va bene, a questo punto ci devi spiegare cosa c'entrano i neo-conservatori con un tedesco socialdemocratico che accusa oltre ai sessantottini "arabi, turchi e africani" di aver portato in rovina Berlino, scrive un libro dove dice che i tedeschi sono in via di estinzione e viene esautorato dalla Bundesbank. Dopodiché potremo discutere del libro di Sarrazin, se permetti.

carlomartello

Ma se i neo-cons li hai tirati fuori te, Carlè

La realtà è molto più complessa che dividere il mondo tra identitari, neo-cons e multiculturalisti

[carlomartello]

Ma i neo-cons li hai tirati fuori te, Carlè

E no, l'ala destra del globalismo, come la chiami te, è rappresentata proprio dalla visione politica dei neo-conservatori americani, rispetto ai globalisti americani di tendenza liberal e ai tradizionali progressisti europei (o euro-mondialisti). Questo se non sai di cosa parli.

A meno che tu non assimili al "mondialismo di destra" anche il nazionalismo contro gli immigrati, per capirci quello di Buchanan, Le Pen, etc.

Per noi Sarrazin - sia chiaro - non è assolutamente associabile ai neo-cons e nemmeno ad un certo populismo con tinte neo-con del quale è un esempio quello di Wilders (che pure - lo ribadiamo - nel contesto olandese secondo noi è comunque assolutamente il meno peggio).


carlomartello

[Canaglia]

E no, l'ala destra del globalismo, come la chiami te, è rappresentata proprio dalla visione politica dei neo-conservatori americani, rispetto ai globalisti americani di tendenza liberal e ai tradizionali progressisti europei (o euro-mondialisti). Questo se non sai di cosa parli.

A meno che tu non assimili al "mondialismo di destra" anche il nazionalismo contro gli immigrati, per capirci quello di Buchanan, Le Pen, etc.

Per noi Sarrazin - sia chiaro - non è assolutamente associabile ai neo-cons e nemmeno ad un certo populismo con tinte neo-con del quale è un esempio quello di Wilders (che pure - lo ribadiamo - nel contesto olandese secondo noi è comunque assolutamente il meno peggio).


carlomartello

Ancora: i neo-cons sono una piccola setta, fra l'altro detestata da gran parte del resto del Partito Repubblicano Usa.
Ora, non è che le fazioni repubblicane non neo-conservatrici sono per questo identitarie, Carlè.

Comunque parlavo di "fazioni conservatrici" dei poteri forti, cosa diversa dal "globalismo". Il globalismo è una tendenza politica di sinistra, e infatti era dominante negli anni '90 quando le fazioni progressiste (Clinton e l''Ulivo Mondiale") erano fortissime.
Però col 2000 la tendenza è rapidamente invertita.

Comuque tranquillo, non intendevo mettere in mezzo Le Pen, che è un politico populista e non certo un rappresentante di qualche potere forte.
Mi riferivo semmai a un Sarkozy, per rimanere in Francia. Che ha puntato proprio sull'argomento anti-migratorio per svuotare l'elettorato del Front National (le famose esternazioni sulla "racaille").

Ora però basta, che devo andare :sofico: iaociao:

[carlomartello]

Ancora: i neo-cons sono una piccola setta, fra l'altro detestata da gran parte del resto del Partito Repubblicano Usa.
Ora, non è che le fazioni repubblicane non neo-conservatrici sono per questo identitarie, Carlè.

Comunque parlavo di "fazioni conservatrici" dei poteri forti, cosa diversa dal "globalismo". Il globalismo è una tendenza politica di sinistra, e infatti era dominante negli anni '90 quando le fazioni progressiste (Clinton e l''Ulivo Mondiale") erano fortissime.
Però col 2000 la tendenza è rapidamente invertita.

Comuque tranquillo, di certo non intendevo mettere in mezzo Le Pen, che è un politico populista e non certo un rappresentante di qualche potere forte.
Mi riferivo semmai a un Sarkozy, per rimanere i Francia. Che ha puntato proprio sull'argomento anti-migratorio per svuotare l'elettorato del Front National (le famose esternazioni sulla "racaille").

Ora però basta, che devo andare :sofico: iaociao:

Sarkozy rappresenta un centro-destra repubblicano e postgollista francese fortemente legalitario, non certo impermeabile al mondialismo ma con un accento populista ripreso dal rivale Le Pen, in ogni caso allarghiamo troppo il discorso. Abbiamo fatto tre pagine per nulla correlate al tema iniziale.

Francamente queste polemiche futili ogni qual volta che vi è di mezzo l'islam o l'immigrazione cominciano ad essere stantie. E di forum che danno spazio ai deliri di certa neodestra paranoica filo-islamica ve ne sono altri. Il discorso di Sarrazin è un altro e oltretutto è assolutamente interessante - preme sottolinearlo - proprio alla luce della profetica analisi spengleriana dello scorso secolo, fatta propria dei grandi uomini della K.R. nonché tematica certamente non unica ma sicuramente centrale circa quello che riguarda il futuro d'Europa.


carlomartello

[Palatinus]

In Scandinavia, nel Regno Unito ed in Francia, dove i tassi demografici sono superiori a 2 figli per donna o molto vicini, i BIANCHI QUANTI FIGLI FANNO?

[Berklander]

In Scandinavia, nel Regno Unito ed in Francia, dove i tassi demografici sono superiori a 2 figli per donna o molto vicini, i BIANCHI QUANTI FIGLI FANNO?

Come ho precedentemente esposto,il problema non è il tasso demografico degli Europei autoctoni che tra l'altro è perfettamente compatibile se rapportato alla distribuzione delle risorse presenti nel territorio,quanto quello di alcune comunità straniere residenti nei paesi Europei.
Gli Europei proliferano entro termini ragionevoli,bisogna cessare con la filastrocca secondo la quale "non si fanno abbastanza figli".
Si pongano più che altro delle misure atte a garantire un regolare e contenibile flusso migratorio delle suddette etnie straniere.
Sono gli immigrati(non tutti chiaramente) a generare troppi figli,non il contrario. Ad essi è imputabile il problema,non agli Europei(preciso che non intendo fare discorsi di eugenetica o robe simili).

[Hagakure]

Non sono d'accordo con Berklander. Mi risulta che i paesi del primo mondo avendo una crescita della popolazione che oscilla tra lo zero e l'uno percentuali importano immigrati proprio per affrontare il calo demografico. L'esatto contrario insomma. Ma potrei essere male informato. La mia impressione e' comunque che l'Europa, esaurita la propria carica espansiva, sia diventata vittima dell'espansione di altre culture.

[Berklander]

Non sono d'accordo con Berklander. Mi risulta che i paesi del primo mondo avendo una crescita della popolazione che oscilla tra lo zero e l'uno percentuali importano immigrati proprio per affrontare il calo demografico. L'esatto contrario insomma. Ma potrei essere male informato. La mia impressione e' comunque che l'Europa, esaurita la propria carica espansiva, sia diventata vittima dell'espansione di altre culture.

Non siamo più abituati a tirare la cinghia,e determinate mansioni ci paiono legate ad un passato remoto e arcaico.
Gli immigrati provengono da realtà più arretrate ed economicamente disastrate,e per tale ragione accettano qualsiasi tipo di lavoro pur di avere un posto a tavola nella società Occidentale.
Noi abbiamo la pancia piena,la fame non ci sfiora e non la abbiamo mai sperimentata sulla nostra pelle.
Siamo due mondi totalmente differenti che si incontrano nel medesimo terreno di gioco.
Il problema è che un diciottenne immigrato arriva qui con lo stomaco vuoto e la voglia di riempirlo,a costo di spaccarsi la schiena sotto il sole tutto il giorno,mentre un diciottenne italiano ha come unica priorità il vestito del Sabato sera.
Questa è la differenza.
Se i nostri giovani imparassero a riempire in maniera feconda le loro giornate forse non avremmo bisogno di ricorrere a mano d'opera straniera.