Mélenchon: «Berlino fatica a formare il governo italiano»

[Eridano]

Se io fossi nei panni della Merkel, cambierei la politica estera e commerciale tedesca nei confronti dei partner per evitare l'isolamento non solamente a livello europeo, ma mondiale.
Si ricordi, ad esempio, Trump come considera la Germania della Merkel. E non dimentichiamo in Europa un certo astio britannico nei confronti dell'egocentrismo teutonico che ha prodotto l'esclusione della GB dall'Unione con la brexit.
Ricordiamo inoltre il piano per ridurre al lastrico la Grecia e la mancata collaborazione tedesca per risollevare il PIL di quel paese.
Penso che di questo passo, la Germania non tarderà a vedersi crollare gli indici del PIL, e quando chiederà aiuto all'UE, forse sarà troppo tardi.

Occhio ai londinesi.

[Eridano]

E' stato spazzata via molta della nostra ricchezza industriale e produttiva dopo che hanno governato i cialtroni della lega dal 2008 al 2011.
Per i crucchi è molto meglio quando governano dilettanti cialtroni.

Poi l'Italia si è rimessa in carreggiata dal 2014 a inizi 2018.

Invece dopo ...

[dDuck]

https://www.lantidiplomatico.it/dett...iano/11_24173/

e basta ste stronzate, ste pagliacciate di siti acchiapopa clic.

[Lawrence d'Arabia]

e basta ste stronzate, ste pagliacciate di siti acchiapopa clic.

https://melenchon.fr/2018/05/29/berl...ement-italien/

[Ivan]

E' stato spazzata via molta della nostra ricchezza industriale e produttiva dopo che hanno governato i cialtroni della lega dal 2008 al 2011.
Per i crucchi è molto meglio quando governano dilettanti cialtroni.
Poi l'Italia si è rimessa in carreggiata dal 2014 a inizi 2018. Ma adesso hanno vinto altri cialtroni dilettanti.
In Germania già si stanno sfregando le mani.

Scusa ancora, Dav, ma qualcosa non torna.
Nel 2011, i tedeschi hanno fatto in modo di far sgombrare da Palazzo Chigi Berlusconi &C., con l'aiuto del Presidente Napolitano.
Dal 2011 ad oggi, 2018, sono stati relativamente "buoni" e molto simpatetici e indulgenti coi governi a trazione PD.
Il 4 marzo 2018, alle elezioni politiche italiane, vincono i populisti gialloverdi e i tedeschi, lungi dal sfregarsi le mani, cominciano a dare in escandescenze, insulti e minacce a raffica verso l'Italia e gli italiani.
Insomma, mi pare che tu faccia una narrazione inversa a quella, indiscutibile, dei fatti.

[Eridano]

Scusa ancora, Dav, ma qualcosa non torna.
Nel 2011, i tedeschi hanno fatto in modo di far sgombrare da Palazzo Chigi Berlusconi &C., con l'aiuto del Presidente Napolitano.
Dal 2011 ad oggi, 2018, sono stati relativamente "buoni" e molto simpatetici e indulgenti coi governi a trazione PD.
Il 4 marzo 2018, alle elezioni politiche italiane, vincono i populisti gialloverdi e i tedeschi, lungi dal sfregarsi le mani, cominciano a dare in escandescenze, insulti e minacce a raffica verso l'Italia e gli italiani.
Insomma, mi pare che tu faccia una narrazione inversa a quella, indiscutibile, dei fatti.

Cosa vuoi che facciano i comunisti?

[Condor]

Occhio ai londinesi.

Pensi che potrebbero tirarsi dietro Italia e Spagna e rompere il giocattolo UE in mano alla Germania?

[acquazzurra]

ma HA ragione, è quello che mi deprime

p.s.: la lepen ha già condannato il golpe cruccofilo

Dall'articolo di Riccardo Barlaam per il sole24ore.

(Un pó di storia)

L'ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato scrive:
"è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».

La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti.

Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».

Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’ITALIA di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata GRECIA, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.

L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate.

Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni.

L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta ITALIA e GRECIA acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.