Nuovo sistema planetario scoperto a 127 anni luce

[Ivan]

Sette pianeti per una stella. Un nuovo sistema extrasolare


PARIGI - Un sistema planetario con almeno cinque pianeti in orbita intorno a una stella simile al nostro Sole, battezzata HD10180 e situata a 127 anni luce di distanza nella costellazione australe Hydrus. Gli astronomi dell'osservatorio europeo australe (Eso) a La Silla, in Cile, hanno annunciato la scoperta di quello che sembra essere il sistema planetario più simile al nostro mai scoperto finora, almeno in termini di numero di pianeti (sette, contro gli otto di quello terrestre). Per identificarli, il team internazionale ha utilizzato lo spettrografo HARPS, aggiunto al telescopio da 3,6 metri dell'Eso, e ha seguito per sei anni la stella HD 10180, "simile al nostro Sole", riuscendo a misurare le influenze gravitazionali dei pianeti che le orbitano intorno.

I cinque segnali più forti corrispondono a corpi celesti simili a Nettuno (fra le 13 e le 25 masse terrestri), con periodi orbitali che vanno dai 6 ai 600 giorni. Secondo gli astronomi è probabile che siano presenti anche altri due pianeti. Uno sarebbe simile a Saturno, con una massa minima di 65 masse terrestri e un'orbita di circa 2.200 giorni. L'altro sarebbe il pianeta extrasolare mai scoperto di minor massa, circa 1,4 volte quella della Terra.

Le distanze dei vari pianeti dalla loro stella sono, tuttavia, di gran lunga minori rispetto al nostro sistema: quello più piccolo, in particolare, si troverebbe a una distanza pari al 2% di quella fra la Terra e il Sole, con un periodo orbitale di soli 2 giorni. In pratica, un “anno” su questo pianeta dura solo 1,18 giorni-Terra. "Abbiamo trovato quello che è il sistema con il maggior numero di pianeti finora scoperto", ha commentato Christophe Lovis dell'Osservatorio dell'Univesità di Ginevra. "Questa notevole scoperta evidenzia anche come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti: lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti. Gli studi dei moti planetari nel nuovo sistema rivelano complesse interazioni gravitazionali tra i pianeti e ci dà la possibilità di intuire l'evoluzione a lungo termine del sistema".

Finora si era a conoscenza di quindici sistemi con almeno tre pianeti. L'ultimo detentore del record era 55 Cancro, con cinque pianeti, due dei quali giganti. "Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle", conclude Lovis.

Utilizzando la nuova scoperta, nonché i dati per altri sistemi planetari, gli astronomi hanno trovato un equivalente della legge di Titius-Bode, che esiste nel nostro sistema solare: le distanze dei pianeti dalla loro stella sembrano seguire uno schema regolare. "Potrebbe essere una firma del processo di formazione di questi sistemi planetari", ha aggiunto un membro del team Michel Mayor. La scoperta è stata annunciata al convegno "Rilevamento internazionale e dinamica dei pianeti extrasolari in transito" presso l'Observatoire de Haute-Provence.

(24 agosto 2010)

[Razionalista]

"Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle", conclude Lovis.

Due considerazioni da questo: c'è vita là fuori, potremmo presto colonizzarne qualcuno

[UgoDePayens]

Due considerazioni da questo: c'è vita là fuori, potremmo presto colonizzarne qualcuno

Tre considerazioni su quanto dici:
1) la vita per ora l'abbiamo vista solo su uno dei quasi 500 pianeti scoperti: il nostro...
2) potremmo colonizzare un pianeta roccioso all'interno della "fascia di vivibilità", ma per ora una tale scoperta è (seppur leggermente) al di sotto delle capacità dei nostri strumenti;
3) prima di colonizzarlo, e dopo averlo scoperto, dovremmo raggiungerlo. E questo è ben al di là delle nostre capacità.

[Razionalista]

Tre considerazioni su quanto dici:
1) la vita per ora l'abbiamo vista solo su uno dei quasi 500 pianeti scoperti: il nostro...
2) potremmo colonizzare un pianeta roccioso all'interno della "fascia di vivibilità", ma per ora una tale scoperta è (seppur leggermente) al di sotto delle capacità dei nostri strumenti;
3) prima di colonizzarlo, e dopo averlo scoperto, dovremmo raggiungerlo. E questo è ben al di là delle nostre capacità.

1) Falso.
2) Questione di pochi anni/decenni
3) Questione di pochi decenni/secoli

[UgoDePayens]

1) Falso.
2) Questione di pochi anni/decenni
3) Questione di pochi decenni/secoli

1) Eeeeeh?? onf:
2) Vero, o auspicabilmente vero;
3) Falso; mi piacerebbe, ma nemmeno il più incallito space entusiast lo può credere davvero.

[Razionalista]

1) Eeeeeh?? onf:
2) Vero, o auspicabilmente vero;
3) Falso; mi piacerebbe, ma nemmeno il più incallito space entusiast lo può credere davvero.

1) EH! Anche se come dice Hawking meglio non sperare di trovarne a giro di intelligenti
2) Ok
3) Vero. Futuribile. Bastano un pianeta adatto e alcune operazioni di adattamento. Il problema si sposta semmai sui tempi, sui costi e sulla auspicabilità. Per dire: pure Marte con un buon restauro è abitabile.

[UgoDePayens]

1) EH! Anche se come dice Hawking meglio non sperare di trovarne a giro di intelligenti
2) Ok
3) Vero. Futuribile. Bastano un pianeta adatto e alcune operazioni di adattamento. Il problema si sposta semmai sui tempi, sui costi e sulla auspicabilità. Per dire: pure Marte con un buon restauro è abitabile.

Questa cosa della forma di vita aliena già scoperta però non mi risulta. A cosa ti riferisci?

[Ivan]

News Spazio: Un nuovo sistema planetario con due (forse tre) esopianeti scoperto dal telescopio spaziale Kepler

[Italiano]

1) Non solo non abbiamo scoperto nessun pianeta che ospiti la vita (anche perchè non abbiamo ancora gli strumenti per scoprire una biosfera) ma la maggioranza dei sistemi extrasolari scoperti sono ben diversi dal nostro ordinato sistema solare con quattro pianeti gassosi esterni che proteggono una larga fascia interna dove orbitano i pianeti rocciosi. I pianeti rocciosi "terrestri" scoperti hanno masse molto maggiori della Terra e sono caratterizzati da condizioni invivibili persino per i batteri estremofili terrestri.

2) Se i pianeti abitabili come la Terra sono comuni nella nostra galassia, saremo in grado di identificarne qualcuno (dall'analisi spettroscopica dell'atmosfera) nei prossimi decenni ma se invece sono rarissimi (come penso) potremmo non scoprirne mai uno perchè lontanissimo.

3) Solo se scoprissimo un pianeta terrestre compatibile con la vita umana vicinissimo al nostro sistema (max 10 anni luce) sarebbe possibile ipoteticamente inviare una nave generazionale (una colonia spaziale semovente) per un viaggio di secoli spinta dalla fusione nucleare ma si tratta di fantascienza estrema.

In realtà le risposte più realistiche sono:

1) Marte

2) Marte

3) Marte

E' il meglio che la sorte ci abbia concesso e terraformarlo per poi colonizzarlo sarebbe un impresa che ci terrebbe occupati per millenni ed anche in questo caso si tratta di un improbabile ipotesi fantascientifica.

[UgoDePayens]

Direi che son d'accordo, anche se potenzialmente (a patto che i dindini bastino) si può già pensare a qualcosa più di Marte: la fascia degli asteroidi ad esempio, che pare far gola per le sue ricchezze minerarie.
Certo non credo affatto sia possibile organizzare una missione inter-stellare. Men che meno con equipaggio umano! SIamo troppo carenti sia di tecnologie che mirino ad avvicinarci a velocità che permettano un viaggio simile, sia di capacità logistico-organizzative.
Già adesso lanciare in giro per il sistema solare esterno qualche sonda pare divenire impossibile a causa del lungo intervallo tra il suo studio-progettazione-realizzazione-lancio e il suo raggiungimento degli obiettivi (e parliamo al massimo di quei dieci, quindici anni che consentono a New horizon di arrivare a Plutone), figurarsi se si parlasse di un paio di generazioni!