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acquazzurra
Il nuovo piano anti invasione. Evitare le partenze dall'Africa
Intesa Kurz-Salvini, la Merkel si è convinta: chiudere il Mediterraneo per evitare liti sulla redistribuzione
... il 31enne premier
Sebastian Kurz ha annunciato di voler rivoluzionare la politica di contenimento dei migranti.
«Fin qui l'Unione ha perso tempo su questioni divisive - ha detto in un'intervista - dobbiamo smetterla di chiederci come redistribuire i migranti e concentrarci sulla protezione dei confini esterni». Musica per le orecchie di Matteo Salvini. Musica ancor più attuale e dirimente dopo il naufragio in Lussemburgo dei progetti di riforma del Trattato di Dublino e, di conseguenza, di tutte le ipotesi di redistribuzione dei migranti.
Invece la Rivoluzione Copernicana prospettata da Salvini sta proprio nella «protezione dei confini esterni» proposta da Kurz.
Che significa? Semplice, l'Europa non deve più attendere l'arrivo dei migranti dentro le proprie frontiere, ma fermarli prima che tocchino il proprio bagnasciuga. Bella novità dirà qualcuno, ci aveva già pensato Marco Minniti quando, la scorsa estate, affidò alla Guardia Costiera di Tripoli e ad alcune milizie libiche il compito di bloccare le partenze. C'è una differenza. Minniti aveva l'urgenza di fermare in breve tempo degli sbarchi cresciuti a ritmo vertiginoso, ma sapeva di non poter contare sulla Ue visto il clima di diffidenza nei confronti dell'Italia che si respirava sull'asse Parigi-Berlino.
Oggi i tempi sembrano più favorevoli. E non solo in virtù di quanto anticipato da Kurz o dell'affinità politica sul tema migranti tra Salvini e il gruppo di Visegrad. A favorire il nostro ministro degli Esteri contribuisce anche il netto cambio di linea della Germania...
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