Paradossalmente il miglior elogio di un punto del programma (poi ovviamente bisognerà vedere se seguiranno davvero i fatti) del governo Conte lo ha fatto l’opposizione di Forza Italia che attacca a testa bassa il giustizialismo ovvero l’annunciata intenzione di perseguire l’evasione fiscale di aumentare le pene per la corruzione e di mettere fine allo scandalo sistematico dellle migliaia e migliaia di processi in Italia che si concludono non per assoluzione ma unicamente grazie alla prescrizione (uno strumento necessario ovviamente ma di cui si purtroppo dolosamente abusato fino all'eccesso in questi ultimi decenni) su cui astutamente puntano fin dall'inziio spesso gli avvocati temporeggiando piu che affrontando il merito del processo.
http://www.secoloditalia.it/2018/06/...role-ai-fatti/
Forza Italia è molto critica nei confronti del discorso del premier Giuseppe Conte
“Il programma esposto dal presidente del Consiglio e espressione del contratto di governo è un vero e proprio bignami del giustizialismo. Va bene ricordare la necessità della certezza del diritto, ma non si può confonderla con l’utilizzo di strumenti come gli agenti provocatori che hanno il compito non di individuare un reato, ma di sollecitarlo”. Lo dichiara il deputato di Forza Italia Luca Squeri. “Nell’approccio del contratto c’è un chiaro retroterra persecutorio che non c’entra nulla con la ricerca della giustizia e tende piuttosto a costruire una società basata sul sospetto. Tutto questo non può che preoccupare qualsiasi cittadino che tenga alle garanzie e alla libertà”, conclude l’azzurro.
“Il linguaggio generico del contratto tra Lega e 5 Stelle nasconde un programma di potere, non di governo. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio, stretto tra Scilla e Cariddi, di seguire l’articolo 95 della Carta e trovare un equilibrio. Penso, in particolare, alla giustizia”. Così il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto intervenendo in Aula durante la discussione sulla fiducia. “Non consentiremo che, modificando la prescrizione, si arrivi al ‘fine processo mai’ perché la ragionevole durata dei processi è un diritto. Si vuole far galleggiare l’Italia su un fiume di giustizialismo, e se così sarà non dovrete preoccuparvi degli investitori che lasceranno il Paese, perché saranno gli italiani i primi a fuggire. Noi giocheremo in difesa, ma pronti al contropiede. E saremo tanti”, ha concluso.