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    nafplio,golfo di nauplia
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    Predefinito il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    Le case del Signore: una cassaforte da duemila miliardi

    Le case del Signore: una cassaforte da duemila miliardi
    È il valore stimato del patrimonio del Vaticano in immobili e terreni detenuti in tutto il mondo Circa la metà si trova in Italia


    Serena Sartini - Mar, 24/05/2016 - 08:18
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    Un milione di strutture immobiliari in tutto il mondo, per un valore di circa 2mila miliardi di euro.


    Sono edifici, fabbricati e terreni che, secondo una stima, costituiscono il patrimonio immobiliare della Chiesa cattolica nel mondo. Parrocchie, curie, sedi vescovili, case generalizie, conventi, seminari, asili, oratori e ospedali. Tra questi, ci sono anche istituti e case religiose diventati alberghi per turisti e pellegrini di cui il 30% si trova in Italia. Circa 115mila fabbricati che frutterebbero un giro d'affari di circa 4 miliardi di euro legato al turismo religioso.

    Occorre, tuttavia, fare alcune precisazioni. Innanzitutto in questa cifra si inseriscono anche i beni situati nel territorio italiano ma di proprietà del Vaticano che, essendo uno Stato straniero, non è soggetto al pagamento dell'Imu. Si tratta degli immobili di proprietà delle Congregazioni della Santa Sede, molti dei quali situati a Roma, soprattutto alcuni immobili del centro storico, come quelli appartenenti a Propaganda Fide che, da sola, conta circa 950 beni tra terreni e fabbricati, e all'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica.

    Tolte dunque le proprietà del Vaticano che in base all'Accordo tra Santa Sede e Repubblica italiana rivisto nel 1984 sono esenti dal pagamento di tasse - restano le proprietà ecclesiastiche che fanno riferimento alla Chiesa italiana. Ma anche in questo caso occorre effettuare una distinzione, che riguarda il tipo di attività svolta. I fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio pubblico del culto o alle attività connesse sono esenti dal pagamento dell'Imu, in base a quanto previsto dalla normativa italiana e anche dalla legge di stabilità 2016. Questo vale per tutte le confessioni religiose, per le chiese cattoliche come per le sinagoghe fino ai centri islamici.

    Diverso è invece il caso dei beni di proprietà della chiesa che vengono utilizzati per altre attività. Difficile stilare un elenco delle proprietà immobiliari ecclesiastiche di questo tipo: in questo campo rientrano, ad esempio, gli istituti religiosi utilizzati come alberghi e strutture di ospitalità per turisti e pellegrini, ma anche le scuole cattoliche, le case di riposo e gli ospedali, i conventi e i monasteri. In tutte queste strutture è previsto il pagamento dell'Imu quando si svolge attività commerciale.

    Alcuni mesi fa, in una intervista alla portoghese Radio Renascença, Papa Francesco aveva sottolineato che «un convento religioso è esentato dalle imposte, però se lavora come un albergo deve pagare le tasse». Secondo il gruppo Re, che da sempre fornisce consulenze nel settore immobiliare agli enti religiosi, circa il 20% del patrimonio immobiliare in Italia è in mano alla Chiesa, con un valore superiore a mille miliardi di euro. Se a questo patrimonio si aggiunge quello detenuto all'estero, con circa 700mila complessi tra parrocchie, scuole e strutture di assistenza, la stima potrebbe raddoppiare.

    Un caso particolare riguarda le scuole cattoliche: secondo quanto riportato nel rapporto del Centro studi per la scuola cattolica relativo all'anno 2013-2014, sono oltre 8.700 le scuole paritarie, da quelle dell'infanzia fino a quelle di secondo grado, frequentate da oltre 667mila alunni. Le scuole vengono gestite per la maggior parte dalle Congregazioni religiose, ma anche dalle parrocchie (circa il 30% delle scuole dell'infanzia paritarie) e negli ultimi anni anche da molte associazioni, fondazioni e cooperative. Qui occorre chiedersi se la richiesta di una retta per frequentare una scuola che non riceve adeguati sussidi dallo Stato possa essere considerata una forma di attività commerciale. E pertanto se l'ente gestore sia chiamato a versare l'Imu oppure no.
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  2. #2
    nafplio,golfo di nauplia
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    Predefinito Re: il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    Chiesa, 2mila miliardi di immobili nel mondo - Il Sole 24 ORE

    Chiesa, 2mila miliardi di immobili nel mondo

    di Marzio Bartolini15 febbraio 2013Commenti (8)
    IN QUESTO ARTICOLO

    Argomenti: Ospedali | Paolo Ojetti | Asia | Bambino Gesù | Roma | Chiesa cattolica | Istat | Gregoriana | Propaganda



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    Il suo patrimonio mondiale è fatto di quasi un milione di complessi immobiliari composto da edifici, fabbricati e terreni di ogni tipo con un valore che prudenzialmente supera i 2mila miliardi di euro. Può contare sullo stesso numero di ospedali, università e scuole di un gigante come gli Stati Uniti. Ha oltre 1,2 milioni di "dipendenti" e quasi un miliardo e duecento milioni di "cittadini".

    Questo Paese immaginario dotato delle infrastrutture di un big dell'economia occidentale e della popolazione della Cina va sotto il nome di Chiesa. Un universo dietro al quale non c'è solo e unicamente il Vaticano, ma una galassia di satelliti fatta di congregazioni, ordini religiosi, confraternite sparse ovunque nel mondo che, direttamente o attraverso decine di migliaia di enti morali, fondazioni e società, possiedono e gestiscono imperi immobiliari immensi che nessuno forse è in grado di stimare con precisione e che sono sempre in costante metamorfosi.
    Un patrimonio dove l'elenco dei beni, la maggior parte sicuramente no-profit ma una discreta fetta anche a fini commerciali, sembra non esaurirsi mai: chiese, sedi parrocchiali, case generalizie, istituti religiosi, missioni, monasteri, case di riposo, seminari, ospedali, conventi, ospizi, orfanotrofi, asili, scuole, università, fabbricati sedi di alberghi e strutture di ospitalità per turisti e pellegrini e tante, tantissime abitazioni civili in affitto. Un universo intorno al quale gravitano nel mondo 412mila sacerdoti e 721mila religiose – senza contare centinaia di migliaia di laici - che assistono 1 miliardo e 195 milioni di fedeli.
    Secondo il gruppo Re, che da sempre fornisce consulenze a suore e frati nel mattone, circa il 20% del patrimonio immobiliare in Italia è in mano alla Chiesa. Un dato quasi in linea con una storica inchiesta che Paolo Ojetti pubblicò sull'Europeo nel lontano 1977 dove riuscì per la prima volta a calcolare che un quarto della città di Roma era di proprietà della Chiesa. Un patrimonio immenso che però non si ferma appunto alla sola capitale dove ci sono circa 10mila testamenti l'anno a favore del clero e dove i soli appartamenti gestiti da Propaganda Fide – finita nel ciclone di alcune indagini per la gestione disinvolta di alcuni appartamenti – valgono 9 miliardi. La Curia vanta possedimenti importanti un po' ovunque in Italia e concentrati, tra l'altro, in gran numero nelle roccaforti bianche del passato come Veneto e Lombardia.
    Quindi se oggi il valore del patrimonio immobiliare italiano supera quota 6.400 miliardi di euro – come qualche giorno fa ha registrato il rapporto sugli immobili in Italia realizzato dall'Agenzia del territorio e dal dipartimento delle Finanze – si può stimare prudenzialmente che solo nel nostro Paese il valore in mano alla Chiesa si aggiri perlomeno intorno ai mille miliardi (circa il 15%). Se a questa ricchezza detenuta in Italia – dove pesa l'eredità di un potere temporale durato per quasi duemila anni – si aggiunge il patrimonio posseduto all'estero fatto di circa 700mila complessi immobiliari tra parrocchie, scuole e strutture di assistenza la stima, anche stavolta più che prudenziale, può raddoppiare almeno a 2mila miliardi. Numeri, questi, che nessuno conferma dall'interno della Chiesa perché per molti neanche esiste una stima ufficiosa. Ma da ambienti finanziari interpellati la cifra sembra apparire congrua. Cifra a cui si devono aggiungere, tra l'altro, investimenti e depositi bancari di ogni tipo. Questi sì ancora meno noti.
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    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  3. #3
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    Predefinito Re: il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    la chiesa o vaticano quindi come si vede, possiede una enorme quantità di immobili in italia, immobili su cui spesso non paga tasse e inoltre, immobili in gran parte inutilizzati , sottoutilizzati o non utilizzati in modo produttivo e utile per la società; tutto questo, riduce fortemente la disponibilità di beni immobili sul mercato, terreni e case, e quindi , fa inevitabilmente spingere i prezzi verso l'alto in modo consistente ed ecco quindi che in italia, abbiamo i prezzi delle case più alti d'europa sia in modo assoluto che in particolare, in relazione agli stipendi; questo comporta quindi un forte aumento del costo della vita per ogni cittadino e quindi ,il danno per la collettività è molto pesante;
    cosa fare per ovviare a tutto questo? è ovvio, rivedere i patti con il vaticano e introdurre immediatamente la tassazione per tutti gli immobili del vaticano, ora esentati
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  4. #4
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    Predefinito Re: il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    Dategli l’8x1000 mi raccomando!

  5. #5
    nafplio,golfo di nauplia
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    Predefinito Re: il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    tra l'altro, non contenti di rinunciare a enormi introiti per le mancate tasse sugli immobili del vaticano, lo stato italiano e cioè noi, regaliamo pure alla chiesa , montagne di miliardi ,vedi 8 per mille e tante altre regalie varie;
    mancano i soldi per il reddito di cittadinanza ? ecco, volendo si possono trovare facilmente qui come si vede e ne avanzano pure parecchi
    i fanatici nazionalisti sono da sempre un danno infinito per l'umanità al pari dei fanatici religiosi; sono coloro che hanno causato le due disastrose e devastanti guerre mondiali e la maggior parte di tutte le guerre;

  6. #6
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    Predefinito Re: il principale problema economico italiano si chiama CHIESA

    Il principale problema economico italiano si chiama MAFIA. Di cui spesso dimentichiamo anche l'esistenza.

    L'eresia Romana, detta ancora per abitudine Chiesa, la metterei attorno al terzo posto.
    Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.

 

 

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