"Un linciaggio contro la Tulliani"
L'imbarazzo delle donne del Pdl
Perina: sono intimidite. Elisabetta la ringrazia. Prestigiacomo: difenderla è schierarsi. Mussolini: Tulliani o no le donne sono il lato B del 45 giri
di GIOVANNA CASADIO
ROMA - "Ti ringrazio molto, Flavia". Elisabetta Tulliani, la compagna di Gianfranco Fini sottoposta a una gogna mediatica sui giornali della famiglia Berlusconi, ha ringraziato Flavia Perina con un sms. La Perina, direttore del Secolo d'Italia e deputato di Fli - che ha lanciato online un appello contro la "lapidazione" della Tulliani e ha chiesto all donne del Pdl, ministre in testa, di reagire - le ha risposto: "Ti sono solidale come donna e come madre ma questa è anche una questione politica". Di "umiliazione della donna del nemico", cioè di Fini - ha scritto Perina - e di "brividi" che le donne del centrodestra dovrebbero avere per l'atteggiamento sessista del capo del governo e della sua corte. Carfagna, che è ministro delle Pari Opportunità, non ha niente da dire? E Giorgia Meloni e Barbara Saltamartini? Si è rivolta innanzitutto a loro, la Perina.
Il giorno dopo sembra essere scattata nel governo e nel centrodestra "la congiura del silenzio", denuncia Perina. Imbarazzo è forte. "La campagna d'intimidazione è tale - dice - c'è la caccia alla strega finiana che persino le più autonome sono intimidite". Meloni fa sapere di non volere alimentare polemiche. Alessandra Mussolini, sempre pronta in fatto di dibattiti "rosa", svicola: "Tulliani o non Tulliani, le donne sono il lato B del "45 giri": meno importanti. Non parlo di Fini e della sua compagna". Anche Stefania Prestigiacomo, ex ministra della Pari Opportunità, "liberal" del Pdl, vuole restare "fuori dal coro: stimo tantissimo Flavia Perina, ma ci troviamo entrambe in posizioni delicate. Non esprimo giudizi sulla Tulliani". Aggiunge, Prestigiacomo: "Se Flavia e altre hanno sentito il bisogno di questo appello, lo facciano, è in definitiva schierarsi con Fini. A me interessa il livello politico e penso che la ricomposizione diventi giorno dopo giorno più difficile. Vedo dritto davanti a noi le elezioni così facendo, proprio ora che il governo potrebbe raccogliere i suoi frutti".
Assai poco timida nel giudizio, perché del tutto schierata con Berlusconi, è Daniela Santanché, ex An passata alla destra estrema e poi tornata con il Cavaliere e da lui premiata con la nomina a sottosegretario: "Sono d'accordo con la Perina, finisca la macelleria mediatica. Però sbaglia destinatario: non sono le donne del Pdl ma il leader Fini. Dica lui la verità sulla casa di Montecarlo e vedrà che la vicenda finisce in trenta secondi". Sul sito del Secolo adesioni. Su Facebook commenti anche pesanti contro la Tulliani. "Squallida" è, per le donne del centrosinistra, questa "obbedienza" al capo-Berlusconi. Vittoria Franco, che è stata responsabile donne del Pd, apprezza l'appello sul Secolo: "Sì, nei confronti della Tulliani c'è la moderna forma di lapidazione che è il dossieraggio. Buttano discredito. Possibile che tra le donne della destra prevalga la sudditanza al capo sulla solidarietà femminile?" Indignata Debora Serracchiani: "Squallida la situazione nel centrodestra di non sapere distinguere le questioni politiche da quelle personali rendendosi così complici di una politica priva di dignità". Ieri i legali della Tulliani hanno chiesto una rettifica categorica al "Giornale": "Solo falsità".
(26 agosto 2010)
"Un linciaggio contro la Tulliani" L'imbarazzo delle donne del Pdl - Repubblica.it
Le donne del Premier, donne con la D rigorosamente minuscola.