Per la verità le inchiesta sullo stadio pare abbiano colpito anche Pd e Fi (hanno un implicato a testa, già posti in arresto, ma non vorrei sbagliarmi), quindi la magistratura non sembra essere proprio "rossa" in questo momento. E, ad essere precisi, il recente discorso di Tria al parlamento (sui cui contenuti i giornalisti "tutti" di sinistra c'entrano ben poco) non sembra mostrare grandi segnali di discontinuità col passato, pertanto il lavoro di Di Maio è ancora invisibile sul ministero dell'Economia.
Ad ogni modo, tolta la questione dell'immigrazione, che ha monopolizzato il dibattito collettivo, io non vedo molte altre azioni di governo della stessa forza in campo. Ma il punto che interessa in questa discussione è un altro: dando per buona la politica salviniana sugli sbarchi, bisogna pur dire che se da una parte c'è l'immigrazione incontrollata ad acuire i problemi (lo ammettiamo tutti), dall'altra c'è un paese sommerso, soprattutto meridionale, che non conosce leggi, corrotto, etero-diretto da poteri criminali, che lucra sugli immigrati diseredati in Italia. Questa parte di paese, per intenderci, avrà applaudito alle idee di Salvini sulla rimozione del tetto al contante, altro cavallo di battaglia della sua campagna elettorale perenne. Su di loro non si è spesa nemmeno una parola, eppure non sono proprio gli ultimi a giovarsi dell'immigrazione priva di governo. E lo dico senza toccare per niente l'argomento della politica degli sbarchi e senza mettere in dubbio che in talune situazioni l'immigrazione crea problemi di ordine pubblico (vedi il caso di Pisa appena segnalatoci da Ivan), ma mi limito a rilevare l'altra faccia di questa realtà, che riguarda problemi tutti italiani e che nessun esponente di governo ha nemmeno citato. Eppure sono anche collegati all'immigrazione...