Questa e' una notizia FERALE
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Alitalia: il piano di rilancio dei commissari | Wall Street Italia
esta tutto da chiarire il futuro dell’Alitalia. Dopo un lungo silenzio, ieri il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha smentito che ci siano piani per accorpare Alitalia e Fs, bollando le indiscrezioni come “fake news”.
Di Maio ha inoltre spiegato che
“il governo sta analizzando tutte le informazioni economiche perché prima di tutto vogliamo individuare e chiedere di punire i responsabili della situazione attuale. Faremo l’azione di responsabilità. Poi si valuterà la strada da percorrere, sulla base anche di una spending review seria all’interno dell’azienda”.
Poi, un impegno: “Ci sono tanti scenari di vendita, ma il tema è non svenderla”, e ha smentito “contatti diretti con Lufthansa e EasyJet”, i due principali candidati all’acquisto.
La vicenda Alitalia appare dunque molto confusa. Rumors ripresi da Lettera 43 dicono che i tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari hanno già pronto nel cassetto “un piano industriale per rilanciare la compagnia aerea anche se a loro manca un mandato in questa direzione del governo (al momento il loro compito non va oltre la vendita del vettore)”.
Stando alle indiscrezioni, i tre commissari guarderebbero a una strategia stand alone con un partner industriale forte, non a una vendita in blocco o tramite uno spezzatino come deciso dal governo Gentiloni.
L’unica cosa certa al momento è che il 31 ottobre deve essere scelto l’interlocutore per la trattativa in esclusiva; entro il 15 dicembre devono essere restituiti i 900 milioni di prestito ponte, più un centinaio di interessi.
La cosa mi fa piacere, anche se certi privilegi e la guerra fatta a Malpensa da parte dei romani e' stata scandalosa!
Poverini non volevano dormire a MIlano!!!!!
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Malgrado questa emorragia di soldi, pubblici s’intende, secondo quanto scrive Giuricin, il governo al momento ha un atteggiamento attendista anche se il vicepremier Luigi Di Maio è chiaro, volendo punire i responsabili di questa situazione “promuovendo un’azione di responsabilità su quei manager che in questi anni hanno utilizzato Alitalia come un bancomat. Una volta capito questo abbiamo capito anche come si è sprecato e come si può risanare l’azienda. L’obiettivo non è svendere l’azienda ma rilanciarla e, per rilanciarla, noi siamo aperti ad ogni tipo di soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali e il brand Alitalia. Oggi siamo impegnati su quel fronte” ha sottolineato l’esponente pentastellato in una audizione alla commissione trasporti al Senato. Posizione ribadita anche dal neo-ministro del turismo e elle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio: “tra poco parteciperò al G20 dei ministri dell’Agricoltura a Buenos Aires. Credo che un ministro della Repubblica Italiana ci debba andare con Alitalia, ma se il preventivo per un volo andata e ritorno è pari a 5.500 euro e quello del competitor argentino è di 3.300 euro, è chiaro che abbiamo un problema. Alitalia non può essere soltanto l’autobus di manager e autorità che si spostano tra Roma e Milano, ma deve essere il nostro strumento per raggiungere le destinazioni turistiche, quindi bisogna capire quali sono quelle su cui si sta investendo, se lo si sta facendo, in ambito outgoing e incoming . La politica industriale di Alitalia deve essere concordata anche con chi si occupa di turismo, non solo di infrastrutture”.
Ma quanti figli del Perozzi in giro...
Travel is fatal to prejudice, bigotry, and narrow-mindedness...
Chi abbandona gli animali è un bastardo!
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman