Istria, trovata fossa comune con i resti degli italiani trucidati dai titini

[massena]

«Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani» (Benito Mussolini, 1920)

erano tutte cazzate, e chi ha pagato per questo sono proprio gli italiani cacciati dalle loro terre.
gente che si è fidata delle cazzate di quel personaggio che poi ha avuto anche il governo per 20 anni e ha distrutto l'onore e il prestigio del nostro paese per il proprio sogno di gloria personale.

però tutti a tifare croazia, mi raccomando...

[Legionario Orientale]

la guerra è guerra e i fascisti italiani nella conquista italiana del territorio slavo hanno fatto centinaia di migliaia di morti .
Ora discutere di alcuni infoibati anche forse per vendetta dopo la pace credo sia ridicolo

Centinaia di migliaia di morti

[Legionario Orientale]

«Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani» (Benito Mussolini, 1920)

Quindi mussolini ha ucciso con questa frase 500.000 slavi.
Dove li ha sepolti? I superpoteri chi glieli ha dati?

[Legionario Orientale]

erano tutte cazzate, e chi ha pagato per questo sono proprio gli italiani cacciati dalle loro terre.
gente che si è fidata delle cazzate di quel personaggio che poi ha avuto anche il governo per 20 anni e ha distrutto l'onore e il prestigio del nostro paese per il proprio sogno di gloria personale.

però tutti a tifare croazia, mi raccomando...

L‘ha distrutto magari negli ultimi 2-3 anni di quel ventennio.
Fino alla primavera del 1940 i fatti sono ben diversi

[Pazzoide]

L'ANPI tecnicamente ormai dovrebbe servire solo come associazione storiografica, ma almeno fino a che TUTTI i partigiani che abbiano effettivamente combattuto nella resistenza, e che vi aderiscano (e non sono neppure la maggioranza), una qualche ragione di essere ce l'ha.
L'antifascismo militante NO, non più dal 28 Aprile 1945.

effettivamente, quando l'ultimo partigiano passerà a miglior vita, questa associazione non avrà più senso.
altro discorso il lavoro storico e gli archivi, che devono essere conservati e utilizzati per ulteriori ricerche.
la dentro c'è un tesoro di dati e testimonianze sulla guerra civile.

Si, sul fatto che gli archivi vadano conservati e sopratutto digitalizzati, sono d'accordissimo. Ad oltre 70 anni, credo sia venuta l'ora di rendere questi documenti in formato digitale, per la consultazione. Non e che bisogna ogni volta far richiesta quando servono e poi aspettare. Ve lo dico da appassionato ricercatore storico, a cui però mancano sempre i fondi per recuperare materiale

[Pazzoide]

«Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani» (Benito Mussolini, 1920)

Con le parole ammazzi solo a livello teorico.

[-----]

Francamente nutro fortissimi dubbi sulle "centinaia di migliaia di morti".
Bedeschi in "100.000 gavette di ghiaccio" ha fatto la campagna di Albania, Grecia, Jugoslavia e Russia.
E non c'è traccia di quelle "centinaia di migliaia di morti".
Il mio babbo classe 1921 defunto nel 2001 faceva parte dell'Armir subito dal 1940, ha fatto le campagne di Jugoslavia e Russia, ho materiale fotografico, ha raccontato molto dei suoi "viaggi" tra il 1940 e il 1944, mai ha menzionato le "centinaia di migliaia di morti".
In compenso le ossa nei pozzi carsici istriani e isontini testimoniano anche se le ossa non parlano, le vicissitudini che hanno condotto alla morte Norma Cossetto sono una testimonianza su una prassi che era tutt'altro che isolata, il carteggio scritto tra Pio XII e Stepinac (il primate della chiesa croata di quegli anni) sono altre testimonianze sul modo di fare coi nemici TRA IUGOSLAVI USTASCIA E PARTIGIANI TITINI con massacro di civili laici e prelati da ambo le parti, e ammazzamenti del tipo che quando ti freddavano con una pallottola in testa eri fortunato (ho letto di un prete fermato quando tornava in canonica in bicicletta, l'hanno pestato e a terra con le costole mezze fracassate, gli hanno strappato la lingua e gliel'hanno infilata in gola soffocandolo. Non erano ustascia nè nazisti, erano slavi titini).
Io ho vario materiale fotografico di mio padre in Russia - non ho nulla di jugoslavo - da alcune foto delle quali si vedono rapporti tutt'altro che aggressivi nei confronti della popolazione locale e prigionieri dell'Armata Rossa in custodia alla nostre truppe. A esser rigorosi, le foto si riferiscono a quello che oggi è Ucraina, che mio padre all'epoca percorse in lungo e in largo essendo staffetta portaordini con la moto Guzzi.
Sono documenti storici che conservo gelosamente e lascerò in eredità.

Ah beh. Se lo dice il tuo vecchio sara' andata esattamente cosi.

Mi sembra il racconto del simpatico ferruccio, anni fa, su destra nazionale che negava la presenza di partigiani in una data zona dato che lui era in colonia e non ne aveva sentito mai parlare....

Reparto?

[-----]

riesumare vittime della guerra non è ua questione politica.
se è possibile i cadaveri vanno riconosciuti e seppelliti degnamente.

la guerra è finita quasi 75 anni fa. si spera che il motivo per il quale queste persone sono state assassinate sia ormai una questione di studi storici e non di rancore.

Ecco. Bravo.

Ad esempio. Vengono fuori i nomi dei ritrovati e risulta sono o fascisti o militari.

Nessuno ovviamente commenta sto fatto. Perche' sia mai che si dica che gli infoibati (anche nel senso largo del termine, quindi compresi i morti in prigionia jugo) erano in massimissima parte fascisti e militari.

[-----]

Francamente nutro fortissimi dubbi sulle "centinaia di migliaia di morti".
Bedeschi in "100.000 gavette di ghiaccio" ha fatto la campagna di Albania, Grecia, Jugoslavia e Russia.
E non c'è traccia di quelle "centinaia di migliaia di morti".
Il mio babbo classe 1921 defunto nel 2001 faceva parte dell'Armir subito dal 1940, ha fatto le campagne di Jugoslavia e Russia, ho materiale fotografico, ha raccontato molto dei suoi "viaggi" tra il 1940 e il 1944, mai ha menzionato le "centinaia di migliaia di morti".
In compenso le ossa nei pozzi carsici istriani e isontini testimoniano anche se le ossa non parlano, le vicissitudini che hanno condotto alla morte Norma Cossetto sono una testimonianza su una prassi che era tutt'altro che isolata, il carteggio scritto tra Pio XII e Stepinac (il primate della chiesa croata di quegli anni) sono altre testimonianze sul modo di fare coi nemici TRA IUGOSLAVI USTASCIA E PARTIGIANI TITINI con massacro di civili laici e prelati da ambo le parti, e ammazzamenti del tipo che quando ti freddavano con una pallottola in testa eri fortunato (ho letto di un prete fermato quando tornava in canonica in bicicletta, l'hanno pestato e a terra con le costole mezze fracassate, gli hanno strappato la lingua e gliel'hanno infilata in gola soffocandolo. Non erano ustascia nè nazisti, erano slavi titini).
Io ho vario materiale fotografico di mio padre in Russia - non ho nulla di jugoslavo - da alcune foto delle quali si vedono rapporti tutt'altro che aggressivi nei confronti della popolazione locale e prigionieri dell'Armata Rossa in custodia alla nostre truppe. A esser rigorosi, le foto si riferiscono a quello che oggi è Ucraina, che mio padre all'epoca percorse in lungo e in largo essendo staffetta portaordini con la moto Guzzi.
Sono documenti storici che conservo gelosamente e lascerò in eredità.

Bedeschi aderi' alla rsi e non mi risulta abbia combattuto in jugoslavia. Quindi citazione priva di senso

La julia non fu mai schierata in jugo. Gli unici alpini furono quelli della taurinense. Che peraltro passarono in gran parte coi titini

Aggiungo la pusteria.

[-----]

tutti gli storici riconoscono che le occupazioni italiane in jugoslavia sono state dure, a volte spietate, ma che non avevano nulla a che vedere con stermini "alla tedesca" o come facevano le varie bande (ustascia, cetnici, titini ecc.) con militari che finivano nelle loro mani o, peggio ancora, con civili della parte avversa o sospettati di collaborazione con le truppe occupanti.
questo atteggiamento portava a richiami da parte dei superiori (compreso il n°1 che ci voleva cattivi) come la famosa frase "si ammazza troppo poco" di un nostro generale che faceva il quadro della situazione.

Beh... il mito italiani brava gente e' un po' che e' venuto meno.

E non e' che siccome nazisti e ustascia (cetnik e comunisti incomparabilmente meno) erano delle bestie allora facciamo passare il nostro intervento in carrozza