Forza italia: Gianni Letta e Tajani bocciano Foa e si prendono il partito

[Froster]

https://roma.corriere.it/notizie/pol...3bfc36ea.shtml

https://www.liberoquotidiano.it/news...za-italia.html

Silvio Berlusconi, il retroscena in Forza Italia: la coltellata con cui Gianni Letta lo ha messo ko




Dentro Forza Italia il nome di Marcello Foa ha scatenato tensioni degenerate fino alle minacce tra Silvio Berlusconi e i dirigenti azzurri a lui più vicini. A cominciare da Niccolò Ghedini e Gianni Letta, come riporta un retroscena del Fatto quotidiano, che alla fine dell'incontro tra il Cav e Matteo Salvini nella suite dell'ospedale San Raffaele, hanno affrontato l'ex premier con toni decisi: "Silvio, Forza Italia ci rimette la faccia ma più di tutto ce la rimetteresti tu". Berlusconi era quasi convinto a cedere sul nome di Foa, dopo lo scontro sul voto del mattino in Commissione di Vigilanza Rai che aveva affossato il candidato avanzato dalla Lega.

La rabbia degli azzurri sta tutta nel metodo leghista, inaccettabile anche una sola volta, così che possa creare un precedente. La Lega avrebbe scelto il nome di Foa senza consultare gli alleati, proponendolo a giochi praticamente fatti. La rivolta nel partito del Cav ha raggiunto picchi inaspettati con la telefonata del vice Antonio Tajani, durisismo con Berlusconi: "Presidente se torni indietro, io mi dimetto da vice". A quel punto Berlusconi non ha potuto far altro che assecondare la volontà dei gruppi parlamentari e quindi dell'ala "moderata" di Forza Italia, quella sempre più distante dalla Lega, sempre più vicina al Pd.

[Maxadhego]

https://roma.corriere.it/notizie/pol...3bfc36ea.shtml

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Silvio Berlusconi, il retroscena in Forza Italia: la coltellata con cui Gianni Letta lo ha messo ko




Dentro Forza Italia il nome di Marcello Foa ha scatenato tensioni degenerate fino alle minacce tra Silvio Berlusconi e i dirigenti azzurri a lui più vicini. A cominciare da Niccolò Ghedini e Gianni Letta, come riporta un retroscena del Fatto quotidiano, che alla fine dell'incontro tra il Cav e Matteo Salvini nella suite dell'ospedale San Raffaele, hanno affrontato l'ex premier con toni decisi: "Silvio, Forza Italia ci rimette la faccia ma più di tutto ce la rimetteresti tu". Berlusconi era quasi convinto a cedere sul nome di Foa, dopo lo scontro sul voto del mattino in Commissione di Vigilanza Rai che aveva affossato il candidato avanzato dalla Lega.

La rabbia degli azzurri sta tutta nel metodo leghista, inaccettabile anche una sola volta, così che possa creare un precedente. La Lega avrebbe scelto il nome di Foa senza consultare gli alleati, proponendolo a giochi praticamente fatti. La rivolta nel partito del Cav ha raggiunto picchi inaspettati con la telefonata del vice Antonio Tajani, durisismo con Berlusconi: "Presidente se torni indietro, io mi dimetto da vice". A quel punto Berlusconi non ha potuto far altro che assecondare la volontà dei gruppi parlamentari e quindi dell'ala "moderata" di Forza Italia, quella sempre più distante dalla Lega, sempre più vicina al Pd.

se fanno una alleanza fi+pd
non ce ne per nessuno.

questi alle elezioni, fanno cappotto.

[svicolone]

se fanno una alleanza fi+pd
non ce ne per nessuno.

questi alle elezioni, fanno cappotto.

al massimo, cappottano.

e non è esattamente la stessa cosa

[adry571]

vantaggi in una trattativa con le lega non intavolata o non andata in porto?

Ma la questione del «metodo» è anche un alibi. Perché è noto come una parte di Forza Italia, da Licia Ronzulli a Niccolò Ghedini, parteggi per un accordo con la Lega e per un voto a Foa. E un’altra parte, che fa capo a Gianni Letta, stia invece in posizione più cauta, cercando di ottenere qualche vantaggio, in termini di presidenze o di vicepresidenze, nella partita più ampia delle reti e dei telegiornali. La formula «non ci hanno contattati», dunque, si può tradurre anche con «non votiamo gratis il vostro candidato»

[zefiro]

berlusconi può aderire alla lega, FI resterà a tajani

[Menelik]

se fanno una alleanza fi+pd
non ce ne per nessuno.

questi alle elezioni, fanno cappotto.

Deo Gratia se arrivano al 25%.
Lega e 5stelle fanno il 60, se imbarcano anche FDI arrivano quasi al 65.
Si si, va bene andare alle elezioni se Martina e Beruscao vogliono fare il colpo di testa, ma non sono scemi fino a questo punto.
Possono solo sperare di addentare il governo con un golpe da Bruxelles come per Monti, per via regolare democratica non hanno chance.

[Flaviogiulio]

Branca-branca-branca!!!!!

[Ivan]

Cosa aspettano i peones parlamentari di FI a trasferirsi nella Lega?
Via, non si può stare con questi due...

[Sparviero]

La notte delle lunghe dentiere...

[zefiro]

https://roma.corriere.it/notizie/pol...3bfc36ea.shtml

https://www.liberoquotidiano.it/news...za-italia.html

Silvio Berlusconi, il retroscena in Forza Italia: la coltellata con cui Gianni Letta lo ha messo ko




Dentro Forza Italia il nome di Marcello Foa ha scatenato tensioni degenerate fino alle minacce tra Silvio Berlusconi e i dirigenti azzurri a lui più vicini. A cominciare da Niccolò Ghedini e Gianni Letta, come riporta un retroscena del Fatto quotidiano, che alla fine dell'incontro tra il Cav e Matteo Salvini nella suite dell'ospedale San Raffaele, hanno affrontato l'ex premier con toni decisi: "Silvio, Forza Italia ci rimette la faccia ma più di tutto ce la rimetteresti tu". Berlusconi era quasi convinto a cedere sul nome di Foa, dopo lo scontro sul voto del mattino in Commissione di Vigilanza Rai che aveva affossato il candidato avanzato dalla Lega.

La rabbia degli azzurri sta tutta nel metodo leghista, inaccettabile anche una sola volta, così che possa creare un precedente. La Lega avrebbe scelto il nome di Foa senza consultare gli alleati, proponendolo a giochi praticamente fatti. La rivolta nel partito del Cav ha raggiunto picchi inaspettati con la telefonata del vice Antonio Tajani, durisismo con Berlusconi: "Presidente se torni indietro, io mi dimetto da vice". A quel punto Berlusconi non ha potuto far altro che assecondare la volontà dei gruppi parlamentari e quindi dell'ala "moderata" di Forza Italia, quella sempre più distante dalla Lega, sempre più vicina al Pd.

che coppia