Due lattine al giorno secondo uno studio possono favorire ipertensione e tachicardia

Danno un botta di energia, lo promettono già nel nome. Ma gli energy drink non si limitano a questo, perché secondo una ricerca appena pubblicata su Annals of Pharmacotherapy danno pure una bella botta al cuore: berne due lattine in una giornata aumenterebbe infatti la pressione e la frequenza cardiaca, tanto che secondo gli autori chi è iperteso o soffre di patologie cardiache dovrebbe guardarsi dal consumarli.

CAFFEINA E TAURINA – James Kalus, farmacologo dell'Henry Ford Hospital di Detroit, è convinto che sia colpa della caffeina e della taurina (un aminoacido non essenziale che si trova anche in carne e pesce) contenute negli energy drink. Il medico ha condotto il suo studio su 15 adulti sani: i volontari si sono astenuti dal consumare qualsiasi alimento o bevanda che contenesse caffeina nei due giorni precedenti l'inizio dei test e durante la sperimentazione, per la quale hanno dovuto bere due lattine al giorno di energy drink equivalenti a mezzo litro di bevanda (non è stata identificata una marca specifica perché tutti contengono pressoché le stesse quantità di caffeina e taurina). Pressione e frequenza cardiaca sono state misurate prima di bere la bibita, dopo mezz'ora e ogni ora nelle successive 4 ore; i volontari hanno continuato a consumare due lattine al giorno per 5 giorni e il settimo giorno dopo l'inizio dei test sono state ripetute le misurazioni di pressione e frequenza cardiaca. Scoprendo che gli energy drink avevano aumentato del 7 per cento la pressione arteriosa e del 7-11 per cento la frequenza cardiaca; nessun effetto invece sull'elettrocardiogramma, anche questo registrato ogni volta assieme alle altre misurazioni.

STUDIO PICCOLO – Kalus sottolinea che i partecipanti non avevano svolto attività fisica durante i 5 giorni di sperimentazione: «Gli aumenti di pressione e frequenza cardiaca avrebbero potuto essere anche più consistenti, altrimenti – ha detto il farmacologo –. Gli effetti sono insignificanti in un adulto sano, ma potrebbero essere pericolosi in chi soffre di ipertensione o di una patologia cardiaca: sarebbe perciò prudente che questi soggetti si astenessero dal consumare energy drink. Molto probabilmente le responsabili dell'effetto sono la caffeina e la taurina, entrambe note per avere un impatto sulla funzione cardiaca». I livelli di caffeina in un energy drink, secondo lo statunitense, equivalgono in media ad almeno due tazze di caffè: tanto basta a far male al cuore. O no? «Ho qualche dubbio in merito – dice Gianfranco Parati, primario di cardiologia all’Auxologico di Milano e docente dell’Università di Milano-Bicocca –. La caffeina non ha effetti poi così consistenti sul cuore da sola, ne ha se ad esempio vi si associano le sigarette: francamente non so se l'abbinamento con la taurina sia anch'esso in grado di amplificare così tanto l'azione della caffeina». Ciò che spinge a essere più che cauti però è altro: «Il metodo scelto dai ricercatori non consente di ottenere risultati di incontestabile valore scientifico – specifica Parati –. Prima di tutto i soggetti coinvolti sono pochissimi, il che aumenta non poco la probabilità di errori di giudizio; soprattutto, mancano i controlli, persone che abbiano bevuto drink del tutto simili nell'aspetto a quelli in osservazione. Si sarebbe dovuta condurre, insomma, una sperimentazione randomizzata, controllata e in doppio cieco: alcuni soggetti (a caso) bevono l'energy drink, altri bevono acqua colorata, nessuno (né i volontari, né i medici esaminatori) sa che cosa c'è nel bicchiere e solo dopo aver fatto tutti i test si fanno valutazioni e confronti. Se non si procede in questo modo – continua il cardiologo – non si riesce a capire se c'è stato un effetto placebo: nel caso della pressione arteriosa, ad esempio, il solo trovarsi di fronte a un medico fa salire i valori. Difficile perciò dire se realmente le cose stanno così e questi sono gli effetti di un energy drink: dovremo aspettare conferme prima di pronunciare un giudizio», conclude Parati.

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