(AGI) - Roma, 28 ago. - "E' grave e non piu' tollerabile che in un momento nel quale la giustizia e' al collasso e si verificano allarmanti episodi di violenza e minacce si continui a perdere tempo con disegni di legge come quello sul processo breve che nulla ha a che vedere con l'esigenza di affrontare le vere priorita' del sistema giustizia e con l'urgenza di contrastare piu' efficacemente la criminalita' organizzata". Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, risponde cosi' al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che in un'intervista al "Corriere della Sera" aveva parlato della necessita' di arrivare ad un rapida approvazione del testo sul processo breve.
"Il governo - sottolinea Palamara - non puo' non farsi carico delle reali emergenze che oggi sono rappresentate dalla corruzione, dalla criminalita' organizzata, dalla situazione carceraria, dalla carenza di mezzi e risorse, dalla necessita' di informatizzare e snellire le procedure. L'Anm, che rappresenta la quasi totalita' dei magistrati italiani, piaccia o non piaccia al ministro Alfano, e' stata, e' e sara' interlocutore ineludibile di ogni governo e, nell'interesse di tutti i cittadini, continuera' a formulare proposte serie, concrete e precise".
"Se e' vero - conclude il presidente dell'Anm - che il ministro Alfano vuole parlare direttamente con i capi degli uffici giudiziari, non si faccia sfuggire l'occasione di partecipare all'assemblea convocata a Reggio Calabria per il prossimo 7 settembre (non piu' per l'8, come era stato in un primo momento annunciato, ndr) per sapere da loro se effettivamente la priorita' e' costituita dal processo breve o, invece, dalle drammatiche situazioni in cui quegli stessi uffici si trovano".
AGI News On - PROCESSO BREVE: ANM ATTACCA"NON E' UNA VERA PRIORITA'"