Cooperazione energetica, Ucraina, Siria e Iran: le questioni discusse nel summit Putin-Merkel



Il portavoce presidenziale russo ha definito l'incontro tra i leader di Russia e Germania come "una conversazione molto utile e tempestiva per" sincronizzare gli orologi "su tutta una serie di questioni attuali".


Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel sabato scorso nel palazzo di Meseberg, a 70 chilometri da Berlino.

I leader hanno discusso diverse questioni di importanza internazionale e regionale, come il contributo della Russia alla sicurezza energetica europea, il conflitto siriano, l'accordo nucleare con l'Iran e la guerra dei dazi degli USA.

Un percorso che raddoppierà la fornitura di gas

L'incontro ha riguardato il progetto del gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2. Questa iniziativa, che mira a migliorare l'approvvigionamento energetico della Russia verso il blocco europeo, ha ricevuto critiche politicizzate che Merkel e Putin non hanno condiviso. Secondo il portavoce ufficiale del Cremlino, Dmitri Peskov, durante l'incontro è stata sottolineata la natura "esclusivamente commerciale" del progetto.

Putin ha assicurato a Merkel che la Russia attribuisce grande importanza allo sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa con la Germania. "La Russia ha contribuito e continua a contribuire alla sicurezza energetica dell'Europa", ha precisato il presidente russo, aggiungendo che il suo paese "è sempre stato un fornitore affidabile". Peskov ha spiegato che "le parti hanno convenuto che il progetto deve essere completato".

Il leader russo ha dichiarato che il Nord Stream 2 migliorerà l'approvvigionamento di gas in Europa e ha assicurato a Kiev che il gasdotto "non ostacola la possibilità che la fornitura di gas russo [in Europa] continui a essere effettuata attraverso il territorio dell'Ucraina" .

Una volta ottenuti i permessi di costruzione rimanenti dai paesi europei e completato il progetto, si prevede che l'attuale fornitura di gas naturale lungo tale percorso sarà raddoppiata.

Ucraina: preoccupazione per l'incertezza

Riguardo al conflitto ucraino, entrambi i leader "si sono rammaricati del fatto che il processo di attuazione degli accordi di Minsk sia completamente in stallo", ha riferito Peskov, aggiungendo che Putin e Merkel "erano preoccupati" dell'incertezza sull'estensione della legge sullo status della regione del Donbas (Ucraina orientale), un elemento "abbastanza importante" degli accordi di Minsk, che presto scadrà.



Politiche dei dazi statunitensi

Un altro problema in cui c'era armonia di opinioni tra i due leader è legato alla svolta vissuta dagli Stati Uniti nel campo del commercio internazionale. A questo proposito, Putin e Merkel hanno affermato che "il comportamento imprevedibile" di alcuni paesi nella politica tariffaria può avere conseguenze negative per l'intera comunità internazionale, secondo il portavoce presidenziale russo.

Ritorno dei rifugiati in Siria

Putin ha spiegato durante la sua conversazione con Merkel la crescente dinamica del processo di rimpatrio dei rifugiati in Siria e ha invitato l'Unione europea a contribuire in questo processo a renderlo irreversibile, ha dichiarato Peskov. I due leader hanno convenuto che la soluzione al conflitto siriano dovrebbe abbracciare tutte le parti ed essere inclusiva.

L'accordo nucleare con l'Iran è "estremamente importante"

Per quanto riguarda l'Iran, il presidente russo ha detto che è "estremamente importante" preservare l'accordo nucleare con Teheran approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che mira a rafforzare la sicurezza regionale e globale e il regime di non proliferazione nucleare. La Merkel ha concordato con il leader russo e ha aggiunto che tutte le controversie relative a questo problema possono essere risolte attraverso il dialogo.

Peskov ha riassunto l'incontro tra i due leader come "una conversazione molto utile e tempestiva per 'sincronizzare gli orologi' su tutta una serie di questioni attuali".

Fonte: RT espNotizia del: 20/08/2018

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