"La Libia un porto non sicuro". Ma su quei moli opera l'Onu
accolgono i migranti come avviene nei porti italiani. Cioè le Nazioni unite sono presenti a Tripoli». Se temete che Minniti non dica la verità guardate il tweet e il video, diffuso dall'Oim (Organizzazione Internazionale per i Migranti) alle di 23 lunedì, poche ore prima dell'attracco a Tripoli del rimorchiatore Asso 28. «I team di Unmigration - annuncia il tweet - sono sul posto per fornire immediata assistenza. Siamo pronti a fornire sostegno anche per gli altri migranti attesi questa notte». Ovvero a quelli di Asso 28. Detto ciò suona perlomeno singolare il tweet con cui la sezione italiana dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati annuncia di star «raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano». Un tweet in cui si spiega che: «La Libia non è un porto sicuro e questo atto potrebbe comportare una violazione del diritto internazionale». Il tweet non è soltanto fazioso, ma anche ridicolo. Se Tripoli non è un porto sicuro come mai l'Onu non si vergogna di esibire le proprie insegne sui suoi moli? Come mai non teme di mettere a rischio dei «volontari» impegnati in un contesto «insicuro»? Semplicemente perché l'Onu fuggito a gambe levate dalla Libia nel 2014 c'è tornato grazie a una missione italiana che gli ha garantito tutta la sicurezza possibile. Ma c'è anche da chiedersi su quali basi l'ufficio romano dell'Unhcr contesti le affermazioni di un Minniti fermissimo nell'equiparare, anche da rappresentante dell'opposizione, l'assistenza offerta nei porti libici a quella garantita nei porti italiani. Tanto da dirsi convinto, nella stessa intervista, che ormai sia «possibile stabilire lì in Libia chi ha diritto alla protezione internazionale. Ne hanno già selezionati 1.500. L'Italia ne ha già accolti 320, mamme e bambine, portati con i corridoi umanitari». Insomma la Libia non solo è sicura, ma i centri gestiti a Tripoli da Onu e Oim hanno, grazie all'intervento italiano, ben poco a vedere con i centri di detenzione illegali in mano dalle gang criminali. Anzi sono funzionali a se......
l'Imrcc, il centro nazionale per il coordinamento del soccorso marittimo di Roma ha lasciato ogni competenza alla Guardia Costiera di Tripoli. Questo perché da agosto 2017 è operativa davanti alle coste di Tripoli una Sar (Zona di salvataggio) governata dalla Guardia Costiera libica. Una Sar dove - in base alla Convenzione di Amburgo - i comandanti impegnati in un soccorso seguono le indicazioni fornite dall'autorità competente, la Guardia Costiera di Tripoli. E così ha fatto, fino a prova contraria, Asso 28.
Deficienti!!! <-- è un link
Tripoli istituisce una sua zona di soccorso Sar: le Ong si allontanano dalla costa libica - Repubblica.it
L'accelerazione di Tripoli sul coordinamento dei soccorsi davanti alle sue coste fa sì che la zona di intervento delle Ong si sta spostando, allonando dalla costa. Le navi umanitarie presenti infatti hanno prudentemente arretrato la linea dei soccorsi dopo che ieri la Marina militare libica ha annunciato di aver istituito la propria zona Sar nella quale è fatto divieto alle navi delle Ong di entrare senza autorizzazione.
Tu sei scollegato dalla realta'
Disegnino: guerra jugoslava.
Scappo da sarajevo (bosnia) mi imbarco a spalato (croazia) dove comunque c'e' guerra.
E' un porto sicuro (senza guerra, in grado di accogliermi) SOLO perche' sono partito?
Volendo dirla tutta sono partito anche da sarajevo....
Vabbe.
Corpo sano in ambiente sano.
Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.
Sapete... La nostra impressione, dopo quel volo in elicottero con le patatine, è che il FELPA quando è volato in Libia per spezzare le reni a Fayez al-Sarraj, non sia stato un granché come successo... Poco si è saputo ma di certo poco il FELPA ha ottenuto.
Diciamo allora che concordiamo con voi che nulla o molto poco è cambiato sul suolo libico (salvo le 12 motovedette regalate) e se i campi di concentramento concordati con il sig. ministro Minniti esistevano prima evidentemente esistono anche adesso.
Solo che, adesso come prima, frega niente a nessuno di come vive e viene trattata quella gente.
Kobra (Democritico)
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
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E se ti serve un amico, trovati un cane.