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Per due giorni nessuno è riuscito a dare un nome a quella persona, malata di sclerosi multipla, ricoverata al Policlinico di Milano e operata d'urgenza perché finita in coma, dopo essere stata strattonata e spinta a terra in stazione Centrale a Milano da un rapinatore che gli ha portato via il cellulare e il borsello con dentro i documenti. Anche i suoi familiari per quasi 48 ore non hanno saputo cosa gli fosse successo, fino a che non sono riusciti a trovarlo. La terribile vicenda dell'uomo di 47 anni è riportata nell'ordinanza con cui è stato convalidato il fermo e disposta la custodia in carcere per un tunisino di 32 anni, arrivato in Italia una decina d'anni fa, irregolare e con precedenti per furto, bloccato sabato scorso dalla polizia. L'uomo ha negato di essere l'autore della rapina ma a suo carico c'è anche una testimonianza.
Fuori dai coglioni la feccia. In Tunisina non c'è nessuna guerra del cazzo. Espellerlo coattamente e fanculo ai delatori che dovessero riprendere la fase dell'espatrio.