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  1. #131
    Anti-liberista
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    Credo che la Fondazione tornerà a lavorare in maniera più partecipata a partire dalle fasi finali del Congresso del PDS e delle altre forze riformiste
    siamo ai primi di marzo,abbiamo tempo per il programma Franc
    Ultima modifica di SteCompagno; 09-02-11 alle 21:18
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  2. #132
    Francpolitik
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    Citazione Originariamente Scritto da SteDiessino Visualizza Messaggio
    Credo che la Fondazione tornerà a lavorare in maniera più partecipata a partire dalle fasi finali del Congresso del PDS e delle altre forze riformiste
    siamo ai primi di marzo,abbiamo tempo per il programma Franc
    veramente siamo a febbraio

  3. #133
    Anti-liberista
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    Citazione Originariamente Scritto da Francpolitik Visualizza Messaggio
    veramente siamo a febbraio
    mega fail :gluglu:
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  4. #134
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    Citazione Originariamente Scritto da SteDiessino Visualizza Messaggio
    L'impianto della riforma mi convince però ci sono alcune ripartizioni delle ore che mi convincono meno

    far fare le stesse ore di Storia e Ginnastica per esempio,la Storia è importante,una grandissima fetta di giovani non sa o sa poco e male la Storia (basta sentirsi qualche intervista TERRIBILE nei giorni tipo il 25 aprile o il 27 Gennaio)

    bisogna dare più rilevanza a Storia

    comunque non è per fare il pesante ma sarebbe opportuno che intervenissero i soli iscritti nei Forum
    chi vuole discutere prenda la tessera
    ti stimo!
    A parte gli scherzi ora faccio un brainstorming e vediamo di approvare i vari passaggi della bozza che proporrò
    Antifascista, cattolico-democratico, contrario al principio "destro" di "limite e conservazione" e sostenitore del principio di "non appagamento", dunque, di centrosinistra!

  5. #135
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    BOZZA DOCUMENTO

    Bozza di riforma del sistema scolastico italiano

    Premessa

    L'Italia è uno dei paesi occidentali con il minor punteggio a livello mondiale, risultante dai test dell'OCSE. L'istruzione per troppo tempo ha subito tagli lineari e non è stata riformata nel senso dell'innovazione e del merito; i vari governi succedutisi in questi anni, a parte qualche tentativo mal riuscito, hanno sempre fallito nel progetto di riforma della scuola pubblica, perché l'istruzione è sempre stata vista come il campo ideale in cui tagliare la spesa pubblica.
    Per innovare la scuola italiana, è necessario sì eliminare gli sprechi, ma anche fare grandi investimenti, innanzi tutto a salvaguardia della qualità, sia dell'insegnamento che dei luoghi stessi ove i nostri ragazzi vengono a contatto con il sapere.
    In questo senso tenterà di andare questo progetto di riforma.

    1. I cicli di istruzione
    L'attuale sistema a cicli di istruzione non è efficiente e deprime le grandi potenzialità dei nostri studenti e degli insegnanti.
    E' abolita l'attuale distinzione tra scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado.

    Viene istituita la seguente distinzione:
    • istruzione elementare: ogni fanciullo al sesto anno a partire dalla data di nascita, dovrà essere iscritto presso una "Scuola Elementare" dai genitori o dai tutori legali.
    L'obiettivo fondamentale della scuola elementare è quello di garantire una conoscenza basilare e solida della lingua italiana, dell'aritmetica, della geometria, della geografia, della storia, dell'educazione civica e delle scienze al fine di fornire tutte le nozioni primarie delle suddette materie e, soprattutto, di formare un futuro cittadino consapevole e coscente.

    La scuola elementare ha durata di sei anni, nei quali il fanciullo frequenterà una classe appartenente a una sezione della scuola. Un team di insegnanti, che devono essere in possesso di una laurea in scienze della formazione primaria, coadiuva l'apprendimento dei fanciulli.
    Ogni classe ha quattro insegnanti, uno specializzato negli ambiti linguistici e umanistici, uno negli ambiti scientifici, uno negli ambiti antropologici e, infine, un altro specializzato esclusivamente nell'insegnamento della lingua inglese. La scuola deve fare il possibile per mantenere la continuità didattica.

    Il Parlamento delega al Ministero della Pubblica istruzione la programmazione didattica e la definizione degli obiettivi programmatici, pur rispettando l'autonomia didattica dell'insegnante.

    Al termine di ogni anno scolastico, l'allievo deve superare obbligatoriamente un esame riassuntivo, che prenderà il nome di Certificazione per l'Itruzione Elementare. L'esame, uguale in tutto il territorio nazionale, sarà preparato dal Ministero in base alla programmazione. La valutazione spetterà a un team di insegnanti esterno alla scuola che agirà secondo questi punteggi: il CIE sarà espresso in valore numerico da 1 a 10. L'alunno sarà ammesso all'esame solamente con il parere favorevole del proprio team di docenti e verrà promosso solamente raggiungendo la sufficienza, ovvero il 6.

    Nella valutazione, la commissione prenderà in esame: per il 20% il voto proposto dal team dell'allievo. Per il 50% i risultati dell'esame scritto e per il restante 30% i risultati di un esame orale preparato dalla commissione esaminatrice sulla base del programma didattico. Qualora l'allievo dovesse raggiungere il massimo dei voti sia nell'esame scritto che in quello orale, la commissione dovrà tralasciare il voto proposto dal team che segue il fanciullo.

    Al termine del ciclo di istruzione elementare, l'allievo dovrà tenere al posto del CIE l'Esame di Licenza Elementare (ELE).
    I risultati dell'ELE saranno in decimi, e dovranno tener conto: per il 40% dei risultati degli esami scritti ministeriali, per il 40% dell'esame orale preparato dalla commissione valutatrice, e per il restante 20% di tutti i voti ottenuti nei precedenti esami CIE.
    Come per il CIE, nel caso l'allievo raggiunga il massimo dei voti nelle prove scritte e in quella orale, la commissione dovrà tralasciare le valutazioni dei precedenti esami CIE.

    Con il conseguimento dell'ELE il fanciullo potrà essere iscritto a una qualsiasi scuola superiore presente sul territorio nazionale.

    Nel caso un alunno non superi un esame CIE o un esame ELE, sarà costretto a ripetere l'anno perduto sino al raggiungimento dei risultati minimi necessari a passare l'esame stesso.
    • istruzione superiore: al dodicesimo anno dalla data di nascita, previo superamento dell'ELE, ogni ragazzo dovrà essere iscritto dai genitori o dai tutori legali presso una scuola superiore presente sul territorio nazionale.

    Obiettivo primario dell'istruzione superiore è quello di offrire al discente approfondite nozioni di lingua italiana, aritmetica, geometria, lingua inglese, una seconda lingua comunitaria, storia, geografia, storia delle arti figurative, scultoree e architettoniche, scienze naturali ed educazione musicale. Inoltre, è compito dell'istruzione superiore, la formazione di un cittadino informato e consapevole.

    L'insegnamento dei campi suddetti potrebbe risultare interdisciplinare, tuttavia la legge prevede, per comodità didattica, la divisione delle competenze tra gli insegnanti.

    Il Parlamento delega al Ministero della Pubblica istruzione la programmazione didattica e la definizione degli obiettivi programmatici, pur rispettando l'autonomia didattica dell'insegnante.

    L'istruzione superiore ha durata quadriennale. Al termine di ogni anno scolastico il discente è presentato dal consiglio di classe a una commissione esaminatrice composta da membri esterni alla scuola.
    La commissione esaminatrice riceve tre esami scritti dal ministero, validi per tutto il territorio nazionale, sulla programmazione annuale. Il primo esame è obbligatoriamente un tema per verificare lo stadio di apprendimento della lingua italiana, mentre gli altri due sono stabiliti dal Ministero di anno in anno.

    La commisisone è responsabile dell'organizzazione di un esame orale sull'intera programmazione annuale, in base al quale la commissione ha totale libertà di valutazione.

    Al termine di ogni anno, il discente conseguirà il Certificato di Istruzione Superiore. Il CIS sarà composto da una valutazione per il 50% sui risultati dell'esame scritto, per il 30% sul voto stabilito dalla commissione valutatrice e dal restante 20% dal voto presentato dal consiglio di classe.
    Qualora il discente raggiunga il massimo dei voti nelle prove scritte e il massimo dei voti nella prova orale, la commissione non terrà conto del voto presentato dal consiglio di classe. Il CIS è espresso in decimi.

    Al termine dell'ultimo anno di istruzione superiore, lo studente dovrà affrontare l'esame di Stato per il conseguimento dell'Attestato di Istruzione Superiore (AIS).
    L'AIS sarà valutato per il 40% dal punteggio ottenuto in quattro prove scritte valide su tutto il territorio nazionale, una di italiano, una di matematica e le altre due a discrezione del Ministero, per il 30% dal punteggio attribuito dalla commissione all'esame orale da essa preparato, per il 20% dai voti raggiunti nei precedenti esami CIS e per il 10% dal punteggio proposto dal consiglio di classe.

    Qualora l'allievo dovesse raggiungere il massimo dei voti nelle prove scritte e in quella orale, non potrà comunque prescindere dalla media dei voti dei precedenti esami CIS, mentre la commissione farà a meno di tenere in considerazione la valutazione proposta dal consiglio di classe.

    Superato l'esame AIS, i genitori o i tutori legali potranno iscrivere lo studente presso un istituto professionale o un istituto pre universitario.
    • istruzione professionale:
    L'istruzione professionale ha come obiettivo primario l'apprendimento delle nozioni e delle tecniche più avanzate nei campi dei servizi, dell'industria o dell'artigianato.

    L'istruzione professionale ha durata triennale e si divide in due principali istituti: l'Istituto professionale per i servizi e l'Istituto professionale per l'Industria e l'Artigianato.

    All'interno dei due Istituti si svolgono vari corsi, tuttavia il Ministero stabilisce alcuni campi di insegnamento validi per tutti.

    Nell'Istituto professionale per i servizi vengono attivati: i corsi per lo sviluppo agricolo e ambientale, i corsi di enogastronomia e di ospitalità alberghiera, i corsi per i servizi commerciali.

    Nell'Istituto professionale per l'Industria e l'Artigianato vengono attivati i corsi: per le produzioni artigianali e industriali, per la manutenzione e l'assistenza tecnica.

    Al termine di ogni anno di studio ciascun insegnante rilascia una valutazione finale in decimi a propria discrezione, purché supportata da almeno due valutazioni per ogni quadrimestre. Con un numero pari o maggiore di tre insufficienze, lo studente deve ripetere l'anno.

    Al termine del ciclo di istruzione professionale lo studente dovrà affrontare un Esame di Abilitazione Professionale nel proprio campo (EAP). L'esame prevederà due prove scritte valide per tutto il territorio nazionale, una di italiano, l'altra di una materia decisa ogni anno dal Ministero. Dovrà poi affrontare due prove pratiche individuate dalla commissione valutatrice esterna e sarà necessario un colloquio preparato dalla commissione stessa sui restanti campi di apprendimento.

    La commissione valutatrice presenterà il voto finale sulla base dei punteggi raggiunti per 1/5 nella prova di italiano, per 1/5 nella seconda prova scritta, per 2/5 nelle prove pratiche e per 1/5 nel colloquio orale.

    Raggiungendo l'EAP, lo studente potrà avviarsi nel mondo del lavoro o altrimenti accedere ad una facoltà universitaria a sua scelta, con l'obbligo di sostenere un esame d'ingresso.
    • istruzione pre universitaria:
    L'istruzione pre universitaria ha come obiettivi l'apprendimento ad alti livelli nei campi umanistici e scientifici e la formazione della persona e del cittadino consapevole dei propri diritti e della propria dignità, con l'orizzonte del proseguimento degli studi.

    L'istruzione pre universitaria ha durata triennale e vi si può accedere solamente se in possesso dell'esame AIS. L'istruzione pre universitaria ha due rami: il Liceo e l'Istituto Specialistico.

    E' abolita la distinzione tra i vari licei presenti in Italia ed è istituito il Liceo unico.

    La programmazione del Liceo deve estendersi nei campi linguistici, umanistici, antropologici e scientifici. E' compito del Liceo fornire un'adeguata preparazione al fine di rendere possibile per lo studente poter accedere a qualsiasi facoltà universitaria.

    Sono istituiti gli Istituti Specialistici e sono suddivisi nei seguenti sotto rami:
    *Istituto Specialistico di Matematica, Fisica e Informatica
    *Istituto Specialistico di Lingue Straniere
    *Istituto Specialistico di Scienze pedagogiche e della formazione
    *Istituto Specialistico delle Arti
    *Istituto Specialistico del Diritto e della Giurisprudenza
    *Istituto Specialistico delle Scienze Economiche
    *Istituto Specialistico delle Scienze Naturali
    *Istituto Specialistico dello Sviluppo Tecnologico
    *Istituto Specialistico dell'Architettura e della Geometria

    Il Parlamento delega il Ministero della Pubblica Istruzione a individuare i programmi didattici, le linee guida e gli orari di ciascun Istituto.

    E' compito di ogni Istituto fornire un'istruzione specifica in ciascun campo, al fine di proseguire gli studi nello stesso ambito e di poter accedere alle Facoltà ad esso collegate.

    Al termine del trienni di Liceo, il Ministero invia a ciascuna scuola tre esami scritti, di cui uno obbligatorio sulla lingua italiana, gli altri a discrezione del Ministero stesso di anno in anno. Ciascuna prova scritta vale 1/5 del punteggio totale mentre la commissione esaminatrice organizza un esame orale di validità di 2/5, a discrezione della commissione stessa.

    La valutazione finale è espressa in centesimi e si ottiene il Diploma di Istruzione Liceale solamente se vengono raggiunti i 60 punti di sufficienza.

    Analogo sistema vi è anche per gli Istituti Specialistici, con la differenza che, al raggiungimento di almeno 60 punti, si ottiene il Diploma di Istruzione Specialistica.

    Qualora gli esami non dovessero essere superati, lo studente deve ripetere l'anno.

    Lo studente che al termine del Liceo ottiene il DIL può accedere a qualsiasi facoltà universitaria senza dover sostenere l'esame di ammissione.

    Lo studente che al termine dell'Istituto Specialistico ottiene il DIS può accedere a qualsiasi facoltà universitaria collegata al campo di istruzione specialistica ottenuto senza sostenere l'esame di ammissione. In alternativa, può accedere a qualsiasi facoltà, dovendo però sostenere l'esame suddetto.

    2. L'obbligo Formativo

    L'obbligo formativo è esteso sino ai 18 anni di età. I genitori di comune accordo o i tutori legali del minore possono tuttavia avvalersi per quanto concerne l'istruzione elementare e l'istruzione superiore, di provvedere autonomamente all'educazione dei propri figli.
    I genitori o i tutori devono comunque iscrivere il proprio figlio o tutelato a una scuola e poi comunicare ad essa la decisione. Al termine di ogni anno scolastico, il minore dovrà presentarsi a scuola sostenendo il CIE o il CIS a seconda della fascia di età.
    Per sopperire alla mancanza di una valutazione del consiglio di classe, nella valutazione del discente saranno utilizzati solamente i punteggi ottenuti attraverso gli esami scritti e orali.
    Qualora un minore non dovesse superare un esame CIE, CIS, ELE o AIS, i genitori o i tutori non avranno più facoltà di esimerlo dall'obbligo di frequenza, e la forza pubblica dovrà portare obbligatoriamente a scuola il minore.

    3. Gli orari Scolastici
    Gli orari scolastici sono stabiliti secondo le tabelle seguenti:

    ISTRUZIONE ELEMENTARE

    I numeri accanto alle materie sono da considerarsi validi per le classi I, II, III, IV, V e VI
    • Lingua Italiana 8, 8, 7, 7, 7, 7
    • Aritmetica e Geometria 5, 5, 5, 5, 5, 5
    • abrogato
    • Storia 3, 3, 4, 4, 4, 4
    • Geografia 2, 2, 2, 2, 2, 2
    • Scienze 2, 2, 2, 2, 2, 2
    • Educazione Musicale 3, 3, 3, 3, 3, 3
    • Educazione Fisica 5, 5, 5, 5, 5, 5
    • Educazione civica 2, 2, 2, 2, 2, 2
    • Arti espressive 2, 2, 2, 2, 2, 2
    • Educazione Alimentare 2, 2, 2, 2, 2, 2
    • Laboratorio di studio * 5, 5, 5, 5, 5, 5
    • Religione o attività alternative 1, 1, 1, 1, 1, 1

    TOTALE ORE: 40, 40, 40, 40, 40, 40

    *laboratorio da svolgere un'ora ogni giorno, con l'assistenza di un insegnante, per svolgere eventuali compiti non terminati in classe



    ISTRUZIONE SUPERIORE

    I numeri accanto alle materie sono da considerarsi validi per le classi I, II, III, IV
    • Italiano 6, 6, 6, 6
    • Matematica 5, 5, 5, 5
    • Ingelse 6, 6, 6, 6
    • Seconda lingua comunitaria 4, 4, 4, 4
    • Storia 4, 4, 4, 4
    • Geografia 2, 2, 2, 2
    • Storia dell'Arte 2, 2, 2, 2
    • Scienze Naturali 3, 3, 3, 3
    • Educazione Musicale 2, 2, 2, 2
    • Informatica e programmazione 2, 2, 2, 2
    • Educazione Fisica 2, 2, 2, 2
    • Educazione Civile 1, 1, 1, 1
    • Religione o attività alternative 1, 1, 1, 1

    TOTALE ORE: 40, 40, 40, 40

    ISTRUZIONE PROFESSIONALE

    Gli orari saranno variabili tra le 30 e le 34 ore. Il Parlamento delega al Ministero della Pubblica Istruzione

    ISTRUZIONE PRE UNIVERSITARIA

    I Licei
    I numeri accanto alle materie sono da considerarsi validi per le classi I, II, III
    • Lingua e letteratura Italiana 4, 4, 4
    • Matematica 5, 5, 5
    • Lingua e letteratura Ingelse 4, 4, 4
    • Lingua e letteratura seconda lingua 4, 4, 4
    • Lingua e letteratura Latina 4, 4, 4
    • Greco Antico 3, 3, 3
    • Diritto 2, 2, 2
    • Storia 3, 3, 3
    • Storia dell'Arte 2, 2, 2
    • Scienze della Natura 2, 2, 2
    • Filosofia 2, 2, 2
    • Fisica 2, 2, 2
    • Educazione Fisica 2, 2, 2
    • Religione o attività alternative 1, 1, 1

    TOTALE ORE: 40, 40, 40

    4. Il tempo pieno
    Lo Stato si impegna a garantire con i fondi necessari l'accessibilità al tempo prolungato per tutti gli studenti. A partire dall'entrata in vigore della legge, ogni istituto dovrà garantire il tempo prolungato per tutti gli studenti. Per tale ragione nella legge di stabilità dovranno pervenire i fondi necessari alla copertura dei costi riguardanti l'attivazione delle mense, l'eventuale assunzione o redistribuzione dei docenti e altre problematiche legate all'estensione dell'orario

    5. Borse di Studio
    In piena attuazione dell'articolo 34 della Costituzione Italiana, la legge prevede l'istituzione di un Fondo Unico per il Merito.
    Il Fondo, che deve disporre delle risorse necessarie, deve rendere completamente gratuita l'istruzione per i capaci e i meritevoli.

    Il Fondo garantisce inoltre l'istruzione elementare per tutte le fasce di reddito che seguono in tabella attraverso l'acquisto da parte dello stato dei libri di testo e la dotazione di un assegno.
    • 0 - 15.000 | assegno scolastico € 500,00 per bambino
    • 15.000 - 40.000 | assegno scolastico € 250,00 per bambino

    Lo Stato garantisce inoltre un assegno annuale per i capaci e i meritevoli che agli esami negli Istituti Specialistici, negli Istituti Professionali e nei Licei raggiungano un punteggio tra 8 e 10 secondo il reddito
    • 0 - 15.000 | assegno € 500 annui
    • 15.000 - 40.000 | assegno € 250 annui

    Lo Stato fornisce un assegno ai meritevoli che abbiano raggiunto un punteggio maggiore o uguale a 90 negli esami EAP, DIL e DIS in base al reddito di
    • 0 - 15.000 | assegno € 1.000

    Mentre lo Stato fornisce un assegno di € 1.500 a chiunque raggiunga il punteggio 100 negli esami EAP, DIL e DIS.

    5. Valutazione dei Docenti
    Ogni anno l'albo dei docenti verrà aggiornato. Le classi che otterranno il punteggio peggiore in media nel campo di insegnamento di ciascun docente, a livello di istituto, vedranno automaticamente attribuire al docente il titolo di peggior insegnante della scuola, demerito che sarà tuttavia consegnato privatamente al docente.
    Qualora l'insegnante collezioni un numero pari o maggiore di due demeriti in cinque anni, esso sarà licenziato per giusta causa.

    Le classi che otterranno il miglior punteggio in media in un dato campo di apprendimento, faranno ottenere il titolo di miglior insegnante della scuola al docente di riferimento del campo di apprendimento. Il docente che ottiene questo titolo, avrà un aumento di €6.500 netti annui.

    Il Ministero aggiornerà ogni anno l'albo degli insegnanti e per i 10 migliori insegnanti d'Italia, sempre in base alla suddetta procedura, scatterà un aumento in busta paga di €12.000 netti annui.

    6. Rappresentanza all'interno dei consigli di classe e d'Istituto

    Le attuali norme per la rappresentanza all'interno dei consigli di classe e d'istituto nelle scuole primarie sono estese alle nuove scuole elementari.

    Le attuali norme per la rappresentanza all'interno dei consigli di classe e d'istituto nelle scuole secondarie di primo grado sono estese alle nuove scuole superiori.

    Per la rappresentanza negli Istitui Professionali, negli Istituti Specialistici e nei Licei, sono estese le attuali norme sulla rappresentanza all'interno dei consigli di classe e d'Istituto attualmente vigenti per le scuole secondarie di secondo grado

    7. Disposizioni transitorie
    La riforma entrerà in vigore a partire dall'anno scolastico immediatamente successivo e solamente dalla prima classe elementare. Il processo di riforma sarà quindi concluso dopo 13 anni dall'entrata in vigore di questa legge.
    Il Parlamento delega il Ministero della Pubblica Istruzione ad attuare pienamente la riforma.

    "Emendamento" cavaliere nero:
    - le Elementari debbano iniziare a 5 anni: durata 6 anni;
    - il Ginnasio a 11 anni: durata 3 anni + Latino(4 ore);
    - il Liceo a 14 anni: durata 5 anni + Educazione Musicale (greco delle stesse ore del latino).

    Per la Famiglia (proposta popolare)
    Nell'attuale crisi economica che stà devastando le imprese, i lavoratori e il mercato, le famiglie si trovano in grossa difficoltà ad affrontare la vita di tutti giorni anche a causa del caro-vita. Il problema della Famiglia non può essere discostato dai problemi del lavoro, soprattutto se parliamo di famiglie numerose e disagiate. Per questo pensiamo sia necessario introdurre delle misure con lo scopo di diminuire il carico fiscale introducendo una ”no tax area familiare” determinata dai costi di mantenimento ed accrescimento dei singoli componenti del nucleo familiare; più persone sono presenti nel nucleo, maggiore sarà il reddito non sottoposto a tassazione. Nel patto programmatico per la prossima legislatura, riteniamo necessario puntare sulla proposta del “coefficiente familiare” progressivo rispetto al numero di figli: in altre parole il peso dei figli verrebbe adeguatamente riconosciuto (oltre il doppio di quanto faccia oggi ad esempio l’ISEE). Riduzione del primo scaglione delle aliquote dal 23 al 20%.
    Nel segno della universalizzazione dei diritti e del riconoscimento dei costi sostenuti dalle famiglie per i figli, ai fini di contribuire alla coesione sociale e allo sviluppo di politiche per la natalità, si introduce il “bonus per i figli”, un istituto unico, generalizzato, fruibile dai capienti come sconto d’imposta e dagli incapienti come trasferimento a loro favore. Il bonus per i figli unifica le detrazioni fiscali e gli Assegni al nucleo familiare. Riguarda tutti coloro che hanno figli minori, dipendenti, parasubordinati, indipendenti (autonomi, professionisti, imprenditori). Il bonus per i figli è di 3000 euro all’anno per ogni figlio. Viene introdotto gradualmente a cominciare dalla fascia 0-3 anni.
    Per incentivare il lavoro femminile e sostenere la famiglia, la leva fondamentale sono i servizi: dagli asili nido, all’assistenza alle persone non-autosufficienti. In sinergia con il potenziamento dei servizi, proponiamo di introdurre una consistente agevolazione fiscale (detrazioni ad hoc o riduzione dell’aliquota Irpef) per il reddito da lavoro delle donne in nuclei familiari con figli minori. Come ultima proposta punteremo su un federalismo fiscale solidale fissando il reddito familiare a livello nazionale, in modo universalistico; a questo proposito sarà necessario rafforzare e concretizzare il concetto di sussidiarietà, sostenendo associazioni ed enti assistenziali.
    Crediamo che la famiglia non possa essere separata dalla tematica della scuola, perciò riteniamo necessari gli incentivi sui testi scolastici per le famiglie numerose e disagiate con la costruzione di case popolari con basso costo d'affitto per gli studenti universitari, con la relativa detassazione sempre per le famiglie indigenti. Riteniamo necessaria infine l'istituzione del tribunale per la famiglia, in modo che nelle cause di separazione e divorzio venga messa sempre in primo piano la cosa fondamentale: l'interesse affettivo ed educativo del bambino.

    Bozza di riforma del Fisco (proposta francpolitik)

    Il fisco italiano è fallace e la spesa pubblica è in continuo aumento. I servizi sono scarsi e mal funzionanti e la qualità non trova corrispondenza nell’ingente spesa. Per tale ragione, in vista di un taglio strutturale degli sprechi e di una ristrutturazione della spesa, viene rimodulato il sistema contributivo italiano.
    1. L’Imposta sul reddito delle Persone Fisiche
    La cosiddetta IRPEF è attualmente scaglionata in base a criteri progressivi a seconda della capacità contributiva. Gli attuali scaglioni sono però ingiusti ed è doverosa l’azione riformatrice in uno stato di diritto.

    Scaglione (in €) aliquota
    fino a 8.000 Esenzione totale
    Da 8.001 a 15.000 20%
    Da 15.001 a 35.000 25%
    Da 35.001 a 55.000 33%
    Oltre 55.001 40%
    2. L’Imposta sul Valore Aggiunto
    La cosiddetta IVA è troppo spesso evasa e il suo recupero è alla base di una seria politica finanziaria di un governo. Per tale ragione, lo Stato detrarrà l’IVA dalle dichiarazioni dei redditi di un qualsiasi cittadino, sottoforma di sgravi fiscali di pari valore dell’IVA che dovrà essere certificata mediante presentazione di ricevute fiscali, e che varrà per tutte le prestazioni provenienti da liberi professionisti o attività private definite dalla legge, in campo legale, medico, commerciale, ecc.
    Si calcola che grazie a questa norma, lo Stato dovrebbe recuperare buona parte del reddito evaso al fisco da liberi professionisti, lavoratori autonomi o commercianti.
    3. Prestazioni professionali
    Qualsiasi prestazione professionale potrà essere esercitata, purché nell’ambito della legge. Le prestazioni professionali dovranno essere certificate e sarà permesso di rilasciare una regolare ricevuta fiscale anche ai lavoratori dipendenti dello stato. Ad esempio, gli insegnanti potranno tenere ripetizioni dopo l’orario di lavoro ma saranno obbligati a rilasciare regolare fattura, che il cittadino usufruente potrà allegare alla propria dichiarazione dei redditi, vedendosi sgravata l’IVA spesa.
    4. La dichiarazione dei redditi
    La dichiarazione dei redditi potrà essere compilata dal contribuente senza dover consultare uno specialista. Il contribuente potrà scaricare il modulo dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze e inviarlo allegato a un proprio documento e alla propria firma sia via posta, sia via internet sia materialmente, portandolo presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
    La legge disciplina i modelli di dichiarazione, che consisteranno in un’autocertificazione, alla quale andranno allegati tutti i documenti richiesti: fatture per eventuali sgravi fiscali, certificati di famiglia per eventuali sgravi fiscali, ecc. Il modello dovrà essere semplificato e comprensibile e dovrà pervenire agli uffici dell’erario a seconda delle normative vigenti.
    La presente legge dichiara abrogati gli articoli in materia di privacy per quanto riguarda la politica fiscale e rende legale la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini italiani. Si potrà inoltre richiedere la loro consultazione via sms, secondo un prezzo stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
    5. Rendite finanziare
    L’aliquota di tassazione delle rendite finanziarie e da capitale è elevata dal 12,5% al 23,5%, con procedura immediata.
    6. Lotta all’evasione fiscale
    In materia di lotta all’evasione fiscale, punto cardine di una seria politica economica, la riforma prevede l’introduzione della tracciabilità finanziaria per tutte le transazioni superiori ad importo di €100. È permesso il rientro dei capitali dall’estero, previo pagamento di una sanzione del 40% sull’ammontare totale del capitale.
    È abrogata l’opzione di creare società immobiliari possedenti un solo immobile inferiore a 1000 mq. Questo per contrastare l’uso dilagante di società immobiliari in verità inesistenti che mettono al riparo dalla tassazione i propri immobili e il proprio capitale.
    Contrasto all’utilizzo delle cosiddette “scatole cinesi” che rendono di fatto irrintracciabili i proprietari di una determinata società. Inasprimento fiscale per le società che utilizzano questo schema.

    "Emendamento garat"
    Qualche piccolo suggerimento.
    Circa l'IRPEF: suggerisco di ridurre gli scaglioni. Semplifichiamo, insomma.
    -Uno scaglione no-tax area
    -Uno scaglione al 23%
    -Uno scaglione al 30%
    -Inoltre suggerirei anche di tener presente del nucleo familiare del cittadino. Mi spiego: un conto è tassare un uomo singol che ha un reddito di 2000 euro mensili, un conto è tassare un uomo con figli e moglie a carico.
    -Circa l'IVA: la proposta io l'ho fatta parecchie volte: via l'IVA da determinati prodotti. Alcuni beni, quelli di largo consumo, vanno detassati. Alimentari, sanitari, scolastici, solo per fare alcuni esempi.

    -Ancora: tassa negativa sull'inquinamento.

    -Infine posterò a breve una proposta di piano per la PMI e per il meridione.
    1) Tassa sull'inquinamento
    2) Tassa sulle rendite finanziarie
    - riduzione stipendio Parlamentari (a livello europeo)
    - tetto massimo agli stipendi dei più alti dirigenti della PA
    - Eliminazione totale o parziale dei finanziamenti ai giornali
    - fissazione di un limite massimo alle consulenze esterne della PA
    - limitazione dell'uso delle auto (e dei mezzi) blu

    Liberalizzazioni (proposta franc)

    a) semiprivatizzazione della Rai. Esiste un progetto di legge, non ricordo se votato.
    b) liberalizzazioni. Tassisti, farmacie, libere professioni, abolizione degli albi professionali, abolizione del valore legale del titolo di studio e di alcuni servizi locali (trasporto, solo per citarne uno. Abbiamo l'esempio della gestione romana del signor alemanno per capire come certa politica gestisce quel servizio)
    c) detassazioni. Meno pressione fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Meno pressione fiscale sugli investimenti in ricerca, sicurezza sul posto di lavoro e sul lavoro fisso. Incentivi alle nuove imprese (i primi tre anni i ragazzi che le aprono non devono pagarle). tassa sull'inquinamento.
    d) lavoro. Ste ed io stavamo elaborando delle proposte sul tema. Io purtroppo temo di aver buttato le bozze, ma se non ricordo male le ho passate a ste e a frank, magari loro le hanno ancora. Si tratta di tre temi: sicurezza sul lavoro, lavoro in nero e superamento del precariato.

    Economia (proposta popolare)

    I dati sulle ricadute della crisi sulle imprese italiane sono allarmanti mentre politiche sull'innovazione o comunque di stimolo per far ripartire l'economia sono pressoché assenti. Serve urgentemente un piano che ridia fiato alle aziende e premi in particolare quelle che riassumono il personale e investano nell'innovazione.
    - Eliminazione graduale dell'Irap
    - Per le società di capitale, l’aliquota Ires è azzerata quando gli utili “ordinari” sono re-investiti in azienda.
    - Sgravi fiscali per investimenti imprenditoriali legati alla bioedilizia e all'ecosostenibilità
    - incentivi per la riduzione della produzione di rifiuti, per il riciclo e per una efficace gestione del ciclo integrato dei rifiuti; riduzione delle aliquote Iva per i beni ad elevata efficienza energetica
    - finanziamento agevolato per sostituire caldaie ed elettrodomestici con apparecchiature ad alto rendimento energetico e realizzare interventi per l’efficienza energetica degli edifici, da restituire a rate “in bolletta” con interesse zero ed eventuale quota a fondo perduto (il risparmio energetico “paga” la rata del finanziamento)
    - re-introduzione a regime della detrazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica degli edifici, degli elettrodomestici e dei motori elettrici ed eliminazione del tetto all’utilizzo del credito di imposta per le spese in R&S ed investimenti in tecnologie sostenibili
    - previo coordinamento europeo, applicazione della carbon tax, imposta sul consumo di combustibili fossili, senza sovrapposizione ad altre forme di disincentivazione vigenti (ad es. il “cap & trade”) e finalizzazione del gettito al potenziamento del trasporto pubblico locale
    - vincolo per i bilanci comunali all’utilizzo degli introiti da oneri di urbanizzazione e da imposte su nuovi immobili per finalità proprie e non per sostituire entrate correnti

    Ps: lascio aperta la discussione sul nucleare. personalmente non sono per il no ideologico


    Bioetica. Testamento biologico (proposta popolare)

    Per il testamento biologico ho pensato a questi punti che potrebbe migliorare la legge Calabrò, che in sostanza non dà alcuna facoltà al paziente di decidere sul trattamento. Il principio dell'autodeterminazione deve essere bilanciato a quello del rispetto per la vita, perciò riteniamo che le DAT possano essere sottoscritte in vista dell'incapacità di manifestare il consenso informato al trattamento terapeutico e non semplicemente di uno stato vegetativo. Crediamo che nessuna legge, per quanto minuziosamente venga fatta nel rispetto dell'etica e della persona, non possa essere perfetta e adeguata a una circostanza così decisiva; è nostro obiettivo riportare tutte le decisioni sul fine vita nell’ambito della alleanza terapeutica (pazienti, medici, familiari ed eventuali fiduciari), escludendo la possibilità della interruzione di qualsivoglia trattamento ordinario e proporzionato in mancanza delle dat e dunque escludendo che possano essere i giudici a ricostruire volontà presunte, intenzioni implicite, ecc…
    Ammesso che la decisione dei giudici andava a sostituirsi alla legge per quanto riguarda il caso Englaro, con la morte della ragazza senza che quest'ultima avesse lasciato delle dichiarazioni attendibili e riscontrabili, c'è anche un deficit politico da valutare e una legge equilibrata tra l'autodeterminazione e la salvaguardia del valore della vita. Ci pare necessaria una legge, che nella sua necessaria imperfezione, venga discussa in questo senso. Le casistiche dei pazienti in stato vegetativo sono diverse, ognuna ha il suo caso particolare, perciò ogni trattamento và valutato caso per caso. il sondino nasogastrico che consentono alimentazione ed idratazione è il nodo scottante del problema: è mezzo artificiale o naturale? Devono rientrare nelle dichiarazioni del paziente? Esse sono vincolanti per il medico curante? Io penso di si e trovo positiva la proposta di Della Loggia, che metterebbe nella proposta la possibilità per il paziente di "assumere" un fiduciario, che (tocchiamoci le bocce) una volta constatato lo stato vegetativo del paziente, farà di tutto perchè le sue volontà siano rispettate.
    Siamo consapevoli della differenza tra il "lasciarsi morire" e l'eutanasia, una vera e propria legalizzazione del suicidio e della distorta cultura della morte.
    Ultima modifica di Popolare; 26-02-11 alle 16:10
    Antifascista, cattolico-democratico, contrario al principio "destro" di "limite e conservazione" e sostenitore del principio di "non appagamento", dunque, di centrosinistra!

  6. #136
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    Citazione Originariamente Scritto da Popolare Visualizza Messaggio
    [d) lavoro. Ste ed io stavamo elaborando delle proposte sul tema. Io purtroppo temo di aver buttato le bozze, ma se non ricordo male le ho passate a ste e a frank, magari loro le hanno ancora. Si tratta di tre temi: sicurezza sul lavoro, lavoro in nero e superamento del precariato.
    Allora dato che non ritrovo le bozze e comunque non abbiamo molto tempo per proposte dettagliate

    credo che a questo punto per quanto mi riguarda si possa scrivere questo :

    d)
    -Inasprire le pene per la mancata sicurezza sul Lavoro,migliorare il sistema dei controlli e delle ispezioni,istituzione di un Tavolo per la Sicurezza formato da Imprenditori e Confindustria,Ministero del Lavoro,Sindacati e Ispettori del Lavoro,garantire incentivi fiscali per i datori di lavoro che rispettano le regole
    -Riforma del Mercato del Lavoro,superamento del Precariato,Modifica radicale della Legge Biagi,valorizzare l'Apprendistato,puntare ad una flessibilità virtuosa agganciata ad un sistema di ammortizzatori sociali universali che abbia l'obiettivo del lavoro stabile,sicuro e ben retribuito

    per le proposte dettagliate con gli articoli possiamo lavorarci direttamente in Senato no ? altrimenti ci mettiamo troppo tempo

    Mi sembra un ottimo documento,ora apro l'Assemblea e posto tutto il materiale :giagia:
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  7. #137
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    Predefinito Rif: 3d sulle Riforme (Associazione A Sinistra)

    ottimo documento!

 

 
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