Nel 2019 la vera sfida politica decisiva saranno le elezioni comunali di Perugia in cui il centrodestra cercherà di riconfermare la vittoria a sorpresa ottenuta da Romizi 4 anni fa al ballottaggio (al primo turno Romizi era arrivato molto indietro rispetto al PD) ed il centrosinistra (e il PD in particolare) si giocherà il tutto per tutto cercando una rivincita dopo le sconfitte di Todi, Terni, Spoleto e Umbertide degli ultimi due anni.
Il sindaco Romizi ha ovviamente riconfermato da tempo la sua ricandidatura ma deve affrontare un problema politico: 4 anni fa la Lega a Perugia era inesistente (e infatti in consiglio comunale non è rappresentata) e il partito leader del centrodestra era Forza Italia (da cui proviene lo stesso Andrea Romizi) mentre ora i rapporti sono totalmente invertiti in tutta l’Umbria con la Lega che è diventato il primo partito del centrodestra al punto che in tutte le ultime comunali del 2018 la Lega ha sempre imposto agli alleati il suo candidato sindaco.
La lega a Perugia è comunque disponibile ad appoggiare la ricandidatura di Andrea Romizi ma chiede pesanti condizioni (ovvero pretende la “parte del leone” nella nuova giunta comunale)e Romizi non puo’ d’altra parte fare a meno della lega.
Nel centrosinistra però al momento non è ancora stato scelto il candidato sindaco anche se nel frattempo si punta a superare l’isolamento del PD perugino(che si verificò 4 anni fa) sia verso la sinistra radicale che verso le liste civiche centriste (ad esempio la lista “Anima civica”) cercando di mettere insieme una ampia “coalizione allargata anti Romizi” . Al momento però solo la sinistra pare disposta ad un accordo con il PD .
I grillini a loro volta si preparano per una corsa in solitaria ma ancora non hanno scelto il candidato sindaco.