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    Predefinito San Gennaro, il Princiipe Carlo, la tradizione e la nostra storia

    Anche quest'anno si è ripetuto il miracolo di San Gennaro con un ospite straordinario: il Principe Carlo con tutta la sua famiglia.



    Il Principe e la principessa poi hanno passeggiato per le vie di Napoli ed hanno pure danzato la nostra musica tradizionale in mezzo alla gente.
    Questo è stato un gesto importante e commovente di comunanza identitaria tra la famiglia Borbone e il popolo napoletano. E ciò anche alla luce del fatto che, pure essendo io convintamente repubblicano, ritengo comunque necessaria la figura di un principe eriditario per la fase provvisoria e transitoria del passaggio verso l'indipendenza delle Due Sicilie



    Pur riconoscendo dunque la fondamentale importanza della famiglia reale, ritengo comunque doveroso sempre sottolineare che l'identità culturale delle Due Sicilie non si esaurisce solo con la pur fondamentale esperienza borbonica o con la sola esperienza religiosa cattolica romana.
    Molto più importante infatti ai fini della nostra collocazione geostrategica è invece la sempre viva (specie nelle calabrie e nelle puglie) tradizione religiosa greco-ortodossa del mondo bizantino che ci lega ai nostri fratelli greci e russi - tradizione che dovremmo approfondire sempre di più anche in considerazione delle derive cosiddette "moderniste" in atto attualmente nella chiesa cattolica-romana, derive che come popolo sentiamo estranee.



    Nemmeno bisogna dimenticare la nostra grande tradizione filosofica greca - che possiamo riassumere con il concetto di "logos" - che rappresenta in assoluto l'apporto più alto dato dalla nostra terra alla civilizzazione dell'intera umanità e che rimanda, dal punto di vista politico, alla res-pubblica e alla democrazia e, dal punto di vista religioso, al neo-paganesimo e al politeismo - concetti nati ed elaborati nella nostra terra e che sono stati regalati all'umanità intera.



    Quindi una grande varietà di tradizioni che fanno della nostra terra uno scrigno prezioso unico al mondo e di cui San Gennaro, la Chiesa Cattolica e la casa reale Borbone hanno un ruolo importante e decisivo ma non quindi esclusivo.
    Ultima modifica di uqbar; 20-09-16 alle 13:45

  2. #2
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    Lightbulb Re: San Gennaro, il Principe Carlo, la tradizione e la nostra storia

    19 SETTEMBRE 2017: Nostra Signora di La Salette (anniversario dell’apparizione della Madonna avvenuta a La Salette il 19 settembre 1846), SAN GENNARO, VESCOVO, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI…



    Guéranger, L'anno liturgico - San Gennaro, Vescovo e Martire, e i suoi Compagni Martiri
    http://www.unavoce-ve.it/pg-19set.htm
    “19 SETTEMBRE: SAN GENNARO, VESCOVO E MARTIRE, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI.”




    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/




    https://forum.termometropolitico.it/...del-forum.html
    "19 settembre - S. Gennaro, vescovo e martire"
    https://forum.termometropolitico.it/...martiri-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...l#post16564350
    "19 settembre - Nostra Signora di La Salette"
    https://forum.termometropolitico.it/...salette-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...l#post16564320



    San Gennaro - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/5103-2/
    “19 settembre, San Gennaro, Vescovo e Martire.

    ” A Pozzuoli, in Campania, i santi Martiri Gennaro, Vescovo della città di Benevento, Festo suo Diacono, e Desiderio Lettore; Sosio, Diacono della Chiesa di Miseno; Procolo, Diacono di Pozzuoli; Eutichio ed Acuzio. Tutti questi, dopo le catene ed il carcere, furono decapitati sotto il Principe Diocleziano. Il corpo di san Gennaro fu portato a Napoli ed onorevolmente sepolto nella chiesa, dove pure si conserva ancora in una ampolla di vetro il sangue del beatissimo Martire, che, posto in presenza della sua testa, si vede liquefarsi e bollire, come se fosse sparso di fresco”.
    O martire invitto e mio potente avvocato san Gennaro, io umile vostro servo mi prostro innanzi a voi, e ringrazio la Santissima Trinità della gloria che vi ha elargita nel Cielo, e della potenza che vi comunica sulla terra a pro di quelli che a Voi ricorrono. Mi compiaccio soprattutto per quel miracolo strepitoso che dopo tanti secoli si rinnova nel vostro sangue, già versato per amore di Gesù, e per tale singolare privilegio vi prego di soccorrermi in ogni mia bisogna e specialmente nelle tribolazioni che adesso mi straziano il cuore. Così sia.”







    https://www.radiospada.org
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “19 SETTEMBRE 2017: SAN GENNARO, VESCOVO, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI.”




    “Era il 19 settembre 1870.
    Le truppe italiane avevano completato l’investimento della città eterna, e l’ultimo atto del dramma cominciato nel 1859 stava per recitarsi; il sacrifizio stava per consumarsi. Sempre fedeli alla nostra divisa, noi speravamo contro ogni speranza, domandavamo a Dio un miracolo! Io aveva ricevuto il comando alla porta di S. Giovanni in Laterano, quando fui avvertito che il Santo Padre entrava alla Scala Santa.Non esagero: sembravami che intorno alla fronte del nostro augusto Pontefice risplendesse l’aureola dei Santi e dei Martiri. Ognuno aveva coscienza che stesse per compiersi alcun che di straordinario. Giunto all’ultimo gradino dopo essersi curvato a baciare la Croce che segna la traccia del Sangue del Salvatore, il Santo Padre, levando le braccia come Mosè alla vista della terra di Canaan, rivolse questa preghiera al Dio degli eserciti: «O tu, gran Dio, mio Salvatore, tu di cui io sono il servo dei servi, tu di cui io sono l’umile rappresentante, ti supplico, per questo prezioso Sangue, caduto al tuo divin Figlio in questi luoghi stessi, e del quale io sono il supremo dispensatore; ti supplico, pei tormenti, pel supplizio del tuo divin Figlio che salì volontariamente questa scala di obbrobrio, per offrirsi in olocausto dinanzi a Cesare, dinanzi a quel popolo che lo insultava e pel quale andava a morire sopra una croce infame , oh! ti prego, abbi pietà del tuo popolo e della tua Chiesa, tua diletta figlia. Sospendi il tuo corruccio, la tua giusta ira. Non permettere a mani infami di venire a contaminare la tua dimora. Perdona al mio popolo, che è tuo, che ha fatta rossa del suo sangue questa terra benedetta. E se una vittima si richiede, o mio Dio! prendi il tuo indegno servo, il tuo indegno rappresentante! Pietà, mio Dio! pietà, te ne prego; mi checché avvenga, sia fatta la tua santa volontà!». Noi tutti piangevamo. Mai più non assisterò ad una scena tanto sublime e straziante ad un tempo. Aspettai il Santo Padre sulla porta, e, avendo fatto schierare i miei in ordine di battaglia, pregai il Pontefice di benedirci... Le donne del popolo gli afferravano le mani, sì avvinghiavano alla sua sottana, gridando: «Coraggio, Santo Padre coraggio!» (Da: Pio IX ad Imola e Roma. Memorie inedite di Francesco Minocchieri, pubblicate ed illustrate a cura di Antomaria Bonetti, Napoli 1892, Stab. Tip. Librario di A. & Salv. Festa, pagg.178-185).”






    “Il 19 settembre 1846, circa alle tre del pomeriggio, su una montagna vicina al villaggio di La Salette (Diocesi di Grenoble), la Vergine Santissima si degnava apparire a Mélanie Calvat e Maximin Giraud.”









    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    “19 Septembre : Saint Janvier, Évêque et Martyr († 305).”
    “19 Septembre 1846 : apparitions de La Salette (France).”



    Litanies de Notre-Dame de la Salette
    http://ddata.over-blog.com/xxxyyy/0/...la-Salette.PDF







    Don Francesco Ricossa dell’IMBC per parecchi anni ha dibattuto a lungo (sostenendo che tale “segreto” è spurio e mai è stato approvato dalla Chiesa, anzi ne è stata proibita all’epoca la diffusione) con don Francesco Maria Paladino, don Xavier Grossin ed altri sacerdoti e laici sedevacantisti radicali (i quali invece sostengono, al contrario, che esso è veritiero e che certa cautela era motivata solo dall’intento di evitare allarmismi e catastrofismi, cioè in maniera strumentale, per cui ritengono lecito fare uso anche di quelle profezie a conferma delle proprie posizioni dottrinarie) sulla questione molto controversa legata al c.d. segreto di La Salette…
    Certamente tuttora la questione non è chiara, è difficile esprimere un giudizio definitivo e penso che si debba essere prudenti sulle varie rivelazioni private; anche se effettivamente, a giudicare dalla situazione nella Chiesa dal CV2 in poi, verrebbe da considerare perlomeno verosimile il c.d. segreto di La Salette dando ragione ad Arai Daniele e ai sacerdoti sedevacantisti radicali sopra citati…Riporto comunque – poiché la cautela è in ogni caso d’obbligo - quanto scritto da Pietro Ferrari, che ha ben sintetizzato la diatriba, sulla sua pagina "facebook" e da Don Francesco Ricossa sulla rivista "Sodalitium":





    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    "Pietro Ferrari
    11 settembre. Spesso la lettura delle cose passate risente delle emergenze del presente e quindi si tende ad interprerarle ai problemi di oggi. Se la Chiesa proibì tutti i modi di diffusione di quello che è conosciuto come il mistero apocalittico di La Salette ("Roma perderà la fede e diverrà sede dell' anticristo") è solo perché ai tempi di Cavour sarebbe stato strumentalizzato dagli anticlericali liberali o perché è stato giudicato in se stesso come non autentico? I pareri sono discordi e riassunti in un bel confronto tra Don Ricossa e Don Paladino in appendice al libro su questo mistero mariano edito da Salpan."



    "Pietro Ferrari. 11 settembre. A mio avviso la mariologia apocalittica è da considerarsi come congetturale fino a quando la Chiesa non si pronuncerà in modo chiaro. Un errore per eccesso è il carismatismo ma quello per difetto è la minimizzazione. Pietro Ferrari.”



    Pietro Ferrari si riferisce a questo libro: "La Madonna de La Salette ovvero il SEGRETO SCOMODO" di Salvatore Panzica, edito appunto da "Salpan":


    Salpan.org
    http://www.salpan.org/Index2.htm








    http://www.a-c-r-f.com/documents/Can...La-Salette.pdf
    “Réfutation la Condamnation par l’abbé Ricossa du Secret de La Salette. DÉFENSE DU SECRET DE LA SALETTE.”



    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/49.pdf
    “(…) APPENDICE: SU ALCUNE PROFEZIE E RIVELAZIONI PRIVATE.

    Il rifiuto del Concilio Vaticano II si fonda sulla fedeltà alla Sacra Scrittura, alla Tradizione e al Magistero della Chiesa, unico interprete autentico e infallibile della Rivelazione. Negli ambienti “tradizionalisti”, però, non si è mancato di appoggiarsi anche (benché non principalmente) su profezie e rivelazioni private che confermerebbero la nostra posizione. In questa breve nota Sodalitium intende occuparsi di due di queste profezie, una delle quali è conosciuta e citata da lungo tempo da tutti i “tradizionalisti” (quale che sia la loro posizione dottrinale), mentre la seconda è stata “scoperta” e diffusa recentemente soprattutto negli ambienti 63 “sedevacantisti”. Intendiamo parlare del Segreto di La Salette e di una Predizione del Beato Padre Francesco su di un grande scisma nella Chiesa e sulla futura tribolazione. In entrambe le profezie vi sono delle espressioni che non possono non impressionare, tenuto conto della situazione attuale della Chiesa. Nel Segreto di La Salette, ad esempio, si legge: “si è spenta la vera fede e la falsa luce rischiara il mondo”, “la Chiesa avrà una crisi orrenda”, “Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo”, “la Chiesa sarà eclissata ed il mondo sarà nella costernazione”. Nella profezia attribuita a san Francesco, invece, si legge: “il potere dei demoni sarà slegato più del solito, la purezza del nostro ordine religioso e degli altri, macchiata, sarà deformata, al punto che pochissimi tra i cristiani obbediranno con cuore sincero e carità perfetta al vero Sommo Pontefice e alla Chiesa Romana. Al momento decisivo di questa tribolazione, qualcuno non canonicamente eletto, elevato al Sommo Pontificato, si sforzerà con ogni mezzo di comunicare a molti il veleno mortale del suo errore. (...) La santità della vita sarà derisa proprio da coloro che la professeranno solo esteriormente, perciò Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore”. Cosa pensare di queste profezie e del loro rapporto con l’attualità?
    I - IL SEGRETO DI LA SALETTE.
    A proposito di La Salette, occorre innanzitutto distinguere tra l’Apparizione stessa, il Segreto, e le interpretazioni del Segreto. In seguito, per portare un giudizio prudente, il cattolico si atterrà al pensiero della Chiesa: “Deposto ogni giudizio proprio, dobbiamo avere l’animo apparecchiato e pronto ad obbedire in tutto alla vera sposa di Cristo nostro Signore, che è la santa Chiesa gerarchica, nostra Madre” (S. Ignazio, Esercizi spirituali, Regole per sentire nella Chiesa, prima regola, n. 353). a) Il fatto dell’Apparizione e il messaggio pubblico Il 19 settembre 1846, la santa Vergine apparve, sulla montagna di La Salette, diocesi di Grenoble, a due pastorelli, Mélanie Mathieu o Calvat (1831-1904), e Maximin Giraud (1835-1875). Durante l’apparizione, la santa Vergine, che si mostrava in lacrime, diede ai fanciulli un messaggio da far passare a tutto il suo popolo e, a ciascuno di essi, un segreto. Dopo l’inchiesta canonica, il vescovo del luogo, Mons. de Bruillard, pubblicò una lettera pastorale la quale dichiarava solennemente che: “l’Apparizione della santa Vergine a due pastori (...) porta in sé stessa tutte le caratteristiche della verità, e che i fedeli sono fondati a crederla indubitabile e certa” (il documento, datato 19 settembre 1851, fu reso pubblico solo nel novembre successivo, perché preventivamente sottomesso alla revisione del segretario di stato e prefetto della congregazione dei Riti, card. Lambruschini). Da allora, la sovrannaturalità del fatto è stata ribadita dai successori di Mons. de Bruillard, a cominciare da Mons. Ginoulhiac (con la lettera pastorale del 4 nov. 1854, in seguito alla lettera Aliquot ante menses di Pio IX del 30 agosto dello stesso anno). Già nel 1852 la S.C. dei Riti e la S.C. delle Indulgenze avevano approvato la devozione e il culto liturgico alla Madonna di La Salette; più tardi (1879), con un Breve di Leone XIII e un decreto di Mons. Fava, la chiesa di La Salette fu eretta a Basilica minore, e fu coronata l’immagine della Madonna. I Sommi Pontefici Pio XI (1927), Pio XII (1943, 1944, 1945, 1946), Giovanni XXIII (1961), hanno variamente confermato il culto alla B.V. Maria della Riconciliazione di La Salette. b) Il Segreto. Nel fatto dell’apparizione (approvato dalla Chiesa), è inclusa l’esistenza di due “segreti” confidata ai pastori di La Salette, i quali restarono, però, a lungo... segreti. Solo il 5 luglio 1851 essi furono messi per iscritto dai bambini, e recapitati a Pio IX il 18 luglio successivo. Questi testi sono rimasti inediti. Del “segreto” confidato a Melania vi è però una versione successiva (inedita) del 14 agosto 1853, altre versioni pubblicate a cura dell’abbé Bliard dal 1870 al 1873 (l’ultima pubblicata con l’imprimatur dell’arcivescovo di Napoli, Sisto Riario Sforza) ed infine l’ultima, fatta pubblicare da Melania stessa nel 1879, con l’imprimatur del vescovo di Lecce, Luigi Zola. È quest’ultima versione (che non è identica alle precedenti) che viene comunemente denominata “il segreto di La Salette”. Questa versione è stata ristampata tale quale dall’editore cattolico Societé Saint-Augustin (Paris-Rome-Bruges) nel 1922, col titolo L’Apparition de la T.S. Vierge sur la sainte 64 montagne de La Salette le samedi 19 septembre 1846, con l’imprimatur di Padre Lepidi, Maestro del Sacro Palazzo, del 6 giugno 1922. c) Le interpretazioni del Segreto Il testo di Melania pubblicato nel 1879, suscitò le più vive e disparate reazioni, e le più varie interpretazioni. Di queste, non poche sono state riprovate dalla Chiesa. Così, sono stati messi all’Indice (il 7/6/1901 e il 12/4/1907) due libri dell’abbé Combe, parroco di Diou, e uno del dott. H. Mariavé (pseudonimo del dott. Gremillon) il 12/4 /1916, concernenti il Segreto. Molti sacerdoti divulgatori del Segreto furono colpiti da sanzioni canoniche, e sostennero teorie stravaganti: citiamo ad esempio: il P. Parent (sospeso dal vescovo di Nantes nel 1903), l’abbé Sicard (censurato dal S. Uffizio nel 1910), l’abbé Rigaud (sospeso dal vescovo di Limoges nel 1911), l’abbé Althoffer (interdetto come sostenitore dell’antipapa Michel Collin nel 1960). Ma il più famoso diffusore del Segreto e della Vita di Melania fu lo scrittore Léon Bloy (Celle qui pleure, nel 1908, Vie de Melanie, nel 1912), seguito, in ciò, dal suo figlioccio e discepolo Jacques Maritain. Sui gravissimi errori di Léon Bloy, come pure di altri personaggi che si richiamarono a La Salette, come l’ex-abbé Boullan e la setta dei Mariaviti, si legga il libro di Mons. L. Cristiani, Présence de Satan dans le monde moderne (ed. France-Empire, 1959, pp. 282-296). Da quanto detto non si può dedurre che tutti i sostenitori del Segreto siano stati dei personaggi di dubbia vita e dottrina (basti pensare a Mons. Zola, al can. Annibale Di Francia ecc.), ma solamente che il Segreto si può prestare e si è prestato a cattive interpretazioni. d) Interventi della Chiesa sul Segreto. Tuttavia, la Chiesa si è pronunciata anche sul Segreto stesso, almeno per quel che riguarda la sua divulgazione. Il 14 agosto 1880 (l’anno dopo la pubblicazione del Segreto con l’imprimatur della Curia di Lecce) il card. Caterini, prefetto della S.C. dell’Inquisizione, scriveva al Vescovo di Troyes, Mons. Cortet: “...non ha fatto piacere alla santa Sede che il detto opuscolo sia stato reso pubblico, e che per conseguenza è loro volontà [degli inquisitori] che, dove è stato diffuso, gli esem- plari ne siano, per quanto possibile, ritirati dalle mani dei fedeli”. Il Segreto, però, venne ulteriormente diffuso, con l’aggravante dei commenti di cui sopra; si giunse così al decreto “concernente il cosiddetto Segreto di La Salette” della S.C. del sant’Uffizio del 21 dicembre 1915 (A.A.S. 7 [1915], p. 594): “È venuto a conoscenza di questa Suprema Congregazione che non mancano persone, anche tra i membri del ceto ecclesiastico, che, malgrado le risposte e le decisioni della stessa Sacra Congregazione, continuano - con dei libri, opuscoli e articoli pubblicati in riviste periodiche, sia firmati sia anonimi - a trattare e discutere la questione detta del ‘Segreto di La Salette’, dei suoi diversi testi e delle sue adattazioni ai tempi presenti o ai tempi a venire; e questo non solo senza l’autorizzazione degli Ordinari, ma anche contrariamente alla loro proibizione. Affinché questi abusi, che nuocciono alla vera pietà e che ledono gravemente l’autorità ecclesiastica, siano repressi, la stessa sacra Congregazione ordina a tutti i fedeli, di qualsiasi nazione, di astenersi dal trattare e discutere del soggetto in questione, sotto qualsiasi pretesto o in qualsiasi modo, sia con libri, opuscoli o articoli, firmati o anonimi, o in qualunque altra maniera. Che tutti coloro che trasgrediranno quest’ordine del Sant’Uffizio siano privati, se sacerdoti, di ogni dignità che potessero avere, e colpiti da sospensione dall’Ordinario del luogo, sia per ascoltare le confessioni, sia per celebrare la messa; e se sono laici, che non siano ammessi ai sacramenti se non vengono a resipiscenza. Inoltre, che gli uni e gli altri si sottomettano alle sanzioni portate sia da Leone XIII nella costituzione ‘Officiorum ac munerum’ contro coloro che pubblicano, senza l’autorizzazione regolare dei Superiori, dei libri riguardanti cose religiose, sia da Urbano VIII nel decreto ‘Sanctissimus Dominus Deus noster’, del 13 marzo 1625, contro coloro che diffondono in pubblico, senza il permesso dell’Ordinario, ciò che è presentato come rivelazioni. Per il resto, questo decreto non è contrario alla devozione alla santa Vergine, invocata e conosciuta con il titolo di ‘Riconciliatrice di La Salette’. Dato a Roma, nel Palazzo del Sant’Uffizio, del 21 Dicembre 1915”. Il 7 febbraio 1916, il card. Merry del Val precisava, a nome del Sant’Uffizio, che l’ultima clausola non includeva una approvazione romana della apparizione di La Salette (che rimaneva approvata dall’autorità diocesana, competente nella 65 materia). Malgrado il decreto, la Societé Saint-Augustin (ora Desclée De Brouwer) pubblicò nel 1922, come ho già ricordato, una riedizione del Segreto nella sua edizione di Lecce del 1879; essa si appoggiava sul parere del Padre Lepidi o.p., maestro del Sacro Palazzo (teologo del Papa), che già il 16 dicembre 1912 aveva scritto al Card. Luçon, arciv. di Reims, che “il segreto di La Salette non è stato mai condannato in modo diretto e formale dalle Sacre Congregazioni”. Evidentemente, egli pensava poter mantenere questo giudizio anche dopo il decreto del 1915, concedendo il suo imprimatur. La riedizione del Segreto del 1922, però, sebbene semplice riedizione di quella del 1879, fu messa all’Indice dei libri proibiti con decreto del sant’Uffizio del 9 maggio del 1923. I difensori del Segreto dissero allora che non fu messa all’indice l’edizione pura e semplice del Segreto, ma una edizione con aggiunta di un commento del dott. Mariavé. Si giunge così all’ultimo intervento del Sant’Uffizio dell’8 gennaio 1957, consistente in una lettera del card. Pizzardo al P. Francesco Molinari, procuratore Generale della Congregazione di Missionari di La Salette, che risolve il dubbio: “In merito, mi pregio di comunicarle che questa Suprema ha esaminato e condannato, col citato decreto, l’opuscolo suddetto, edito e diffuso dalla Société Saint-Augustin, anche senza la lettera del dottor Mariavé”. Da quanto sopra si può concludere che il testo del Segreto non è stato approvato dalla Chiesa come l’apparizione del 1846, ma che anzi il Sant’Uffizio ne ha proibito con gravissime pene la diffusione (1915), ne ha proibito il possesso e la lettura (1922) e ne ha condannato il contenuto (1957). Certo, i decreti delle Sacre Congregazioni non sono irreformabili; tuttavia, non sono immuni da colpa coloro che non tengono in verun conto le condanne emanate dalla Sacra Congregazione dell’Indice o da altre congregazioni romane (cf proposizione 8 dei modernisti condannata dal decreto Lamentabili, DS 3408).
    (…) III. PRECISAZIONE E CONCLUSIONE
    Col presente articolo non ho voluto in alcun modo attaccare le persone (molte delle quali venero e stimo con grande sincerità) che, nella lotta attuale contro il modernismo, hanno fatto uso del “Segreto di La Salette” o della “predizione di San Francesco”. Io stesso, per quel che riguarda il “Segreto”, sono tra queste, e profitto dell’occasione per ritrattare quanto scrissi nel n. 12 di Sodalitium, alle pp. 14-17, nella misura in cui tutto ciò è contrario ai decreti succitati della Santa Sede. Anche a supporre che il Segreto pubblicato da Melania nel 1879 fosse, parola per parola, quanto le fu rivelato dalla Vergine, non possiamo valercene come di una prova per sostenere la nostra più che legittima posizione contro il Vaticano II, in quanto il meno che si possa dire è che la Chiesa non lo ha approvato. A questo proposito, ci è di ammonimento quanto, con tanta saggezza e prudenza, scrisse san Tommaso d’Aquino contro quanti volevano dimostrare il Dogma della Trinità coi soli argomenti della ragione naturale: “Se per indurre a credere si portano delle ragioni che non sono cogenti, ci si espone alla derisione di coloro che non credono: perché costoro penseranno che noi ci appoggiamo su tali argomenti per credere” (I, q. 32, a. 1). Per dimostrare pertanto che il Vaticano II si allontana dalla retta dottrina e non può essere stato promulgato dall’autorità della Chiesa sarà bene valersi di argomenti tratti unicamente dalla Rivelazione come è stata interpretata dal magistero della Chiesa, e non di rivelazioni private, tanto più se la Chiesa non le ha mai approvate.”
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/53.pdf
    “Il segreto di La Salette.
    Sodalitium (n. 49 p. 63) ha dedicato al cosiddetto “Segreto di La Salette”
    una nota critica che ha suscitato scalpore e turbamento tra alcuni lettori (ma che forse inizia a scalfire alcuni pregiudizi, come sembra indicarlo la discrezione con la quale la Fraternità – su Fideliter, n. 142, p. 30 – difende ancora il “Segreto”). E ci dobbiamo rallegrare di non essere più soli nella nostra posizione – che è quella della Chiesa – dopo i numeri 134 e 135 del bollettino Notre-Dame de la Sainte-Espérance, ove l’abbé Belmont ha ancora una volta dato dimostrazione del suo attaccamento all’insegnamento della Chiesa e del suo consueto equilibrio prendendo sul tema una posizione che ci sentiamo di condividere pienamente. All’opposto, dobbiamo segnalare con tristezza e stupore l’articolo dell’abbé Xavier Grossin sul medesimo tema, intitolato Seigneur Jésus, défendez l’honneur de NotreDame de la Salette! (La tour de David, n. 8, settembre 2001).
    (…) Ma veniamo al punto – ovvero la condanna del “Segreto” da parte della Chiesa. Secondo La tour de David, innanzitutto, “don Ricossa osa scrivere in Sodalitium: ‘il testo del segreto non è stato approvato dalla Chiesa come lo è stata l’apparizione del 1846; (…)”.
    Siccome poi l’abbé Grossin non ritorna su questo punto, vorremmo sapere quando e come la Chiesa avrebbe approvato il testo del “Segreto” diffuso da Melania… L’abbé Grossin contesta poi il valore di tre documenti da noi citati. Secondo l’abbé Grossin il decreto del Sant’Uffizio del 1915 non vieterebbe – sotto pena di sanzioni – la diffusione del “Segreto” (come ha sostenuto Sodalitium). In effetti, esso vieta di “trattare e discutere la questione detta del ‘Segreto di La Salette’, dei suoi diversi testi e delle sue adattazioni ai tempi presenti e ai tempi futuri”. Notiamo come l’abbé Grossin, dando per certa l’autenticità del Segreto, e applicandolo ai tempi passati, presenti e futuri, incorrerebbe nelle pene prescritte da questo decreto, ovvero, per i sacerdoti, la sospensione dalla Messa e dalle confessioni e la perdita di ogni dignità ecclesiastica (mentre per i laici è previsto il rifiuto dei sacramenti: per non spaventare i suoi lettori, l’abbé Grossin ha prudentemente sorvolato sulle pene previste dalla Chiesa…). Egli sostiene comunque che – secondo il decreto del 1915 – sarebbe ancora lecito diffondere il solo testo del “Segreto” (senza alcun commento, il che lui non fa). Ma l’abbé Grossin dimentica le numerose lettere del Cardinal Caterini – segretario del Sant’Uffizio – durante l’anno 1880, con le quali il Cardinale esprime la volontà della Santa Sede di far ritirare dalle mani del pubblico il testo del Segreto diffuso l’anno prima con l’imprimatur di Mons. Zola. Una di queste lettere fu inviata anche a Mons. Zola stesso. Ma l’abbé Grossin insiste: il testo del “Segreto” non è stato condannato, si può tenere, leggere, diffondere. Tutto ciò è in contrasto con il decreto del Sant’Uffizio del 9 maggio 1923 (a pag. 59 di Sodalitium davamo la data giusta – 1923 – e qualche riga più sotto una data errata – 1922 – per evidente distrazione).
    Secondo l’abbé Grossin, questa condanna “è semplicemente inesistente”. Per sostenere una tale enormità, La tour de David deve riesumare la leggenda – poiché si tratta di una leggenda – diffusa dai difensori del “Segreto”, secondo la quale il S. Uffizio avrebbe condannato e messo all’Indice solo l’opuscolo del 1922 interpolato dal dott. Gremillon (“Mariavé”) e non quello approvato dal Padre Lepidi (un protettore questi – ricordiamolo ancora – del modernista Buonaiuti). Nulla, nel testo del decreto, autorizza una tale interpretazione. Poiché – però – la leggenda era ancora diffusa dai disobbedienti alle leggi ecclesiastiche ancora nel 1957, il Cardinal Pizzardo – in una lettera protocollata e scritta a nome del S. Uffizio – smentiva definitivamente questa ipotesi: “A tale proposito – scrisse il Cardinale – la stessa paternità Vostra [P. Molinari] riferiva che in alcuni ambienti si sosteneva che l’opuscolo denunziato e condannato dal Sant’Uffizio non sarebbe stato esattamente quello edito dalla Societé Saint-Augustin, ma solo quello diffuso, all’insaputa degli editori e dell’Autore, che riporta una lettera del Mariavé in data 2 febbraio 1923”. È quello che sostiene l’abbé Grossin. E come gli risponde il Cardinale (né modernista né liberale) del Sant’Uffizio? “In merito mi pregio comunicarle che questa Suprema ha esaminato e condannato col citato decreto l’opuscolo suddetto, edito e diffuso dalla Societé Saint-Augustin, anche senza la lettera del Dott. Mariavé”. La “grossa menzogna” non è pertanto di don Ricossa, ma di chi sostiene che in questa lettera il Cardinal Pizzardo non dice niente. Chi conosce meglio il pensiero del sant’Uffizio: il Sant’Uffizio stesso oppure l’abbé Grossin? Ma in fondo l’abbé Grossin non ha torto quando scrive che don Ricossa ha mentito affermando che il “Segreto” è stato condannato nel 1957. Infatti lo condanna di già il decreto del 1923. Giudichi il lettore:
    “Condanna dell’opuscolo: ‘L’Apparizione della santa Vergine di La Salette’ .
    DECRETO Mercoledì 9 maggio 1923

    Nell’assemblea generale della Congregazione del Sant’Uffizio, gli Eminentissimi e Reverendissimi Cardinali preposti alla salvaguardia della fede e dei costumi hanno proscritto e condannato l’opuscolo ‘L’apparition de la très Sainte Vierge sur la sainte montagne de la Salette le samedi 19 septembre 1845 – Simple réimpression du texte intégral publié par Mélanie, etc. Societé Saint-Augustin, Paris-Rome-Bruges, 1922’ ordinando a chi di diritto di togliere dalle mani dei fedeli l’opuscolo condannato. Lo stesso giorno Sua Santità Papa Pio XI, nell’udienza ordinaria accordata al Reverendo assessore del Sant’Uffizio, ha approvato la decisione presa dagli Eminentissimi Cardinali. Dato a Roma, dal Palazzo del Sant’Uffizio, il 10 maggio 1923. Luigi Castellano, Notaio del sant’Uffizio”.
    Giudichi il lettore se, in questa messa all’Indice del cosiddetto “Segreto” (nel quale non si fa parola del Mariavé) vi è una vera e propria condanna del “Segreto” oppure se, come scrive l’abbé Grosssin, “il Segreto di La Salette non è mai stato condannato in sé stesso”. Un’ultima, ma non inutile precisazione. L’abbé Grossin, evidentemente poco convinto del fatto che i decreti del 1915 e del 1923 non siano contrari al “Segreto”, avanza – in seconda istanza - l’ipotesi del complotto: “[il decreto del 1915] dovrebbe essere firmato dal Cardinale Segretario del sant’Uffizio e controfirmato da un vescovo assessore, mentre invece è firmato da un semplice notaio: Luigi Castellano, senza alcun titolo”; “il decreto del 10 maggio 1923, sempre firmato dal notaio Castellano (è veramente un caso?) che ‘proscrive e condanna’ l’opuscolo di Montpellier [sic! Il decreto non condanna l’opuscolo di Montpellier – del Gremillon/Mariavé – ma quello approvato dal Lepidi e edito dalla Societé Saint-Augustin]. Un’altra volta ancora si constatano i medesimi vizi di forma dello stesso autore e nessuno protesta”. “Nessuno protesta” perché i vizi di forma esistono solo nella fantasia dell’abbé Grossin… Basta consultare gli Acta Apostolicæ Sedis per rendersi conto che tutti i decreti del Sant’Uffizio sono firmati dal notaio della Sacra Congregazione, ovvero da Mons. Castellano per il periodo che ci interessa! Riproduciamo a fianco una fotografia degli Acta contenente il decreto del 54 1923, un decreto immediatamente precedente (emesso con le medesime formalità) ed il famoso decreto di scomunica dei comunisti, del 1949, anch’esso firmato dal solo notaio. Se il decreto sul “Segreto” ha dei vizi di forma, allora anche quello del 1949 contiene i medesimi vizi: si trattò forse di un bieco complotto di ecclesiastici anticomunisti?
    Segnalo infine ai lettori di Sodalitium che La tour de David pubblica anche il breve testo dei segreti che furono comunicati a Pio IX da Melania e Massimino nel 1851, e che nel 1990 risultavano smarriti negli archivi del S. Uffizio. Se il testo è autentico è certo di particolare interesse. Il lettore si renderà conto da solo delle numerose diversità esistenti tra il testo del 1851 e quello del 1879, messo all’Indice nel 1923. Si renderà conto anche del fatto che gli eventi annunciati non si sono realizzati (almeno nelle date previste). Anche su questo testo del 1851 – tuttavia – i cardinali del Sant’Uffizio avevano grandi perplessità, come lo dimostrano due Il decreto di scomunica dei comunisti del 1949 è anch’esso firmato solo da un Notaio della Sacra Congregazione Originale di due decreti del S. Uffizio, entrambi firmati solo dal Notaio Castellano. Il secondo è il decreto (del 1923) di condanna dell’opuscolo: ‘L’Apparizione della santa Vergine di La Salette’ del 1922 citazioni del Card. Canali [1874-1961], che fu intimo di San Pio X e segretario del card. Merry del Val: “la grande difficoltà contro l’apparizione di La Salette sono i segreti. Bisognerebbe non solo separare i segreti dal fatto dell’apparizione, ma rinnegarli. È il termine utilizzato da sua Eccellenza, che mi parla in francese” (lettera del Padre Jambois al superiore generale dei Missionari di La Salette, 1935. Mons. Canali era assessore del S. Uffizio); “il cardinale mi ha confermato che gli archivi del Sant’Uffizio custodiscono il segreto redatto dai bambini e le sue versioni successive. Ha studiato il segreto. Lo ha studiato nella sua prima versione. Gli sembra che anche questa prima versione non abbia il carattere di autenticità sovrannaturale; contiene cose difficilmente accettabili, e altre che non sono che ‘generali’. Bisogna quindi staccare i segreti dall’apparizione” (lettera del medesimo, 1938; cf Jean Stern, La Salette, Documents authentiques, Cerf, 1990, vol. 3, p. 57, n. 46).
    Ci verrà obbiettato che il parere del cardinale Canali non è quello della Chiesa… Senza dubbio. Ma non vale certo meno di quello dell’abbé Grossin. Don Francesco Ricossa.



    Il prof. Franco Damiani, Piergiorgio Liverani e Don Francesco Ricossa sempre sulla questione molto controversa legata al c.d. segreto di La Salette:


    https://forum.termometropolitico.it/...-di-segni.html
    “(…) Il 19 settembre 1846 la Madonna, a La Salette, annunciava. "La Chiesa avrà una crisi spaventosa, Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo, la Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione"..
    Il padre Malachi Martin, all'epoca segretario del cardinal Bea, ci informa che nel conclave del 1963 dovette tradurre un messaggio destinato al cardinal Siri, il quale conteneva esattamente questa frase:
    "Se voi accettate il pontificato noi faremo delle rappresaglie contro la vostra famiglia".
    Aggiunge che questo messaggio veniva dai cardinali, probabilmente dai cardinali Villot e... In ogni caso era l'espressione del rifiuto della Loggia speciale. Questa Loggia è riservata a Roma ai cardinali in collegamento stretto con il Grande Oriente. Giovanni XXIII e Paolo VI hanno fatto parte della Loggia speciale. Alla domanda: "Giovanni XXIII era massone?", risponde. "Sì, fu iniziato da Vincent Auriol". "Sull'appartenenza di Giovanni XXIII alla Massoneria, tutte le prove sono negli archivi del Vaticano, gelosamente custodite dal cardinal Sodano. Egli stesso avrebbe visto delle foto scattate dal suo autista che mostrano Giovanni XXIII mentre frequenta le logge parigine".
    Riduzione dalla quarta di copertina di "L'Eglise eclypsée" , degli "Amici di Cristo Re", ed. Delacroix, Dinard, 1997. (…) Franco Damiani.”
    “(…) La storiella di Siri & C. che lei mi riferisce è fondata su un "probabilmente", su un "avrebbe" e su voci vecchie e screditate di fonti anticlericali e laiciste prive di qualsiasi documentazione. Quanto alla Madonna della Salette (che ha parlato il 17 settembre del 1846 e non del 1946), come si fa a dar credito ai "melanisti", cioè al movimento dei seguaci di Melania Calvat, una delle due veggenti che purtroppo è nota a molti per il suo fanatismo millenarista e apocalittico e per i testi spuri, apocrifi e di fantasia (il cosiddetto "Segreto di La Salette"), che lei purtroppo ha diffuso creando gran confusioni e polemiche. Tra questi è anche il testo inviatomi, che, come gli altri, mai la Chiesa, neppure negli anni immediatamente seguenti l'apparizione, quando cioè non esistevano le attuali polemiche antiromane dei cosiddetti tradizionalisti o lefebvriani, ha riconosciuto? A che pro? Provi a informarsi presso la Curia di Grenoble. Piergiorgio Liverani.”
    “La data dell'apparizione di La Salette è 19 settembre 1846 (si trattava ovviamente di una mia svista). Il decreto del Sant'Ufficio del 31 dicembre 1915 non commina nessuna censura né sull'opuscolo di Melania né sul Segreto in particolare, né proibisce di possederlo, di leggerlo e di diffonderlo. Esso lascia dunque i cattolici in godimento delle altre autorizzazioni elargite all'opuscolo di Melania dall'imprimatur prima del cardinal Riario Sforza, arcivescovo di Napoli, poi di Mons. Zola, vescovo di Lecce, senza voler contare le approvazioni dei cardinali Ferrieri e Guidi e anche del Papa Leone XIII, il quale non soltanto gradì per due volte l'opuscolo di Melania offertogli dall'autore ma incaricò il signor Amedeo Nicolas, avvocato di Marsiglia, "di redigere una brossura esplicativa dell'intero Segreto perché il pubblico lo possa capire meglio". (...)Franco Damiani .”
    “Caro professore (…) Per quel che riguarda il segreto di La Salette e Malachi Martin (un prete spretato e immorale, pace all'anima sua) sono d'accordo con Liverani. Lei purtroppo ha dato fiducia al testo dell'Eglise eclipsée di don Paladino e del "Delacroix", che è, almeno in alcuni suoi passaggi, un tipico esempio di leggende tradizionaliste. Purtroppo il risultato è quello di screditare le nostre posizioni e di dare ai Liverani di turno la possibilità di avere ragione anche quando hanno torto. Sul "Segreto" ho scritto su "Sodalitium", prima a favore, poi contro. Il meno che si possa dire è che mai tale "segreto" è stato approvato dalla Chiesa. La saluto cordialmente in Cristo. don Francesco Ricossa.”




    IL SEGRETO DE LA SALETTE (5/95)
    http://www.unavox.it/013b.htm
    “Attualità del messaggio della Santa Vergine IL SEGRETO DE LA SALETTE (5/95)
    Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio.

    L'attualità del messaggio loro trasmesso lascia ancora stupiti.
    Da qualche tempo si sente parlare di statuette della Madonna lacrimanti sangue: l'opinione pubblica, cattolica e non, ne è rimasta turbata o stupefatta.
    Indipendentemente da quelle che possono essere le convinzioni personali su queste manifestazioni, esse inducono a riflettere sul significato che sempre nella storia della cristianità siffatte realtà hanno rivestito.
    Lasciando alle legittime autorità ecclesiastiche il giudizio definitivo sui recenti avvenimenti, osserviamo che, già nel secolo scorso, la Santa Vergine, in apparizioni riconosciute autentiche dalla Chiesa, ha affidato a veggenti messaggi e profezie poi puntualmente verificatesi.
    Qui intendiamo parlare della apparizione della Madonna sulla montagna del La Salette, (paesino del Delfinato, poco distante da Corps, sulla strada tra Grenoble e Gap), perché il messaggio della Santa Vergine è insieme molto attuale e poco noto: la sua diffusione, infatti, fu ostacolata a causa del contenuto, in particolare di quella parte che oggi ci riguarda piú da vicino.
    Il 19 settembre 1846 Melania Calvat, assieme a Massimo Giraud, raccontarono di aver ricevuto un messaggio e un segreto durante una apparizione della Madonna.
    Dal 1860 Melania, poi entrata in religione con il nome di Maria della Croce - Vittima di Gesú, procedette a diverse redazioni del suo segreto, finché ne venne dichiarata autentica una, pubblicata nel 1879 con l'imprimatur del Vescovo di Lecce, mentre l'autorità ecclesiastica francese per qualche tempo non volle concedere il riconoscimento ecclesiastico. Il racconto della apparizione della Madonna a La Salette, (dove oggi sorge un grandioso santuario, meta di una importante processione il 19 settembre di ogni anno), si può considerare, per i nostri scopi, composto essenzialmente di due parti principali.
    Nella prima parte vengono descritti gli avvenimenti che interessarono buona parte dell'Europa di allora, e che si verificarono puntualmente: guerre civili in Francia, (la Comune di Parigi), in Portogallo, (lotte per l'istituzione della repubblica), in Italia, (guerre di Indipendenza); fine del potere temporale dei papi, (breccia di Porta Pia del 1870); carestie; lotte contro la religione, (legge sui frati del governo Cavour, politica ecclesiastica di Gambetta e Ferry in Francia); lassismo morale; decadimento ecclesiastico.
    La seconda parte, (che riportiamo nella sua completezza nelle pagine che seguono affinché ciascuno possa valutare e giudicare in coscienza), è la parte piú discussa del segreto, perché riferentesi alla venuta dell'anticristo ed alla diffusione dell'eresia all'interno stesso della Chiesa.
    Si dice chiaramente nella profezia che Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo.
    Sono parole estremamente gravi, che vanno collegate a quelle che seguono nel messaggio stesso, e cioè alla indefessa sicurezza della vittoria finale del bene sul male, all'invito alla perseveranza nella fede cattolica apostolica romana, all'assistenza continua per gli apostoli degli ultimi tempi.
    La parte di messaggio, che riportiamo, è una traduzione del testo approvato in lingua francese, come riportato nel libro Bénédictions et malédictions, prophéties de la révélation privée di JEAN VAQUIÉ, Dominique Martin Morin Editore, 1987, ISBN 2-85652-094-4, che, a sua volta, fa riferimento a M.CALVAT, L'apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La Salette, Imprimatur: Mgr. Zola, Lecce (Italie), 15 novembre 1879, Rome, 1922 (Societé St-Augustin).
    Il libro può essere richiesto a Diffusion de la pensée française, B.P. 1, F-86190 Chiré-en-Montreuil, Francia, e vale la pena di procurarselo per avere il messaggio completo e altre rivelazioni contenute nella corrispondenza della veggente, rivelazioni che qui non possiamo riprodurre.
    (…) Non intendiamo fornire interpretazioni di un testo legato ad espressioni profetiche ed apocalittiche, pienamente intelleggibile solo al momento della sua realizzazione, e nemmeno intendiamo infoltire la schiera dei millenaristi che, soprattutto in àmbito protestante, indicano scadenze precise per la parusia, ma neppure possiamo non interrogarci sul significato di questo messaggio, forse oggi troppo trascurato dalla Chiesa ufficiale, che collima con l'Apocalisse, dove si parla di martiri che rimarranno fedeli alla parola di Dio e che non avevano adorata la bestia e del príncipe delle tenebre che dovrà essere sciolto per un breve tempo, (Apocalisse, XX, 1-10).
    Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell'Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ).
    Ammonisce l'esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora piú impensata), (Matteo, XXIV, 44). Luc de Pollien.”




    Il libro recentissimo pubblicato da Ranieri Cossettini, signore anziano distinto e squisito che ho l'onore di conoscere personalmente, con breve prefazione di Don Floriano Abrahamowicz che l'ha un po' aiutato in qualche dettaglio; come ho già detto a lui, è interessante per le varie profezie e notizie che raccoglie, tra le quali appunto quelle di La Salette, anche se le fonti citate a volte non sono troppo credibili ed avrebbero dovuto essere meglio vagliate senza esagerare coi toni complottisti o esageratamente apocalittici, così come del resto avrebbero dovuto essere corretti certi errori a livello ortografico ed alcune parti un po' confuse che infatti verranno corrette nella prossima ristampa, comunque ne consiglio la lettura:



    http://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=1633
    “Ranieri Cossettini
    Roma, l’apostasia e l’abominio della desolazione
    Il Vangelo ci chiede di osservare i segni dei tempi e questa raccolta delle più importanti e serie profezie ci aiuta a capire cosa sta succedendo nel mondo. Muniti del lume della Fede, coloro che leggono queste pagine saranno aiutati a vincere l’inganno di una apparenza esteriore di sedicente chiesa.”
    Ranieri Cossettini, Roma, l'apostasia e l'abominio della desolazione, Edizioni Segno, Tavagnacco (Udine) 2017.






    NON POSSUMUS: Messaggio della Madonna a La Salette Rivelazioni di Maria SS riguardanti i nostri tempi...
    NON POSSUMUS: Abominio della desolazione :"Roma diventerà la sede dell?Anticristo"... l?ha detto la Madonna a La Salette. Che i cattolici si sveglino e reagiscano contro questa impostura. Domine, miserere nobis!..

    Abominio della desolazione

    “Abominio della desolazione - EFFEDIEFFE.com”

    «PASSIONE E MORTE» DEL PAPATO COLPITO DAI «PAPI GNOSTICI» « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=16248
    L?ORA DEL COMPLOTTO CONTRO LA SEDE DELLA VERITÀ È NEL «SEGRETO» « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=21899






    Guéranger, L'anno liturgico - San Gennaro, Vescovo e Martire, e i suoi Compagni Martiri
    http://www.unavoce-ve.it/pg-19set.htm
    “19 SETTEMBRE: SAN GENNARO, VESCOVO E MARTIRE, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI.

    La testimonianza.
    Il martire è un testimone del Cristo. Versando il proprio sangue, l'uomo attesta che Dio è il Maestro della vita, afferma la sua fiducia che Dio gli restituirà la vita generosamente sacrificata per suo amore. Verrà il giorno in cui i corpi dei martiri usciranno dalle loro tombe e il sangue che hanno versato circolerà di nuovo nelle membra che hanno sofferto, e agli occhi di tutti esse appariranno gloriose.
    Il sangue di san Gennaro.
    Anche san Gennaro versò il sangue per Cristo, ma il suo sangue continua a rendere testimonianza, a proclamare quanto sarà facile a Dio restituirgli la vita fra gli eletti nell'ultimo giorno.
    Tre volte all'anno, a Napoli si espone il capo del santo Vescovo. Davanti al reliquiario si porta il sangue: una sostanza dura, scura, contenuta in due ampolle di vetro e qualche volta tale sostanza diminuisce o aumenta di volume, senza che la temperatura del momento possa essere causa di tale fatto. Spesso però il sangue si liquefa e pare sia in ebollizione. Gli storici affermano che la reliquia è di autenticità molto dubbia, ma tuttavia il fenomeno non ha mai potuto avere una spiegazione naturale.
    La parola miracolo non è perciò fuori luogo per spiegare la cosa. "Dio, diceva il Card. Schuster, vuole mostrare al suo popolo di Napoli che il sangue del loro grande Patrono è sempre rubicondo e vivo al cospetto del Signore, perché nell'eternità e in Dio non esiste passato, ma tutto è presente e vita a lui dinanzi. Il martirio del glorioso Vescovo protegge continuamente la bella e cara città di Partenope, così ricca in genio dei suoi figli, come i fiori magnifici di santità" (Liber Sacramentorum, VIII, 262).
    VITA. - San Gennaro fu probabilmente vescovo di Benevento ed è ora patrono principale della città di Napoli, che possiede la reliquia del suo capo e quella del suo sangue. Il prete Uranio ci racconta che san Paolino da Nola fu confortato morente dalla visione di san Martino di Tours e di san Gennaro "vescovo e martire, gloria della Chiesa di Napoli". Si tratta di san Gennaro I, morto martire verso l'anno 305 o di san Gennaro II, che sedette nel Concilio di Sardi nel 342-343? La storia non ci dà notizie sulla morte e la leggenda invece ci informa che morì martire, con sei compagni a Pozzuoli.
    Preghiera.
    Santi martiri, e tu soprattutto, o Gennaro, che fosti loro capo per il coraggio e per la dignità del pontificato, la vostra gloria attuale accresce in noi il desiderio del cielo, le lotte da voi sostenute ci animano al combattimento della vita, i vostri miracoli permanenti ci confermano nella fede. Lode e riconoscenza vi dobbiamo in questo giorno di trionfo e noi ne diamo il tributo con la gioia nel cuore.
    Degnatevi estendere fino a noi la protezione di cui vanno fiere le fortunate città, che vivono sotto il vostro potente patrocinio. Difendete le città credenti dagli assalti scatenati dall'inferno e, contro le debolezze sociali, offrite a Cristo Re la fedeltà crescente di coloro, che da vicino o da lontano vi onorano.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 1094-1095.”










    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: San Gennaro, il Princiipe Carlo, la tradizione e la nostra storia

    19 SETTEMBRE 2018: Mercoledi della Quattro Tempora di settembre (digiuno e astinenza: oggi, venerdì e sabato), NOSTRA SIGNORA DI LA SALETTE (anniversario dell’apparizione della Madonna avvenuta in Francia a La Salette il 19 settembre 1846), SAN GENNARO, VESCOVO DI BENEVENTO E MARTIRE, PATRONO PRINCIPALE DELLA CITTÀ E DEL REGNO DI NAPOLI, ED I SUOI COMPAGNI, MARTIRI…




    “19 SETTEMBRE: SAN GENNARO, VESCOVO E MARTIRE, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI.”
    Guéranger, L'anno liturgico - San Gennaro, Vescovo e Martire, e i suoi Compagni Martiri
    http://www.unavoce-ve.it/pg-19set.htm




    San Gennaro - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-gennaro/
    «19 settembre, San Gennaro, Vescovo e Martire.

    “A Pozzuoli, in Campania, i santi Martiri Gennaro, Vescovo della città di Benevento, Festo suo Diacono, e Desiderio Lettore; Sosio, Diacono della Chiesa di Miseno; Procolo, Diacono di Pozzuoli; Eutichio ed Acuzio. Tutti questi, dopo le catene ed il carcere, furono decapitati sotto il Principe Diocleziano. Il corpo di san Gennaro fu portato a Napoli ed onorevolmente sepolto nella chiesa, dove pure si conserva ancora in una ampolla di vetro il sangue del beatissimo Martire, che, posto in presenza della sua testa, si vede liquefarsi e bollire, come se fosse sparso di fresco”.
    O martire invitto e mio potente avvocato san Gennaro, io umile vostro servo mi prostro innanzi a voi, e ringrazio la Santissima Trinità della gloria che vi ha elargita nel Cielo, e della potenza che vi comunica sulla terra a pro di quelli che a Voi ricorrono. Mi compiaccio soprattutto per quel miracolo strepitoso che dopo tanti secoli si rinnova nel vostro sangue, già versato per amore di Gesù, e per tale singolare privilegio vi prego di soccorrermi in ogni mia bisogna e specialmente nelle tribolazioni che adesso mi straziano il cuore. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-200x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    XVII domenica d. Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=3mksL5RX-FQ
    XVII domenica d Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=DxA2PnjagQQ
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»





    Novità libraria: Racconti miracolosi - Centro Studi Giuseppe Federici
    https://www.facebook.com/giuseppe.federici.5?tn-str=*F
    “Processione di San Gennaro a Napoli nel 1952.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...05&oe=5C1856D1








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...si-detail.html
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...73&oe=5C233A08





    "19 settembre 1870, l’ultimo giorno del potere temporale dei Papi."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...24&oe=5C2FF23F






    “Gloriosissimo Patriarca San Giuseppe, gran protettore dei moribondi, Vi prego per i Vostri principali dolori e principali allegrezze che aveste vivendo, che vogliate benignamente difendermi nella mia morte da tutte le insidie del demonio, e confortare l’anima mia in quel periglioso passo, affinché per mezzo Vostro, felicemente io voli da questa temporale vita, all’eterna e beata. Gesù, Maria e Giuseppe siate Voi sempre la mia compagnia.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5C5F95BE







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...2b&oe=5C259388





    “AD I VESPERAS IN FESTO SANCTI JANUARII, EPISCOPI BENEVENTANI ET MARTYRIS AC PRÆCIPUI PATRONI CIVITATIS ET REGNI NEAPOLITANI.
    (Primi Vespri della Festa di San Gennaro, Vescovo Beneventano e Martire e Patrono principale della Città e del Regno di Napoli)
    Duplex I classis cum Octava.
    (Doppio di I classe con Ottava)
    Beatus Januarius * Præsul et Martyr inclytus extinxit impetum ignis, obturavit ora ferarum, et in occisione gladii pro Christo mortuus legitimi certaminis coronam accepit.
    Il beato Gennaro, * Vescovo e Martire inclito, estinse l'impeto del fuoco, chiuse le bocche delle fiere, e morto nell'uccisione di spada per Cristo, ricevette la corona del giusto combattimento.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fa&oe=5C2666F9





    «AVVISO SACRO.
    Domani, 19 Settembre, la Pagina e il Canale Christus vincit saranno in diretta dalla Cattedrale di Napoli per la solenne esposizione delle Ampolle del Sangue di San Gennaro, Patrono della Città e del Regno di Napoli, in attesa della liquefazione dello stesso, e per pregare il Santo di ottenerci da Iddio l'infinita Misericordia.
    Rimanete connessi sempre per la Maggior Gloria di Dio.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d5&oe=5C22C11F





    "NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DI SAN GENNARO, VESCOVO DI BENEVENTO E MARTIRE, PATRONO PRINCIPALE DELLA CITTÀ E DEL REGNO DI NAPOLI.
    (10 - 18 Settembre)


    ℣. Deus, ☩ in adiutorium meum intende.
    ℞. Domine, ad adiuvandum me festina.
    Gloria Patri.

    [℣. Provvedi, ☩ o Dio, al mio soccorso.
    ℞. Signore, affrettati ad aiutarmi.
    Gloria al Padre.]

    I. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo il fervente vostro zelo, e la cura pastorale che esercitaste con tanta premura pei vantaggi spirituali del vostro gregge. Umilmente vi preghiamo, che vogliate ora dal Cielo provvedere ai bisogni di questa nostra Città, come delle nostre case e famiglie.
    Pater, Ave e Gloria.

    II. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo la vostra generosa costanza con la quale confessaste avanti il tiranno Timoteo la santa Fede di Gesù Cristo. Umilmente vi preghiamo d'intercederci costanza e fedeltà per confessare ed osservare la santa legge di Dio.
    Pater, Ave e Gloria.

    III. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo la vostra confidenza in Dio segnandovi col segno della santa Croce, ed entrando in quella accesa fornace, donde ne usciste illeso. Umilmente vi preghiamo che, come Voi per divino aiuto foste liberato da quelle voraci fiamme, così noi siamo liberi da quelle dell'inferno mediante la vostra intercessione.
    Pater, Ave e Gloria.

    IV. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo la vostra eroica sofferenza in sopportare tanti crudeli tormenti. Umilmente vi preghiamo ad ottenerci da Dio sofferenza per tollerare con merito i travagli di questa misera vita.
    Pater, Ave e Gloria.

    V. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo la sublime gloria a cui vi ha innalzato Iddio per i vostri eccelsi meriti. Umilmente vi preghiamo d'intercederci da Lui che, vivendo una santa vita ed imitando le vostre eroiche virtù, possiamo far parte della vostra gloria in Cielo.
    Pater, Ave e Gloria.

    ℣. Ora pro nobis, sancte Januari.
    ℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

    Oremus.
    Deus, qui per beati Januarii Martyris tui atque Pontificis confessionem et sanguinem, admirabili testimonio ac triumpho Ecclesiæ tuæ fidem illustrare dignatus es: quæsumus; ut ejusdem nos fidei consortio et patrocinio munitos, triumphi etiam et gloriæ participes efficias.
    Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum.
    ℞. Amen.

    [℣. Prega per noi, o San Gennaro.
    ℞. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

    Preghiamo.
    Dio, che, con mirabile testimonianza e trionfo, ti sei degnato di illustrare la fede della tua Chiesa per mezzo della confessione e del sangue del beato Gennaro, tuo Martire e Vescovo: ti chiediamo che, possedendo la stessa fede e muniti del suo patrocinio, siamo fatti partecipi del suo trionfo e della sua gloria.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
    ℞. Amen.]"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b5&oe=5C36BF27







    https://www.radiospada.org
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf

    “19, 21 e 22 settembre 2018: Quattro Tempora di settembre ---> digiuno e astinenza.”
    https://www.radiospada.org/2016/09/l...-di-settembre/

    “19 SETTEMBRE 2018: SAN GENNARO, VESCOVO, E I SUOI COMPAGNI, MARTIRI.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a5&oe=5C5FDA94





    “Era il 19 settembre 1870.
    Le truppe italiane avevano completato l’investimento della città eterna, e l’ultimo atto del dramma cominciato nel 1859 stava per recitarsi; il sacrifizio stava per consumarsi. Sempre fedeli alla nostra divisa, noi speravamo contro ogni speranza, domandavamo a Dio un miracolo! Io aveva ricevuto il comando alla porta di S. Giovanni in Laterano, quando fui avvertito che il Santo Padre entrava alla Scala Santa.Non esagero: sembravami che intorno alla fronte del nostro augusto Pontefice risplendesse l’aureola dei Santi e dei Martiri. Ognuno aveva coscienza che stesse per compiersi alcun che di straordinario. Giunto all’ultimo gradino dopo essersi curvato a baciare la Croce che segna la traccia del Sangue del Salvatore, il Santo Padre, levando le braccia come Mosè alla vista della terra di Canaan, rivolse questa preghiera al Dio degli eserciti: «O tu, gran Dio, mio Salvatore, tu di cui io sono il servo dei servi, tu di cui io sono l’umile rappresentante, ti supplico, per questo prezioso Sangue, caduto al tuo divin Figlio in questi luoghi stessi, e del quale io sono il supremo dispensatore; ti supplico, pei tormenti, pel supplizio del tuo divin Figlio che salì volontariamente questa scala di obbrobrio, per offrirsi in olocausto dinanzi a Cesare, dinanzi a quel popolo che lo insultava e pel quale andava a morire sopra una croce infame , oh! ti prego, abbi pietà del tuo popolo e della tua Chiesa, tua diletta figlia. Sospendi il tuo corruccio, la tua giusta ira. Non permettere a mani infami di venire a contaminare la tua dimora. Perdona al mio popolo, che è tuo, che ha fatta rossa del suo sangue questa terra benedetta. E se una vittima si richiede, o mio Dio! prendi il tuo indegno servo, il tuo indegno rappresentante! Pietà, mio Dio! pietà, te ne prego; mi checché avvenga, sia fatta la tua santa volontà!». Noi tutti piangevamo. Mai più non assisterò ad una scena tanto sublime e straziante ad un tempo. Aspettai il Santo Padre sulla porta, e, avendo fatto schierare i miei in ordine di battaglia, pregai il Pontefice di benedirci... Le donne del popolo gli afferravano le mani, sì avvinghiavano alla sua sottana, gridando: «Coraggio, Santo Padre coraggio!» (Da: Pio IX ad Imola e Roma. Memorie inedite di Francesco Minocchieri, pubblicate ed illustrate a cura di Antomaria Bonetti, Napoli 1892, Stab. Tip. Librario di A. & Salv. Festa, pagg.178-185).”

    “Il 19 settembre 1846, circa alle tre del pomeriggio, su una montagna vicina al villaggio di La Salette (Diocesi di Grenoble), la Vergine Santissima si degnava apparire a Mélanie Calvat e Maximin Giraud.”





    https://upload.wikimedia.org/wikiped...La_Salette.jpg






    https://escogitur.files.wordpress.co.../lasalette.gif




    “Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventerà la sede dell'Anticristo (cfr. seconda lettera ai Tessalonicesi 2,4).”



    https://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=1633
    Ranieri Cossettini, Roma, l'apostasia e l’abominio della desolazione, Edizioni Segno, Tavagnacco (Udine) 2017.
    https://www.edizionisegno.it/img.asp...e%2FRoma%2Ejpg


    https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    FATIMA 2017: IL 3º SEGRETO SEMPRE PIÙ CHIARO


    “IL SEGRETO DE LA SALETTE (5/95)
    IL SEGRETO DE LA SALETTE (5/95)
    Attualità del messaggio della Santa Vergine IL SEGRETO DE LA SALETTE (5/95)
    Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio.”


    https://novusordowatch.org/we-had-been-warned/
    "We Had Been Warned: Catholic Prophecies & Predictions of our Dark Times."




    :: Corsia dei Servi :: La Chiesa del Vaticano II è occupata da una loggia massonica
    “(…) Sono convinto che si scoprirà poco a poco che il Vaticano II ha a che fare con una loggia massonica! Né più né meno. Lo si scoprirà, forse, di qui a breve. Verranno pubblicati dei nomi con le appartenenze massoniche, con i gradi di massoneria, con le appartenenze alle logge!...
    Non può essere altrimenti! Eseguono alla perfezione il lavoro delle logge massoniche per non essere, almeno, dei sostenitori delle logge massoniche.
    Non è possibile, non è possibile! E tutto ciò si verifica in ogni settore. Non è possibile che il Papa, ispirato dallo Spirito Santo e sostenuto dallo Spirito Santo per bocca di Nostro Signore Gesù Cristo, possa fare una cosa del genere. In questo, sono d’accordo con voi, non è possibile, è incompatibile.
    (…) in realtà, non è possibile che un Papa possa fare questo! Dunque, non è Papa! Beh, il ragionamento non fa una piega! Il ragionamento non fa una piega! (…)
    A questo proposito, ci sono state delle apparizioni che lo hanno detto, e queste apparizioni sono state riconosciute dalla Santa Sede! Parliamo di Fatima! Parliamo di La Salette! Hanno detto che il demonio sarebbe salito sino al gradino più alto della Chiesa!
    Io non ne so nulla, non so se il gradino più alto si riferisce al Segretario di Stato e si ferma lì, o se va ben oltre e arriva fino al Papa! Io non ne so nulla. Fino a colui che si dice Papa… io non lo so. E voi lo sapete, non è una cosa impossibile. E i teologi hanno studiato il problema. I teologi hanno studiato il problema per sapere se sia una cosa possibile, per esempio, che una papa possa essere eretico, quindi scomunicato, quindi tutti i suoi atti illegittimi e invalidi.
    E se, per ipotesi, - io non so nulla, di nuovo non mi fate dire cose che non dico, io non lo so! – ma alla fine, premesso che lo si scopra, si scoprisse pian pianino la sua appartenenza alla massoneria... Immaginate che il Papa sia stato iscritto ad una loggia massonica prima della sua elezione! Era già scomunicato! Scomunicato, quindi la sua elezione è invalida! Non può essere Papa! E noi avremmo, nel frattempo, un Papa che non è Papa! Sono cose possibili! (…)
    Mons. Marcel Lefebre - Febbraio 1976, traduzione di chiesaepostconcilio.blogspot.it”

    :: Corsia dei Servi :: Il pensiero di Mons. Lefebvre che si evince dalle sue parole, non dalle interpretazioni altrui
    “[…] Perché, ancora una volta, chi è il Papa, se non colui che ci dà i tesori della Tradizione e il tesoro del Deposito della Fede e la vita soprannaturale per mezzo dei sacramenti e del Sacrificio della Messa? […] Se accadesse che il Papa non fosse più il servitore della verità, non sarebbe più Papa. […]
    Mons. Marcel Lefebvre - Omelia nella S. Messa celebrata a Lille, in Francia, il 29 agosto 1976”

    Conferenza di Mons. Marcel Lefebvre, ai seminaristi di Ecône, 8 giugno 1978 - La contro-Chiesa conciliare: contraffazione della Chiesa cattolica

    “Conferenza di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre Fondatore della Fraternità San Pio X ai seminaristi di Ecône 8 giugno 1978
    - estratti -
    La contro-Chiesa conciliare: contraffazione della Chiesa cattolica […]
    Con quale Chiesa abbiamo a che fare? – vorrei sapere – se ho a che fare con la Chiesa cattolica, o se ho a che fare con un’altra Chiesa, con una contro-Chiesa, con una contraffazione della Chiesa.
    Ora, io credo sinceramente che noi abbiamo a che fare con una contraffazione della Chiesa e non con la Chiesa cattolica. Perché? Perché essi non insegnano più la fede cattolica. Essi non difendono più la fede cattolica. Non solo non insegnano più la fede cattolica e non difendono più la fede cattolica, ma insegnano altra cosa, essi immischiano la Chiesa in qualcosa di diverso della Chiesa cattolica.
    Questa non è più la Chiesa cattolica. Costoro sono seduti sulla sede dei loro predecessori, tutti questi cardinali che sono nelle congregazioni e tutti questi segretari che sono in queste congregazioni o alla Segreteria di Stato, sono seduti dov’erano i loro predecessori, ma non continuano il lavoro dei loro predecessori. Essi non hanno più la stessa fede, né la stessa dottrina, né la stessa morale dei loro predecessori. Allora, non è più possibile. E principalmente, il loro grande errore è l’ecumenismo. Essi insegnano un ecumenismo che è contrario alla fede cattolica. […]
    Io penso che si può, che si debba anche credere che la Chiesa è occupata. Essa è occupata da questa contro-Chiesa. Da questa contro-Chiesa che conosciamo bene e che i papi conoscevano perfettamente e che i papi hanno condannato nel corso dei secoli. Fino ad oggi per quattro secoli la Chiesa non ha cessato di condannare questa contro-Chiesa che è nata soprattutto col protestantesimo, che si è sviluppata col protestantesimo e che è all’origine di tutti gli errori moderni, e che ha distrutto ogni filosofia e che ci ha portato a tutti questi errori che conosciamo e che i papi hanno condannato: liberalismo, socialismo, comunismo, modernismo, sillogismo e che so io. E noi ne moriamo. I papi hanno fatto di tutto per condannare tutto questo. Ed ecco che oggi coloro che sono assisi sui seggi di quelli che hanno condannato queste cose, ecco che oggi sono d’accordo praticamente con questo liberalismo e con questo ecumenismo. Ebbene, noi non possiamo accettarlo.
    E più le cose si chiariscono, più noi ci accorgiamo che questo programma che è stato elaborato nelle logge massoniche – tutto questo programma, tutti questi errori sono stati elaborati nelle logge massoniche – ebbene, ci accorgiamo molto lentamente e con precisione sempre più grande che in Vaticano vi è molto semplicemente una loggia massonica. E che oggi, quando ci si trova davanti un segretario di congregazione o un cardinale, che sono seduti sul seggio o negli uffici in cui si trovavano dei santi cardinali, cardinali che avevano la fede cattolica e che difendevano la fede cattolica della Chiesa e che erano uomini di Chiesa, ebbene ci si trova davanti un massone! E allora, siamo forse davanti alla stessa cosa? Eppure richiedono la stessa obbedienza.
    Certo, una volta ci si chiedeva di obbedire alla fede, ci si faceva fare il giuramento antimodernista, ci si faceva fare la professione di fede, ma oggi, questa gente, quale fede ci chiede di professare? Non è più la stessa. Ma ecco che si chiede sempre: obbedienza, obbedienza, obbedienza! Ah! Sì, ma anche se fosse… Obbedienza alla Chiesa, si! Obbedienza a ciò che la Chiesa ha sempre comandato, sì! Obbedienza alla fede della Chiesa, sì! Ma obbedienza alla Massoneria, no! E questo, voi lo sapete è sicuro!
    Ultimamente, mi hanno portato dei documenti che sembrano del tutto veridici, dei documenti che mostrano della corrispondenza tra Bugnini e il gran maestro della Massoneria su tutta la riforma liturgica; nei quali il gran maestro della Massoneria chiede a Bugnini di applicare la riforma del famoso Rorca, il prete apostata che aveva predetto già tutto ciò che si doveva fare e che aveva già previsto tutto quello che si doveva fare quando il Vaticano sarebbe stato occupato della Massoneria: - Ecco cosa bisogna fare. E allora, adesso il gran maestro della Massoneria chiede a Bugnini di applicarlo!
    […] Noi siamo i più obbedienti alla Chiesa e a tutto ciò che la Chiesa ha sempre insegnato, ha sempre voluto, ma non a degli uomini che lavorano alla distruzione della Chiesa dall’interno della Chiesa. Il nemico è all’interno della Chiesa. Il Papa Pio X l’aveva annunciato. La Salette l’aveva annunciato. Fatima l’ha annunciato. Tutto è stato annunciato in maniera pubblica. Si sapeva che il nemico si sarebbe introdotto all’interno della Chiesa. Ebbene, lo è! Lo è! […]
    noi non vogliamo seguire questi orientamenti massonici dell’ecumenismo e tutti questi nuovi orientamenti che sono stati forgiati nelle logge massoniche. […]
    E’ una loggia massonica che è arrivata a penetrare all’interno del Vaticano e che dirige tutto, e che evidentemente non ci può vedere. E’ chiaro, è evidente. Noi siamo di ostacolo al loro piano, al loro piano di distruzione del sacerdozio, di distruzione della Messa, di distruzione della liturgia. E’ evidente! […]”

    Omelia di Mons. Marcel Lefebvre a Ecône, 30 giugno 1988, Santa Messa per le consacrazioni episcopali
    “Omeliadi S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre Fondatore della Fraternità San Pio X nella Santa Messa per la consacrazione dei quattro nuovi vescovi della Fraternità Ecône, 30 giugno 1988
    (…) E poi conoscete bene le apparizioni de La Salette, in cui la Madonna dice che Roma perderà la Fede, che a Roma vi sarà un’eclisse. Capite cosa questo possa significare da parte della Santissima Vergine. E infine il segreto di Fatima, che è ancora più vicino a noi. Senza dubbio il terzo segreto di Fatima doveva far delle allusioni a queste tenebre che hanno invaso Roma, queste tenebre che invadono il mondo a partire dal concilio. (…)”

    “Mgr LEFEBVRE L'Église est occupée par une loge maçonnique”
    https://www.youtube.com/watch?v=XSuBwJ4xuns
    “Mons. Marcel Lefebvre denunzia l'apostasia di Roma”
    https://www.youtube.com/watch?v=UqGpHKbSNmk




    http://www.cmri.org/ital-index.html

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio, tratta di messaggi subliminali, rock satanico, occultismo, massoneria"
    http://www.centrosangiorgio.com/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.agerecontra.it/
    https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/

    https://militesvirginismariae.wordpress.com/



    “Louis-Hubert Remy
    Pour La Salette lire le dossier du Cardinal Lepidi :
    http://www.a-c-r-f.com/documents/R_P...alette_20p.pdf
    http://www.a-c-r-f.com/documents/Can...La-Salette.pdf


    http://ddata.over-blog.com/xxxyyy/0/...la-Salette.PDF
    “«CES PAGES ONT ETE ECRITES POUR LA PURE VERITÉ» L'APPARITION DE LA TRES SAINTE VIERGE SUR LA SAINTE MONTAGNE DE LA SALETTE LE SAMEDI 19 SEPTEMBRE 1846 Simple Réimpression du Texte Intégral publié par Mélanie avec l'Imprimatur de Sa Gr. Mgr SauveurLouis, Comte ZOLA, évêque de Leccè, en 1879, suivi de quelques pièces justificatives. Le Tout Publié avec l'IMPRIMATUR du R. P. A. LEPIDI, O. P., Maître du Sacré-Palais, Assistant Perpétuel de la Congrégation de l'Index, Délivré à Rome le 6 Juin 1922.”


    La Salette : vérités et mensonges, conséquences contemporaines | Le CatholicaPedia Blog

    “(…) L’abbé Paladino, dans sa brochure La Voix n°28/29, mettra en évidence l’opportunisme de l’abbé Ricossa : « D’abord, notre article n’avait pas pour but de démontrer que le Secret avait été approuvé par l’Église, mais seulement de dire que ce Secret illustre la situation actuelle comme l’abbé Ricossa lui-même l’avait écrit à l’époque. Est-il discourtois de remarquer qu’à notre connaissance ce dernier n’adhérait pas à la thèse de Cassiciacum en 1986 tandis qu’en 1999 il en est devenu l’un des principaux défenseurs ? Or, en 1986 l’abbé Ricossa était favorable au Secret et depuis 1999 il y est opposé. On peut légitimement se demander si ce n’est pas l’adoption de la thèse guérardienne qui est la vraie raison de son changement d’attitude. Il est vrai qu’il s’est déjà défendu de cette accusation mais on ne peut nier que le Secret de la Salette ne s’accorde pas vraiment avec la thèse de Cassiciacum.» (…)”


    https://i0.wp.com/wordpress.catholic.../442.jpg?w=600








    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “19 Septembre 1846 : apparitions de La Salette (France).”
    19 septembre : Saint Janvier, Évêque et Martyr (? 305) :: Ligue Saint Amédée
    “19 Septembre : Saint Janvier, Évêque et Martyr († 305).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_janvier.jpg







    Sancte Januari, ora pro nobis!!!
    NOSTRA SIGNORA DI LA SALETTE , PREGATE PER NOI!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #4
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    Predefinito Re: San Gennaro, il Princiipe Carlo, la tradizione e la nostra storia

    ^te quann'è che torni a esse' neopagano o quello che cazzo è

 

 

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