Parole che non sembravano riferite in particolare a Roma, ma il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio lo ha visto come un atto di accusa anche all’attuale governo italiano: “ “Non solo non si devono permettere – ha proseguito il ministro – ma questo dimostra come queste siano persone totalmente scollegate dalla realtà: questo è il governo che ha il più alto consenso in Europa, e veniamo trattati così da commissari europei, da una Commissione, che probabilmente tra 6-8 mesi non esisterà più, perché i cittadini alle prossime elezioni europee manderanno a casa una buona parte dell’establishment”. In precedenza aveva protestato anche Gabriele Lanzi, senatore del M5s: “E’ palese come questi burocrati vogliano mantenere il giogo intorno al nostro Paese bloccando manovre espansive e di crescita”.