Potere di acquisto:
2014 +0,4
2015 +1,3
2016 +1,2
2017 +0,5
Consumi famiglie:
2014 +0,6
2015 +2,1
2016 +1,5
2017 +0,5
https://www.istat.it/it/files//2018/...neSett2018.pdf
https://www.istat.it/it/files//2016/...-2013_2015.pdf
Potere di acquisto:
2014 +0,4
2015 +1,3
2016 +1,2
2017 +0,5
Consumi famiglie:
2014 +0,6
2015 +2,1
2016 +1,5
2017 +0,5
https://www.istat.it/it/files//2018/...neSett2018.pdf
https://www.istat.it/it/files//2016/...-2013_2015.pdf
La ripresa economica dà una spinta molto debole alla crescita dei consumi degli italiani. Ieri l’Istat ha comunicato i dati relativi al 2017 da cui risulta che la spesa media mensile delle famiglie in valori correnti è stata pari a 2.564 euro, in aumento dell’1,6% rispetto al 2016, e del 3,8% nei confronti del 2013, anno in cui si è registrato il punto di minimo nei consumi. Sebbene questi dati confermino una tendenza di crescita per il quarto anno consecutivo, la spesa media mensile familiare rimane comunque al di sotto dei 2.640 euro registrati nel 2011, punto di massimo al quale sono seguiti due anni di forte contrazione (-6,4% in totale).
Ma il dato più allarmante, osserva una nota dell’Istat è che «considerando la ripresa della dinamica inflazionistica (+1,2% nel 2017 rispetto al -0,1% del 2016, quando la spesa media mensile era salita dell’1,0%), l’incremento di spesa in termini reali subisce un rallentamento». Particolarmente penalizzate da questa dinamica di consumi al rallentatore sono le famiglie a basso reddito. I dati indicano che la spesa media mensile del decimo di famiglie che spende meno è scesa del 5% lo scorso anno mentre quella del decimo che spende di più è aumentata del 4,3%.
C’è poi da rilevare una forte eterogeneità territoriale nei modelli e nelle possibilità di consumo. Nelle regioni di Nord-Ovest le famiglie spendono mediamente 2.875 euro al mese, quasi 900 euro in più che nelle Isole (1.983 euro). La spesa media è invece di 2.844 euro nell’area del Nord-est, di 2.679 euro al Centro e di 2.071 euro al Sud.
Tra i segmenti socio-economici che registrano gli incrementi maggiori di spesa ci sono le famiglie di imprenditori e liberi professionisti i cui consumi crescono del 12,4%.
Fonte: CORRIERE DELLA SERA
Pensa che sono in tanti ad aver accusato
I governi dal 2014 di far poca austeritā.
Ed hanno tirato cosī la volata al governo populista anche frenando alcune iniziative piū espansive.
Ora i consumi cresceranno a doppia cifra
Tra i segmenti socio-economici che registrano gli incrementi maggiori di spesa ci sono le famiglie di imprenditori e liberi professionisti i cui consumi crescono del 12,4%.
???????????
sarebbe utile accertare se anche il gettito da queste categorie è aumentato
su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
se l'europa non cambia sistema conviene andarsene...altrimenti ci ridurrà come e peggio della grecia.
Pare che in Italia ci siano 5 milioni di poveri e ciò scandalizza i 5 stelle.
Ma i poveri sono aumentati solo in quanto è aumentata l'immigrazione.
Qual'è la soluzione dei 5 stelle? Prendere i voti perché ci sono 5 milioni di poveri, tacere sul fatto che oltre 1,5 milioni di questi 5 milioni di poveri sono stranieri e poi proporre un reddito di cittadinanza ( per via dei 5 milioni di poveri ) ma escludendo gli stranieri (tutto deve essere partito dai suggerimenti dell'esperto comunicatore Casalino).
A me sembra propaganda in quanto sarebbe anticostituzionale ed anche la Corte di giustizia Europea boccerebbe la proposta ( e gli Italiani che sono in giro per il mondo poi chi li tutela)?
E tutto andrebbe ad aumentare il debito dopo che il tesoro dovrà far fronte alle varie bocciature delle diverse Corti.
Insegnate i piddini ad interpretare dati economici complessi, per favore
Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!