Il fiscal compact prevedeva una riduzione di 0,6 fino a 0,3/0,4 dai 0,9 del 2018.
Grazie alla flessibilità nei conti pubblici Tria aveva ottenuto di ridurre il deficit strutturale solo di 0,1, quindi da 0,9 a 0,8.
Il def prevede che il deficit strutturale rimanga all'1,7% anche nel 2020 e 2021.
Il deficit strutturale è quel deficit calcolato al netto del ciclo economico e delle una tantum.
Deficit strutturale sceso dall'1,1 del 2017 allo 0,9 del 2018.
Il deficit pubblico invece era in calo da 10 anni. Dal 5,5 del 2009 si era arrivati al 3% del 2014 e poi scendendo gradualmente fino all'1,8% del 2018.
Adesso si risale al 2,4% nel 2019 (ottenuto con un dato del pil, 1,5, dato che peraltro tutti giudicano farlocco) in un periodo di crescita internazionale (anche se in rallentamento).
Il ciclo economico favorevole (anche se in rallentamento) non giustificherebbe quindi l'aumento del deficit pubblico (quindi il deficit si aumenta solo per marchette elettorali delle elezioni europee).
Ciò va contro la Costituzione ed anche contro gli impegni presi con il fiscal compact.
Per rispettare le regole e tranquillizzare i mercati basterebbe fare un deficit pubblico del 2,2% nel 2019 (dall'1,8 del 2018), ma solo una tantum con maggiori investimenti pubblici e maggiori sussidi alla povertà; riducendo nel contempo il deficit strutturale di 0,1 fino a 0,8.
http://www.mef.gov.it/inevidenza/doc...NADEF_2018.pdf