Bravo, è così. Anche empiricamente le persone poco addentro (come me) possono rendersene conto: lo spread varia giorno per giorno, minuto per minuto, ma le aste sono a cadenza fissa e non certo quotidiana (mi pare due volte l'anno). Ovvio che chi compra i BTP non aspetta certo la scadenza e li rivende immediatamente sul secondario, andando a concretizzare lo spread.
Il terrorismo della stampa si manifesta quando qualcuno preventiva la spesa per interessi sull'onda di una giornata con spread in ascesa. Niente di più "matematicamente" errato.
Prima citavi i BOT con interesse di zero-virgola: grazie, il meccanismo di vendita è completamente diverso. Noi con i BTP ci facciamo gli amici, istituti bancari e di intermediazione, una bella combriccola.
Ps
Oh, mi avete costretto a sfogliare "Macroeconomia" di O. Blanchard, A. Amighini e F. Giavatti (682 pagine )