Originariamente Scritto da
cireno
Sono il primo del corteo che porta il cartello con su scritto “Di Maio sei un pistola” che non è un’offesa o un insulto ma una constatazione. Pistola vuol dire, nel mio dialetto, un tizio un po’ pirlotto, facile da prendere in giro, ma non certo un cattivo. Di Maio è così, e Grillo, che al di là dei vaffanculo, sembra capire poco di gioco giocato, ha sbagliato a sceglierlo come capo dell’armata cri cri cri.
E’ un pistola anche perché senza un minimo di esperienza di lavoro, tantomeno di comando, di organizzazione, di guida, ha accettato di fare quello che dentro di se sapeva di non saper fare, ma siccome è un pistola ha certamente pensato “Dio, anzi san Gennaro, mi darà una mano” San Gennaro ha altri pensieri e Di Maio è lì che ogni tanto tira fuori parole stupide e azioni anche peggiori, risultato di oggi, spread a 328.
Detto ciò però devo dire che, se dovessi votare tra lui e Salvini, certamente non voterei Salvini. Che non è un pistola ma è molto meno onesto e sincero del suo rivale. Rivale, certo, perché nessuno nemmeno dormendo può pensare che quei due siano davvero alleati.
Salvini non mi piace: non mi piace come si muove, come parla, la sua arroganza, la sua volgarità e la mancanza di rispetto per altri che fanno il suo stesso lavoro. Non mi piace cosa e chi rappresenta, non mi piace come ha usato Bossi e come oggi usa Berlusconi da una parte e il pistola dall’altra. Ma soprattutto non mi piace il suo fine, il suo scopo, che è quello di far uscire l’Italia dall’UE per schierarla con Putin Orban e la compagnia dell’Est.
La mia analisi quasi logica vede quindi come avversario il Pistola ma come nemico, acerrimo perché MOLTO pericoloso, Salvini.
E a chi non crede a questo mio giudizio su di lui, quel MOLTO pericoloso, dico solo vedremo: il futuro non lo mangia il lupo, vedremo.