Si tratta di un gambiano di nome Youssef che era fuggito a Foggia.
Secondo la polizia - che lo ha rintracciato e fermato nel ghetto dei migranti sorto accanto al Cara di Borgo Mezzanone - c'era anche lui nello stabile abbandonato di via dei Lucani 22, nel quartiere romano di San Lorenzo, dove il 18 ottobre la 16enne è stata violentata per ore mentre era in stato di incoscienza a causa del mix letale di droga che i pusher africani le avevano somministrato.
"Catturato a Foggia il quarto verme che avrebbe stuprato e portato alla morte Desirée", ha annunciato Matteo Salvini sulle sue pagine social, "Si tratta (guarda caso) di un immigrato clandestino. Per lui, come per gli altri tre, carcere duro e a casa!!! Ringrazio la procura e le forze dell'ordine per la rapidità e l'efficacia".
Secondo il Messaggero, gli agenti lo avevano individuato già nei giorni scorsi vicino a Foggia, ma lui si era "camuffato" per far perdere le sue tracce. Ora è in carcere nel capoluogo pugliese.
Intanto domani mattina il gip Maria Paola Tommaselli interrogherà i senegalesi Mamadou Gara e Brian Minteh e il nigeriano Alinno Chima, tutti in Italia con il permesso di soggiorno scaduto. Se il fermo verrà convalidato, i tre dovranno rispondere di concorso nei reati di omicidio volontario, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
Roma, presa la quarta belva che ha stuprato Desirée Mariottini
Grazie Minniti per i tuoi rimpatri farlocchi, grazie sindachessa di Roma per essertene fregata delle richieste dei tuoi cittadini italiani.