Migrante spaccia, subito libero. E il giudice ordina: "La polizia gli ridia i soldi"

[utente 404]

E la casa no? Ah già.. quelle non hanno ancora imparato a rubarle.

gli stanno per assegnare la tua stando a quel che ho letto

[Second chance]

il giudice ha applicato la Legge, se Salvini vuole realmente fare pulizia, ma non ci credo più di tanto, deve cambiare le leggi vigenti .... ma andrebbe ad intaccare troppi interessi, grandi interessi, quindi non concluderà nulla neppure lui e tutto resterà come prima. almeno fintanto che gli Italiani non voteranno compatti a destra, la vera destra.

Si, al momento sono solo chiacchiere.

[acquazzurra]

Migrante spaccia, subito libero. E il giudice ordina: "La polizia gli ridia i soldi"


Migrante spaccia, subito libero. E il giudice ordina: "La polizia gli ridia i soldi"
Il nigeriano arrestato dopo mesi di indagine. Ma torna subito in libertà. Ira della Municipale e della Lega: "Siamo allibiti"

Claudio Cartaldo - Mar, 06/11/2018 - 16:29
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Ci sono voluti mesi di indagini, mica solo qualche giorno. Però alla fine la polizia municipale di Treviso era riuscita a catturare un richiedente asilo dedito allo spaccio di droga.


Un crimine "infame", come lo ha più volte definito il ministro Salvini. Peccato che la cattura e lo sforzo degli agenti non sia bastato ad assicurare al pusher la permenenza dietro le sbarre. Anzi.

I fatti risalgono a tre giorni di giorni fa, quando i quotidiani locali diffondono la notizia dell'arresto da parte della polizia locale di un 21enne nigeriano richiedente asilo e ospite da due anni nella Caserma Serena di Dosson. La Municipale gli aveva messo gli occhi addosso già a luglio ma solo pochi giorni fa è riuscita a portare a termine l'operazione. Lo hanno visto nel centro storico in bicicletta, lo hanno bloccato e perquisito. Nelle tasche aveva qualcosa come 250 grammi di marijuana e una sorta di libro contabile dove - secondo i vigili - avrebbe tenuto i nominativi di altri stranieri cui forniva le dosi da spacciare. Il resto della droga, però, è stata trovata nella sua stanza alla Caserma Serena. Qui la polizia e la cinofila hanno scoperto altri 230 grammi di droga: in totale fa quasi mezzo chilo di droga. In camera poi è stato rinvenuta anche una carta prepagata, alcuni cellulari e diverse banconote (250 euro).

Tutto bene quel che finisce bene. O forse no. Perché lo spacciatore nigeriano è stato processato per direttissima e condannato dal giudice a due anni di carcere per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Grazie ai benefici di legge, però, è subito stato rimesso in libertà con tanti saluti agli sforzi della Municipale. Non solo. Perché come se non bastasse, la toga ha anche ordinato alla polizia Locale di ridare all'immigrato i soldi, la carta prepagata e i vari cellulari trovati durante la perquisizione.

Il sindaco si è infuriato: "Chiedo rispetto nei confronti delle forze dell'ordine e dei cittadini che ci chiedono sicurezza - Mario Conte - Presenterò al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una relazione dettagliata perché non è possibile buttare all’aria mesi di indagini per la mancanza di certezza della pena. Se viene fermato uno spacciatore con 500 grammi di droga, 250 euro in tasca e cellulari e di fatto risulta nullatenente non è possibile che venga dissequestrato il denaro". E pensare che per la Municipale si tratta dui un grossista dello spaccio e non di un piccolo spacciatore. "Siamo allibiti - dichiara il Comandante Maurizio Tondato, come riporta TrevisoToday - Dopo mesi di pedinamenti, intercettazioni, ricerche sul campo e tante energie profuse, vediamo un importante grossista della droga del trevigiano che probabilmente non viene punito a dovere, dovendo noi come Polizia Locale restituirgli quanto sequestrato in precedenza perché non è certo fosse provente della sua attività di spaccio, nonostante il ragazzo avesse dichiarato di essere nullatenente".

Leggo il nome del sindaco, il nome del comandante della Polizia Locale... ma non quello del giudice.
La privacy per i primi due non vale?

[Jaredd]

il giudice ha applicato la Legge,

non esiste nessuna legge che permette ad uno spacciatore di tornare a casa come niente fosse
certo, senza particolari aggravanti, la pena si ridurrà ai domiciliari, un anno di lavori socialmente utili o minimo libertà vigilata con arresto immediato se il crimine viene reiterato. Ma che uno spacciatore possa, per legge, tornare a casa sua il giorno dopo ed essere di nuovo a spacciare la sera è qualcosa che non esiste nella legislazione italiana.

Sul discorso dei soldi è così: se non l'hanno scoperto in flagranza di reato con quei soldi non possono automaticamente affermare che siano derivati dalla spaccio e non possono sequestrarli. Ma in ogni caso essendoci la multa, oltre che la galera o altre pene meno severe ma che non contemplano di certo la libertà, per lo spaccio; quei soldi non li potrà comunque tenere in tasca.

Ma di giudici incompetenti che se provassero oggi a sostenere gli esami con i quali ottennero il loro titolo (magari con mazzette e favori) fallirebbero miseramente perdendo ogni diritto ad esercitare la professione, ne è pieno il paese e chi conosce la legge sa benissimo che non la applicano, ma si inventano illogiche interpretazioni di leggi e regole che sono chiarissime. Sarebbe ora che un organismo di controllo esaminasse certe sentenze e una volta scoperto che il giudice capisce di legge quanto un muratore capisce di ginecologia, arrestasse il giudice e tutti quelli che a cui ha permesso di continuare a delinquere con delibere contro-legge inventate di sana pianta.

[oloap]

Benefici un corno! Quello di ridargli i soldi, frutto evidente del reato, è stato un abuso del giudice (g minuscola) comunista a tutti i costi, malo-interprete della Legge e del comune sentire. Peccato non poterlo mandare sul Gennargentu o sull'Aspromonte a fare pratica giudiziaria!

[mary ann]

Migrante spaccia, subito libero. E il giudice ordina: "La polizia gli ridia i soldi"


Migrante spaccia, subito libero. E il giudice ordina: "La polizia gli ridia i soldi"
Il nigeriano arrestato dopo mesi di indagine. Ma torna subito in libertà. Ira della Municipale e della Lega: "Siamo allibiti"

Claudio Cartaldo - Mar, 06/11/2018 - 16:29
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Ci sono voluti mesi di indagini, mica solo qualche giorno. Però alla fine la polizia municipale di Treviso era riuscita a catturare un richiedente asilo dedito allo spaccio di droga.


Un crimine "infame", come lo ha più volte definito il ministro Salvini. Peccato che la cattura e lo sforzo degli agenti non sia bastato ad assicurare al pusher la permenenza dietro le sbarre. Anzi.

I fatti risalgono a tre giorni di giorni fa, quando i quotidiani locali diffondono la notizia dell'arresto da parte della polizia locale di un 21enne nigeriano richiedente asilo e ospite da due anni nella Caserma Serena di Dosson. La Municipale gli aveva messo gli occhi addosso già a luglio ma solo pochi giorni fa è riuscita a portare a termine l'operazione. Lo hanno visto nel centro storico in bicicletta, lo hanno bloccato e perquisito. Nelle tasche aveva qualcosa come 250 grammi di marijuana e una sorta di libro contabile dove - secondo i vigili - avrebbe tenuto i nominativi di altri stranieri cui forniva le dosi da spacciare. Il resto della droga, però, è stata trovata nella sua stanza alla Caserma Serena. Qui la polizia e la cinofila hanno scoperto altri 230 grammi di droga: in totale fa quasi mezzo chilo di droga. In camera poi è stato rinvenuta anche una carta prepagata, alcuni cellulari e diverse banconote (250 euro).

Tutto bene quel che finisce bene. O forse no. Perché lo spacciatore nigeriano è stato processato per direttissima e condannato dal giudice a due anni di carcere per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Grazie ai benefici di legge, però, è subito stato rimesso in libertà con tanti saluti agli sforzi della Municipale. Non solo. Perché come se non bastasse, la toga ha anche ordinato alla polizia Locale di ridare all'immigrato i soldi, la carta prepagata e i vari cellulari trovati durante la perquisizione.

Il sindaco si è infuriato: "Chiedo rispetto nei confronti delle forze dell'ordine e dei cittadini che ci chiedono sicurezza - Mario Conte - Presenterò al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una relazione dettagliata perché non è possibile buttare all’aria mesi di indagini per la mancanza di certezza della pena. Se viene fermato uno spacciatore con 500 grammi di droga, 250 euro in tasca e cellulari e di fatto risulta nullatenente non è possibile che venga dissequestrato il denaro". E pensare che per la Municipale si tratta dui un grossista dello spaccio e non di un piccolo spacciatore. "Siamo allibiti - dichiara il Comandante Maurizio Tondato, come riporta TrevisoToday - Dopo mesi di pedinamenti, intercettazioni, ricerche sul campo e tante energie profuse, vediamo un importante grossista della droga del trevigiano che probabilmente non viene punito a dovere, dovendo noi come Polizia Locale restituirgli quanto sequestrato in precedenza perché non è certo fosse provente della sua attività di spaccio, nonostante il ragazzo avesse dichiarato di essere nullatenente".

Assurdo.

Come fa ad avere 250 euro se risulta nullafacente e nullatenente? Il giudice non gli ha chiesto dove ha preso i soldi?

Gli hanno restituito anche la droga? Sarebbe corretto, il tipo non è uno che spaccia.

[occidentale]

Si, al momento sono solo chiacchiere.

Chiacchiere no, visto che Salvini in quattro mesi ha espulso piu' immigrati violenti di quanti sono stati espulsi in quattro anni dai precendenti.

[Second chance]

Chiacchiere no, visto che Salvini in quattro mesi ha espulso piu' immigrati violenti di quanti sono stati espulsi in quattro anni dai precendenti.

Si, va beh, fammi un fischio quando si parlerà di modificare le leggi vigenti in materia. Sono quasi sei mesi che sono lì, eh...