Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 30
  1. #1
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Messaggi
    21,074
     Likes dati
    1,722
     Like avuti
    8,519
    Mentioned
    77 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    https://www.maurizioblondet.it/sovranita-o-barbarie-detto-dalla-sinistra-vera-in-esilio/


    “SOVRANITA’ O BARBARIE” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Maurizio Blondet
    8 novembre 2018


    “Socialismo o barbarie” è uno slogan marxista di vecchia data, Rosa Luxembourg lo attribuisce ad Engels: se non si passa dal capitalismo al socialismo, la caduta nella barbarie è il destino dell’Occidente. Adesso un saggio scritto da due marxisti, l’italo-inglese Tomas Fazi e William Mitchell, riecheggia quel motto celebre ma al contrario: “Sovranismo o Barbarie”.

    Abbiamo capito bene: due marxisti, pubblicati da una editrice “rossa”, invocano il ritorno alla sovranità nazionale, perché (cito dalla recensione che ne fa Carlo Formenti su Micromega) “lo stato-nazione è la sola cornice in cui le classi subalterne possono migliorare le proprie condizioni e allargare gli spazi di democrazia”.


    Da marxisti, i due sono convinti che l’ordinamento dello stato dipende dall’economia – la “struttura” da cui nasce la “sovrastruttura”. Quindi attribuiscono la felice lunga stagione dal dopoguerra agli anni ’70, con ” elevati tassi di crescita economica, alti livelli di occupazione, salari e profitti crescenti,

    un’estensione dei diritti sociali ed economici mai conosciuta nelle ere precedenti, nonché una relativa stabilità finanziaria a livello internazionale” a “uno specifico regime di accumulazione capitalista – il fordismo – associato a un modo di regolazione politica dell’economia fondato sull’interventismo statale”.

    La “entrata in crisi” del modello fordista di accumulazione capitalistica sarebbe la causa della “entrata in crisi” della sovrastruttura, l’ideologia e le politiche keynesiane con la loro connotazione “sociale”. Detto così, può sembrare un fenomeno storico inevitabile, e il passaggio al globalismo con l’evirazione dello stato nazionale, la perdita della sovranità monetaria, e dello stato sociale , eventi “oggettivi”. Inevitabili. Forze storiche contro cui non si vince.

    Infatti questo ci ripetono le “sinistre” salottiere, stilistiche botuliniche che parlano da tutti i talk-show televisivi. Le giornaliste botulinate e strapagate perché “progressiste”. Invece, il vostro cronista che si è occupato (anche) di economia per trent’anni, ha visto e documentato (in “Schiavi delle Banche”) come la “sovrastruttura” del globalismo che ha distrutto il “keynesismo” (e il benessere e la crescita) siano state progettate e imposte da leggi dello Stato, che abolivano le leggi precedenti.

    Tipicamente, ciò che era punito come “fuga dei capitali” quale crimine, divenne “libera circolazione dei capitali”; i dazi furono abbassati per legge esponendo i nostri lavoratori alla concorrenza di messicani, cinesi, romeni. Le borse internazionali furono coordinate apposta per trasformarle in una borsa mondiale aperta 24 ore su 24,dove quando chiudeva Wall Street aprivano Londra, e poi Tokio.

    Trucchi della “ingegneria finanziaria” come i derivati, che prima sarebbero stato soggetti ai rigori del codice penale, furono legali. Le leggi che su imitazione della Glass-Steagall Act vietavano alle banche di giocare nel casinò finanziario i depositi dei risparmiatori, furono abolite in tutti gli Stati occidentali. I mutui concessi dalle banche americane non restarono più nei libri contabili di dette banche, con il loro rischio di insolvenza dei debitori;

    furono macinati insieme a migliaia e rivenduti a pezzetti a fondi-pensione con la promessa che questi oggetti “davano un interesse”. In pratica le banche sbolognarono il rischio che s’erano assunte prestando soldi a ragazze-madri negre con salario precario da 600 dollari a mese, a terzi ignari: roba da codice penale, una volta. Le norme penali adesso non valevano più.

    Insomma il supercapitalismo finanziario terminale non è un fenomeno naturale. E’ stato progettato, voluto, preparato con leggi che abolivano le leggi. Apprendo con piacere che anche “per Fazi e Mitchell è sbagliato interpretare tale processo come un “indebolimento dello stato”,

    occorre al contrario prendere atto che proprio gli stati – a partire dal nostro – hanno scelto autonomamente di subordinare le proprie scelte a vincoli esterni, il che non significa che si sono suicidati, bensì che hanno attuato con successo un progetto radicale di indebolimento delle classi lavoratrici e di svuotamento della democrazia”.

    I due hanno la franchezza di notare che “le sinistre” hanno responsabilità primarie nell’aver creato la nuova ideologia neoliberale diventata Stato: come le “ teorie nate negli stessi ambienti di sinistra, come la tesi secondo cui una delle cause fondamentali della crisi era la spirale incontrollata della spesa pubblica”.

    Non dimenticano che “già a partire dagli anni Settanta Enrico Berlinguer tesserà l’elogio dell’austerità come strumento per rilanciare crescita e occupazione”, come un odierno Cottarelli o una tanto de sinistra come la Veronica de Romanis, che si ritiene una economista essendo moglie del banchiere Bini Smaghi, miliardaria, e autrice dell’aureo libretto “L’austerità fa crescere”

    video: la figuraccia di veronica de romanis pizzicata da bagnai: l'economista toppa sul debito - Dagospia

    “Dai primi anni Ottanta all’ingresso nell’area dell’euro – scrive il recensore – su Micromega la frana diverrà inarrestabile. I Carli, gli Andreatta, i Ciampi e il grande privatizzatore Prodi avranno mano libera per scandire le tappe di una marcia accelerata verso la de-sovranizzazione, de-politicizzazione e de-democratizzazione dello stato italiano:

    adesione allo SME, divorzio fra Tesoro e Banca centrale, approvazione del Trattato di Maastricht, fino al colpo di grazia della rinuncia al potere di emissione della moneta e all’integrazione nell’area dell’euro, che imporrà” l’inserimento obbligatorio del neoliberismo in Costituzione e il divieto di adottare politiche keynesiane”.

    Conclusione dei due marxisti:

    “Oggi, dopo decenni di smantellamento sistematico, non resta altra alternativa se non riconquistare la sovranità nazionale e popolare come presupposti irrinunciabili per rilanciare quel progetto politico che venne accantonato quarant’anni fa, a partire dalla sovranità monetaria e dalla conseguente possibilità di finanziare il fabbisogno della spesa pubblica attraverso l’emissione di moneta”.


    ” Le ragioni dell’esplosione del debito pubblico italiano negli anni ottanta non sono da ricercare in un improvviso aumento della spesa pubblica – che anzi è rimasta in linea con la media europea per tutto il periodo – ma piuttosto nella decisione di far aumentare vertiginosamente i tassi di interesse (funzionale alla partecipazione dell’Italia al Sistema monetario europea (SME), in primis attraverso il “divorzio” tra Banca d’Italia e Tesoro del 1981 (Fazi)

    Insomma i due marxisti arrivano alle stesse conclusioni di Claudio Borghi, Savona e Bagnai. Tornare a quegli anni ’70 in cui “in cui abbiamo fatto ampiamente ricorso alla spesa in deficit – e il nostro rapporto debito/PIL è rimasto relativamente stabile intorno al 50-60%, grazie soprattutto alla parziale monetizzazione del deficit pubblico e al calmieramento dei tassi di interesse da parte della Banca d’Italia” (Thomas Fazi).

    La “sinistra tv” ha usurpato il loro nome


    a destra, Thomas Fazi con Bill Mitchell (coi capelli grigi). Con Stefano Fassina ad un convegno.

    Che dire? E’ evidente che tutte le personalità che nello spazio pubblico, giornalistico, televisivo e accademico, parteggiano per l’euro e fanno il tifo per lo spread, invocano il ritorno dei “tecnici” e idolatrano Draghi che ci punirà e farà cadere il governo “fascista” e “razzista” – i Formigli e le Gruber, i Floris e i direttori di Repubblica – stanno usurpando.

    Usurpano il nome di “sinistra” – l’hanno portato via a Fazi e Michell – e usurpano lo spazio pubblico televisivo – politico che spetterebbe a loro, i marxisti.

    A ben pensarci, la cosa è evidente. Salvo errori, mai Thomas Fazi o Fassina vengono invitati nel salottino della Gruber o della Berlinguer. Nei talk show “progressisti” pro-euro invitano sì Diego Fusaro, ma come si mostra in gabbia un animale estinto, pittoresco per il suo linguaggio antiquato, il “Marxista di un tempo”; avendo cura di tagliarne l’audio al momento giusto e farne svanire il collegamento.

    Gli usurpatori del nome Sinistra non danno alcuno spazio a quelli di cui hanno usurpato lo spazio politico, e lo danno alle miliardari-economiste. E i Fazi e i Fassina sono dei senza-casa, impossibilitati ad esporre le loro idee di sinistra vera nei media di massa. Esiliati .

    Chi può capirli meglio del vostro cronista. Da cattolico, constata e soffre l’occupazione del Vaticano della setta sodomitica, che usurpa il nome di “Chiesa” per benedire nozze gay, lavare piedi a musulmani, e proclamarla “accoglienza senza limiti”, facendo passare tutto questo per “misericordia”.

    Da vecchio “conservatore”, ha visto usurpare il nome e il concetto dalla potente setta degli ebrei ex trotzkisti americani, definitisi “neocon”, ossia neoconservatori, e compiere sovversioni dall’Ucraina alla Siria ed oltre, e cercare di distruggere ogni valore di destra e chi lo incarna, come Putin.

    E’ un’epoca dove dominano le contraffazioni in ogni campo, di mascherature e di camuffamenti dovunque. In questo politica “populismo” diventa “l’anatema da scagliare contro ogni forma di opposizione al pensiero unico liberal liberista”.

    Sovranismo, per accreditare cioè l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea – e i nazionalismi di destra” (Formenti). Marxisti che siano allo stesso tempo sovranisti, sono in grado di dimostrare e argomentare che il recupero della sovranità non è una patologia “identitaria” pulsionale parafascista, ma una necessità democratica e dello stato di diritto. Quindi l’esilio tv.

    La contraffazione universale sembra essere la necessità conseguente all’usurpazione generale del potere legittimo, in ogni campo, da parte di poteri indebiti, che si reggono sulla menzogna.

    Paolo Becchi risponde con “Italia Sovrana”

    Lo dico perché mentre compulsavo “Sovranismo o Barbarie” dei marxisti e veri ed esiliati, mi è giunto “Italia Sovrana” di Paolo Becchi, considerato per un po’ l’ideologo del Movimento5 Stelle, oggi passato a commentatore di Libero e sostenitore del governo del cambiamento. Il titolo: “Italia Sovrana”, sottotitolo “è ora che nasca uno stato sovrano che difenda gli italiani conto lo strapotere dell’Unione Europea, il ricatto dei mercati, il globalismo che cancella l’identità dei popoli”.


    Anche Becchi, docente di filosofia del diritto, mette il dito sulla grande contraffazione in cui viviamo e di cui dobbiamo liberarci, perché è il segno dell’usupazione.

    “Il globalista per sua essenza è trans: transnazionale e transessuale, è gender, per lui uomini e donne sono costruzioni sociali”.

    Ciò perché “la categoria dei globalisti è quella del desiderio: desiderio di ricchezza, di figli in provetta, di uteri in affitto e matrimoni gay – Al centro, sempre l’individuo astratto, come macchina desiderante e desiderio meccanizzato”.

    E qui l’immortale sintesi del professor Becchi, che da solo vale, con un tratto di pennello , il ritratto dell’Usurpatore collettivo:
    “Desiderio di fottere, desiderio di fotterti”.

    “Il desiderio è essenzialmente un prodotto della logica del capitale, che lo induce”.

    A questo, Becchi oppone il “bisogno: bisogno di poter svolgere un lavoro dignitoso e non marcire in un call center, di avere la possibilità di curarsi, di avere una retribuzione che consenta una vita dignitosa per sé e la propria famiglia”.

    Ora, appunto, l’impero del Desiderio trans-nazionale e trans-gender soddisfa i desideri, ma nega la soddisfazione ai bisogni. “Povertà diffusa, crescente. Disagio sociale. Morte eutanasica”. E’ la contraffazione suprema, la finale Usurpazione della verità dell’uomo.

    Per cui “il sovranismo deve diventare non solo rivendicazione di identita culturale, nazionale, ma strumento per la soddisfazione dei bisogni della gente”, la rivendicazione politica dei bisogni negati dal potere usupatore. A me sembra che i marxisti veri ed esiliati potrebbero esser d’accordo.

  2. #2
    Visitors Addicted
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Località
    We are everywhere
    Messaggi
    46,553
     Likes dati
    7,024
     Like avuti
    11,865
    Mentioned
    502 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Il marxismo sappiamo bene che fine ha fatto, così come i sovranisti rossi (aka fascisti)...

  3. #3
    Beneamato Democratico
    Data Registrazione
    10 Nov 2013
    Località
    ZTL
    Messaggi
    37,596
     Likes dati
    1,818
     Like avuti
    28,462
    Mentioned
    1362 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Citazione Originariamente Scritto da WalterA Visualizza Messaggio
    Il marxismo sappiamo bene che fine ha fatto, così come i sovranisti rossi (aka fascisti)...
    Noi Liberisti crediamo al Darwinismo solo chi ha le skills per sopravvivere nella lotta per la sopravvivenza tira avanti, per questo i poveri che sono tali perchè inadatti, è giusto scompaiono miseramente.

  4. #4
    Visitors Addicted
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Località
    We are everywhere
    Messaggi
    46,553
     Likes dati
    7,024
     Like avuti
    11,865
    Mentioned
    502 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Citazione Originariamente Scritto da Capitano Visualizza Messaggio
    Noi Liberisti crediamo al Darwinismo solo chi ha le skills per sopravvivere nella lotta per la sopravvivenza tira avanti, per questo i poveri che sono tali perchè inadatti, è giusto scompaiono miseramente.
    Se le tue skills sono al pari del tuo italiano allora sono per il darwinismo sociale.

  5. #5
    Beneamato Democratico
    Data Registrazione
    10 Nov 2013
    Località
    ZTL
    Messaggi
    37,596
     Likes dati
    1,818
     Like avuti
    28,462
    Mentioned
    1362 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Citazione Originariamente Scritto da WalterA Visualizza Messaggio
    Se le tue skills sono al pari del tuo italiano allora sono per il darwinismo sociale.
    Il fatto che ti sia soffermato ad una sintassi sicuramente migliorabile, ma non errata, indica che ho centrato i contenuti.
    Vota PD!

  6. #6
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    22 Mar 2016
    Messaggi
    14,217
     Likes dati
    119
     Like avuti
    4,362
    Mentioned
    14 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Aiuto....post lunghissimo......
    Riassunto........

  7. #7
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    22 Mar 2016
    Messaggi
    14,217
     Likes dati
    119
     Like avuti
    4,362
    Mentioned
    14 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Ho letto solo le prime parole socialismo o barbarie...........
    Io direi comunismo o barbarie.....
    L' idea socialista poi non era tanto male, solo anche questa filosofia è stata rovinata dal comunismo avi dell' attuale partito democratico.

  8. #8
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,929
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,895
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #9
    Super Troll
    Data Registrazione
    21 Aug 2013
    Messaggi
    52,730
     Likes dati
    80
     Like avuti
    14,092
    Mentioned
    424 Post(s)
    Tagged
    26 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.

    proletari di tutti i paesi unitevi ...
    Su, lottiamo! l'ideale
    nostro alfine sarà
    l'Internazionale
    futura umanità!

    mah!

  10. #10
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    13 Jul 2013
    Messaggi
    19,546
     Likes dati
    3,515
     Like avuti
    16,696
    Mentioned
    262 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: “Sovranità o barbarie” : detto dalla sinistra vera. In esilio.



    Thomas Fazi e Bill Mitchell (MMT) presentano il libro Reclaiming the State


    L'incontro è stato organizzato da Stefano Fassina, presieduto da Chiara Zoccarato (Dipartimento economia e lavoro di Sinistra Italiana) e con la partecipazione del direttore del CRS Nicola Zenga, e si è svolto a Roma nella Sala del Carroccio in Piazza del Campidoglio il 30 settembre 2017.

    William Francis Mitchell è professore di Economia, direttore del CofFFE (Centro per il Pieno Impiego e l'Equità) presso l'Università di New Castle (Australia), nonché uno dei massimi esponenti mondiali del post-keynesismo e padre teorico della MMT (Teoria della Moneta Moderna)

    Thomas Fazi è giornalista, coautore insieme al prof. Mitchell del libro "Reclaiming the State: A Progressive Vision of Sovereignty for a Post-Neoliberal World" (in italiano: "Reclamare lo Stato: Una visione progressista della sovranità per un mondo post-neoliberale") e militante presso l'associazione Senso Comune.

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 06-12-17, 22:23
  2. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 25-07-15, 22:05
  3. Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 03-12-12, 18:52
  4. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 03-03-11, 21:58
  5. Sovranità politica e sovranità culturale
    Di Malaparte nel forum Destra Radicale
    Risposte: 23
    Ultimo Messaggio: 13-12-10, 22:33

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito